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L’itinerario di salita alla Cima di Sassello, ripreso da SE |
Regione: Estero (Estero)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Lepontine - Gruppo Verzasca Provincia: Estero Punto di partenza: Monti della Gana (q. 1286 m) Versante di salita: SE Dislivello di salita: 604 m - Totale: 1208 m Tempo di salita: 2,00 h - Totale: 3,30 h Periodo consigliato: tutto l'anno |
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Con il vicino e più rinomato Sassariente si trova all’inizio della catena montuosa che divide la Riviera ad E dalla Val Verzasca ad W ed è visibile da tutto il Piano di Magadino ed oltre. È una cima dalle forme tondeggianti, in prevalenza erbosa, con alcune balze rocciose e macchie boschive che da SE si spingono fino in vetta. Generalmente viene raggiunta dalla cresta ENE (vedi relazione: Cima di Sassello, dell’amico e compianto Oliviero Bellinzani) o da quella WSW, mentre l’itinerario proposto non è contemplato dalla Guida delle Alpi Ticinesi. In effetti, gli itinerari di cresta sono sicuramente più interessanti, ma quello del versante SE, oltre ad essere il più diretto, ha il vantaggio di poter essere percorso facilmente anche in inverno, sempre che le condizioni del manto nevoso lo consentano e che la strada di accesso ai Monti della Gana, sia percorribile. Bel panorama, principalmente sulla catena Pizzo di Vogorno – Madone e verso S.
Dall’autostrada Como - Chiasso – San Gottardo si esce allo svincolo di Bellinzona Sud, dove si imbocca la strada cantonale per Locarno. Si prosegue per un lungo tratto seguendo sempre le indicazioni per Locarno e si arriva alla grande rotonda presente nei pressi dell’aeroporto di Magadino. Qui si prende la prima uscita per Valle Verzasca, Gordola e Gudo. Si oltrepassa un’altra rotonda e alla successiva, si svolta a destra per Bellinzona e Gudo. Dopo un tratto rettilineo si arriva a Gerra Piano e al termine di questa località, appena dopo aver oltrepassato il ponte sul torrente che scende dalla Valle di Cugnasco, si prende a sinistra, seguendo le indicazioni per Medoscio, Agarone e Monti Motti. La strada diventa stretta e inizia a salire con numerosi tornanti, si tralasciano un paio di deviazioni a sinistra per Gordola, si oltrepassa Medoscio e si arriva ai Monti di Ditto. Si prosegue fino ad un bivio segnalato, a (q. 1026 m), qui si svolta a destra per Monti della Gana. La stradina, sempre asfaltata, passa dai Monti della Motta (q. 1101 m) e poi conduce ai Monti della Gana (q. 1286 m), dove si parcheggia l’auto in uno spiazzo presente poco sotto le baite di questa località.
Dal parcheggio si segue la pista sterrata che sale tra le baite dei Monti della Gana e ad un vicino trivio, si continua diritti seguendo le indicazioni dei cartelli per Alpe di Sassello 1 h 10 min e Cap. Borgna 2 h 40 min. Si prosegue verso monte con ampie svolte, poi si traversa a destra e si arriva in prossimità dei Monti di Colla, che si lasciano a destra e si continua a sinistra, seguendo i segnavia. Poco più in alto si arriva al poggio panoramico di (q. 1498 m) dove c’è una bellissima cappella mariana, interamente in pietre. Dopo poche decine di metri, si tralascia una traccia pianeggiante sulla destra e si prosegue lungo la dorsale in parte boschiva, sulla quale ci si trova.
Giunti a (q. 1590 m), esattamente quando il sentiero svolta leggermente verso sinistra, entrando nel bosco, lo si abbandona e, senza traccia si risale una costa erbosa sulla sinistra (verso NW). La costa diventa poi di massi accatastati che si superano facilmente e si arriva in una specie di larga conca. Con percorso evidente, si supera un breve pendio sopra la conca, anche qui di massi accatastati e 30 metri sopra, si interseca un sentiero quasi pianeggiante che cinge il versante meridionale della montagna.
Se si proseguisse diritti verso monte, più in alto il pendio si trasforma in cresta rocciosa, non facile da superare specialmente in inverno. Meglio quindi imboccare il precitato sentiero, in direzione E, per un’ottantina di metri o poco più e prima che questi superi una costola rocciosa, lo si abbandona e si risale un avvallamento erboso che in alto presenta alcuni paravalanghe. Si risale quindi questo ripido ma facile pendio erboso, superando a destra i paravalanghe e poi, leggermente verso sinistra, si attraversa una brevissima fascia boschiva e si arriva sulla cresta WSW, a pochi metri dalla vetta, che si raggiunge senza difficoltà.
Come per la salita.
In presenza di neve sono ovviamente indispensabili piccozza e ramponi
Immagine ripresa dal parcheggio dei Monti della Gana | Panorama di vetta, verso N | Panorama di vetta sul Sassariente e sul Lago Maggiore |
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