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In salita, lungo il versante SW del Gaggio |
Regione: Estero (Estero)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Lepontine - Gruppo Verzasca Provincia: Estero Punto di partenza: Bedretto (q. 1283 m) Versante di salita: SW Dislivello di salita: 1000 m - Totale: 2000 m Tempo di salita: 3,30 h - Totale: 6,30 h Periodo consigliato: da maggio ad ottobre |
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È tra le cime più popolari del bellinzonese e rappresenta il pilastro d’angolo ed il duemila più ad oriente del Gruppo Verzasca. Una bella cupola erbosa se vista da meridione, racchiusa però tra due pareti impervie. Quella E si impone allo sguardo di chi si trova all’Alpe Arami lungo la via normale, quale alta parete di placche levigate. La vetta offre stupende visioni a 360° sulle montagne della regione e sull’arco alpino, mentre in basso è ben visibile la piana valliva alla confluenza tra la Val Mesolcina, la Riviera e il Piano di Magadino. La via normale più semplice si svolge da SW e in condizioni normali non presenta alcuna difficoltà. La capanna, che si trova lungo la via normale, può essere raggiunta da diverse località, ma la più indicata, in quanto è l’unica raggiungibile con l’automobile, è Bedretto. Dalla partenza alla vetta il sentiero è sempre ben segnalato da cartelli e segnavia.
Dall’autostrada Como - Chiasso – San Gottardo si esce a Bellinzona Nord e da qui si seguono le indicazioni per Bellinzona, oltrepassando diverse rotonde, fino ad incontrare i cartelli per Gorduno. Seguendo ora le indicazioni per questa località, in breve si arriva ad un bivio, si tralascia a sinistra la strada per Carasso – Galbisio e si svolta a destra. Si prosegue per circa un centinaio di metri e ad un nuovo bivio si svolta a sinistra, un cartello escursionistico ivi presente riporta le indicazioni per Bedretto 3h 15 min, Alpe Arami 3h 40 min e Cap. Albagno UTOE 5h 30 min (sono ovviamente indicazioni con partenza a piedi da Gorduno paese). Si passa di fianco alla chiesa e si prosegue per Monti di Gorduno. Più avanti un cartello riporta il divieto di transito, ad eccezioni per traffico forestale, agricolo e di interesse pubblico, ma di norma l’accesso con l’auto è consentito. Si sale quindi a lungo sulla strada asfaltata, con numerosi tornanti, fino a raggiungere la località Bedretto (q. 1283 m), dove si parcheggia.
Da Bedretto si prosegue lungo la strada (vietata al transito dei veicoli) che ora diventa sterrata e in circa 30 minuti si arriva al bellissimo Alpe Arami (q. 1446 m), dove si possono ammirare numerosi larici secolari, la bella parete E del Gaggio e il Pizzo di Claro che da questa prospettiva assume forme assai slanciate. A questo alpe termina la strada sterrata e, seguendo le indicazioni dei cartelli, si prosegue su sentiero pianeggiante nel rado bosco, in direzione SW.
Poco più avanti si entra a mezzacosta nel solco della Valle di Stuello e il bosco diventa fitto. Nel tratto più impervio di questa valle il sentiero si abbassa per poche decine di metri e in alcuni punti è attrezzato con corde metalliche, ma il tracciato è sempre sufficientemente largo. Con lieve ascesa si raggiunge poi la bella radura dell’Alpe Croveggio (q. 1469 m). Il sentiero prosegue in direzione W e conduce all’Alpe Valsecco (q. 1577 m) e più avanti alle belle baite dell’Alpe Cassengo (q. 1624 m).
Da qui inizia la ripida salita che, dapprima ancora nel bosco e poi per aperto pascolo, conduce alla Capanna Albagno (q. 1870 m). Sopra la capanna il sentiero, sempre segnalato, sale inizialmente verso N, in direzione della Bocchetta d’Albagno, poi traversa a destra, lungo il pendio SW del Gaggio. Da ultimo si segue la larghissima cresta, anch’essa rivolta a SW, in parte detritica e in parte erbosa, appoggiando sempre a destra del filo, fino a raggiungere l’alta croce di vetta.
Come per la salita.
In salita | Il Gaggio, come appare dalla Capanna Albagno | Panorama di vetta verso NE, al centro il Pizzo di Claro |
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