|
|
|
Verso la cima del Monte Brentoni |
Regione: Friuli Ven. Giulia (Udine)
Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Carniche - Gruppo Terze Clap Provincia: Udine Punto di partenza: Sella Ciampigotto (q.1776 m) Versante di salita: NW Dislivello di salita: 800 m - Totale: 1600 m Tempo di salita: 3,30 h - Totale: 6,00 h Periodo consigliato: luglio - settembre |
|
||||||||||||||||||||||||||
|
||||
Il Monte Brentoni è posto sul limitare del confine tra le alpi veneto-bellunesi e le prealpi friulane della Val Pesarina.
Dalla Val Pesarina, raggiungibile percorrendo la strada statale da Villa Santina per Ovaro. Passato Ovaro si volta a sinistra (cartello per Pesariis). Si percorre tutta la Val Pesarina fino a Sella Razzo e poi si prosegue passando dinnanzi al Rifugio tenente Fabbro. Passata Sella Ciampigotto dopo 100 metri si nota un tratturo-pista forestale sulla destra (parcheggio poco prima sulla sinistra oppure dopo sulla destra). Cartelli e tabelle indicative dei vari sentieri tra cui quello n. 332.
Si prende la pista-tratturo n. 332 in salita. Dopo circa 10 minuti di cammino il sentiero va in discesa. Proseguendo per circa 200 metri (circa 15 min. ) Si perviene ad una insellatura chiamata forcella Losco. Si prosegue lungo il sentiero 332. Dopo ulteriori 10-15 minuti in discesa si perviene ad una successiva radura chiamata Forcella Camporosso. Qui le tabelle invitano a prendere un sentiero sulla destra in salita con direzione Cima Brentoni. Il sentiero sale con moderata ma costante pendenza in mezzo al bosco (alcuni tratti hanno subito parziali smottamenti). Dopo aver attraversato il bosco si perviene in zona più aperta. Continuando il percorso su quello che ora è divenuto sentiero 328 si contorna tutta la base del Monte Brentoni sempre su zona verde. Dopo circa tre quarti d'ora/un'ora di percorso il sentiero inizia a risalire le prime rocce innalzandosi sulla destra verso i primi risalti del Monte Brentoni. Si prosegue in salita ora più ripida e dopo un'altra mezz'ora di tornanti si perviene ad un grosso masso che segna la divaricazione tra la via normale di sinistra (ferrata) e quella sulla destra (arrampicata libera). Proseguiamo sulla sinistra e percorriamo in salita abbastanza dislivello tra roccette e piccoli salti fino ad un tratto che affronta la roccia verticalmente (cavo). Indossato il kit di assicurazione proseguiamo in salita e dopo aver superato un tratto di sentiero abbastanza friabile e breccioloso ci si porta infine alla base di un diedro munito di cavo d'acciaio che va risalito interamente (circa 60 metri di ferrata verticale con ottimi appigli). Giunti al vertice della ferrata ci aspetta un ultimo tratto di ghiaino sdrucciolevole (un quarto d'ora) per arrivare alla cima vera e propria dove è posta la cassetta per le firme ed una croce in legno. Panorama grandioso sulle tre cime di Lavaredo,sul Coglians e su tutte le cime del Cadore.
Come per la salita.
La salita è molto remunerativa in quanto la roccia è buona e dispone di ottimi appigli. La ferrata, inaugurata nel 2014, consente una salita sicura e sostanzialmente priva di grossi rischi. Più rischioso (specie in discesa) è il ghiaino sdrucciolevole che scende dalla cima fino all'attacco della ferrata. Dalla vetta esiste anche la possibilità di proseguire verso la seconda cima Brentoni posta più ad est e ben visibile ma tale percorso appare all'evidenza assai insidioso e pertanto sconsigliabile.
Ultime 20 scalate...
Elenco delle scalate... |
||
Link sponsorizzati, in qualità di Affiliato Amazon vienormali.it riceve un guadagno dagli acquisti idonei. |
|
CT Alpine-up |
SALEWA Ergo Tex |