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I Corni Bruciati visti dal vicino Pizzo Bello |
Regione: Lombardia (Sondrio)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Masino Provincia: Sondrio Punto di partenza: Alpe Caldenno (q. 1770 m) Versante di salita: SE Dislivello di salita: 1450 m - Totale: 2900 m Tempo di salita: 4,30 h - Totale: 7,45 h Periodo consigliato: febbraio - inizio giugno |
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I Corni Bruciati sono tre grandi torrioni (meridionale, centrale e settentrionale) dalla particolarissima roccia rossastra posti lungo la cresta sud del ben più famoso Monte Disgrazia. Nonostante la loro imponenza, queste montagne sono scarsamente visitate, a causa della roccia poco sana e degli accessi non sempre comodi.
L´ascesa alla Punta NE (la seconda per altezza) dei Corni Bruciati è una salita di ampio respiro e di grande soddisfazione, sia per l´ambiente severo e selvaggio nel quale si svolge, sia per lo spettacolare panorama che si può godere dalla vetta.
Consiglio l´ascesa in veste invernale/primaverile, quindi quando il manto nevoso ricopre ancora i due canali che permettono l´accesso alla vetta.
Da Morbegno proseguire sino a S. Pietro Berbenno, quindi svoltare a sinistra in direzione di Berbenno di Valtellina prima e Polaggia poi. Continuare fino alla località Pra´ Isio dove si posteggia. Se si ha una 4x4 è possibile proseguire lungo la forestale fino alle baite dell´Alpe Caldenno (in caso contrario, da Pra Isio all´Alpe Caldenno mettere in conto una mezz´oretta di cammino).
Dalle baite dell´Alpe Caldenno (q. 1770 m), proseguire lungo la carrareccia quindi, non appena possibile, attraversare il torrente e risalire il ripidi pendii sulla sinistra orografica.
Alla q. 2050 m circa, ove le pendenze si fanno via via sempre più accentuate, traversare lungamente verso sinistra (faccia a monte), fino a raggiungere le baite dell´Alpe Palù (q. 2099 m).
Percorrere il lungo pianone tenendosi sulla destra del torrente (faccia a monte), per poi risalire il ripido pendio sulla destra che deposita nella suggestiva conca (q. 2350 m circa) posta ai piedi dei Corni Bruciati e del Pizzo Bello.
Tralasciare sulla sinistra le tracce che salgono al Passo Scermendone, quindi puntare allo stretto ed evidente canalino al centro della vallata.
Con ripidi zig-zag, portarsi alla base del sopracitato canale e percorrerlo sci ai piedi fin dove le pendenze lo consentono, poi proseguire a piedi (max 45°).
Si guadagna, a questo punto, una bellissima valletta nascosta, incastonata e posta ai piedi delle impervie pareti sud dei Corni Bruciati.
Attraversare in piano la conca, puntando al ripido canale che sale verso la Punta NE dei Corni Bruciati.
Lasciati gli sci a q. 2930 m circa, proseguire a piedi nel canale (50°/55° max) fino ad una strozzatura che, in base all´innevamento, può presentare o meno passaggi su roccia. Continuare poi per ripido pendio nevoso fino a guadagnare la base delle rocce di cresta: qui traversare in ascesa verso sinistra (faccia a monte) su rampa nevosa esposta fino ad un breve saltino di roccia (II). Vinto anche quest´ultimo ostacolo si è alla panoramicissima vetta della Punta NE dei Corni Bruciati (q. 3097 m).
Come per la salita.
Materiale utile: due picche e ramponi. Corda utile solo per i meno esperti o in presenza di scarso innevamento, dove i passaggi su roccia potrebbero risultare problematici per la discesa.
Gita effettuata con gli sci d´alpinismo: consiglio di percorrerla con buon innevamento (sci o ciaspole) per evitare tratti anche non banali su roccia marcia.
Verso il primo canale di accesso alla conca nascosta | Dalla conca è ben visibile il secondo canale per raggiungere la vetta | L´ultimo breve saltino di roccia prima della vetta |
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