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Cima di Castello - dall´Allievi - 3392 m


Relazione della salita - Cima n° 3303


Via Normale Cima di Castello - dall´Allievi

L’itinerario per la Cima di Castello, da S, dalla Cima d’Arcanzo
Regione: Lombardia (SondrioItaliane

Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Masino

Provincia: Sondrio

Punto di partenza: S. Martino Val Màsino (q. 923 m)

Versante di salita: S-SW-W

Dislivello di salita: 2544 m - Totale: 5088 m

Tempo di salita: 8,30 h - Totale: 16,00 h

Periodo consigliato: metà luglio – fine settembre

Punti di appoggio: Rifugio Allievi - Bonacossa (q. 2387 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Traccia e roccette, passaggi su roccia
Difficoltà:   EE - A - II - F+ (scala difficoltà)
Attrezzatura:
Valutazione:
Libro di vetta: no
Cartografia: CARTA NAZIONALE DELLA SVIZZERA N. 1296 - Sciora 1:25000
Autore: Piero V.  Profilo di Piero V. - Altre salite dell'autore
Data della salita: 09/08/2019
Data pubblicazione: 13/08/2019
N° di visualizzazioni: 10244
N° voti: 5 - Voto medio: Voto 5 stelle

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Introduzione:

È la seconda cima più elevata, dopo il Disgrazia, del Gruppo Másino-Bregaglia. Una splendida vetta che presenta quattro versanti completamente diversi. Da N rimane nascosta dietro la Cima dal Cantun e bisogna salire in quota per poterla ammirare quale bella vetta nevosa. Da E emerge sopra la Vadrec del Forno con un caratteristico cubo roccioso. Da S offre il suo lato migliore, un’impressionante muraglia verticale alta più di 350 metri, dove sono state aperte diverse vie di arrampicata. Mentre da SW/W, dove si svolge la via normale italiana, si presenta con una larga piramide di rocce e detriti. Dell’estesa Vadrec dal Castel Sud, che fino a qualche decennio fa ammantava l’intero versante SW/W, rimane ben poca cosa, una limitata placca di ghiaccio che fascia alla base il pendio sommitale e alcune ripide chiazza di neve, che richiedono comunque l’uso dei ramponi dato che si trovano sull’itinerario di salita. Anche la nevosa cupola sommitale è del tutto scomparsa e il punto più elevato è ora la punta rocciosa su cui è stata posta una statuetta mariana alta circa un metro e che si trova a picco sopra la parete S.
La via normale proposta è quella italiana che si svolge per il versante S della cresta SW e per il versante W. L’ascesa è abbastanza facile ma richiede attenzione in particolare in due tratti. Il primo è rappresentato dal sistema di canaletti e cenge (I° e II°) che permettono di superare la parete sotto la Bocchetta (q. 2973 m) della cresta SW e che bisogna ovviamente affrontare in assenza di neve. Il secondo si trova sulla vetta, in particolare, dall’anticima N che è distante una trentina di metri lineari dalla vetta, bisogna abbassarsi per 3 o 4 metri nella parete E utilizzando un canaletto, poi si percorre una stretta cengia e da ultimo si arrampica l’affilata ma breve cresta che conduce accanto alla madonnina. Un passaggio relativamente facile (I°+) ma esposto.
Ascensione da effettuare con tempo stabile e in assenza di nebbie.
Il panorama di vetta è spettacolare, soprattutto sui ghiacciati versanti N delle cime del gruppo, mentre all’orizzonte lontano sfilano centinaia di vette, ci vorrebbe troppo spazio per descriverle tutte.
Dettagli della salita nella fotoscalata.


Accesso:

1° giorno.
Difficoltà: E
Ore di salita da S. Martino al rifugio Allievi: 4,30
Dislivello in salita: 1464 m
Provenendo da Morbegno, nei pressi della località Ardenno si oltrepassa il ponte sul Torrente Másino e subito dopo si svolta a sinistra e s’imbocca la SP 9 della Val Másino. Si sale fino al paese di S. Martino dove si lascia l’auto nei numerosi parcheggi a pagamento presenti all’inizio del paese. L’accesso alla Valle di Mello con l’auto non è consentito se non ai residenti o agli autorizzati, abbiamo quindi 2 possibilità. La prima è di prendere il bus-navetta che parte ogni ora in prossimità dei parcheggi e conduce 150 metri prima della trattoria Gatto Rosso a circa (q. 1050 m), in questo modo si risparmiano circa 45 minuti di cammino (costo del bus-navetta € 2,00).
La seconda è di percorrere a piedi la strada che prosegue verso i Bagni del Másino e, al secondo tornante, in mezzo al paese di S. Martino, si imbocca a destra la via Val di Mello e si prosegue a piedi lungo la strada per circa 2 km fino alla trattoria sopra citata. C’è anche una terza possibilità, utilizzare un sentiero che sale dal paese e che accorcia il percorso sulla strada, ma bisogna conoscere i luoghi.
Ad ogni modo, dalla trattoria Gatto Rosso si prosegue lungo la stradina sterrata quasi pianeggiante che risale la stupenda Valle di Mello, sempre a sinistra del torrente. Dopo poco più di 2 km, in prossimità di un grosso masso sulla sinistra, si arriva al bivio ben segnalato con il sentiero che sale in Valle Zocca e al Rifugio Allievi, a circa (q. 1100 m). Il sentiero per il rifugio è sempre ben evidente e segnalato.


Descrizione della salita:

Si abbandona quindi la stradina e s’imbocca il sentiero per il rifugio che sale ripido nel bosco e per un lungo tratto. Si attraversa poi il torrente della valle, da sinistra a destra, sopra un bel ponte in legno a (q. 1503 m) e si continua a salire a lungo nel bosco. Si oltrepassa la Casera Zocca (q. 1726 m) e si sale ancora con numerose svolte nella bellissima pecceta che più in alto diventa sempre meno fitta. Giunti all’aperto si inizia un lungo traverso a sinistra (NW) e poi si sale per i dossi del pascolo fino ad approdare sopra uno spalto roccioso, da dove è ben visibile il rifugio e dove c’è un cartello panoramico e la croce in legno dedicata ad Agostino Parravicini caduto ventenne sullo spigolo SE di Cima Zocca nel 1935.
Più avanti si entra nell’ampio e suggestivo Pianone (q. 2070 m), un vastissimo pianoro erboso circondato da un anfiteatro roccioso. Si percorre tutto il pianoro passando accanto ad un baitello per il ricovero degli animali, quindi si riprende a salire con numerosi tornanti, dapprima su prati, poi verso sinistra superando placche rocciose, ovviamente sempre su sentiero segnalato. Raggiunto il ciglio superiore del gradone, si volge a sinistra e si arriva al Rifugio Allievi - Bonacossa (q. 2387 m).

2° giorno.
Difficoltà: F+
Ore di salita: 4,00
Ore di discesa: 7 / 7,30
Dislivello in salita: 1080 m
Dislivello in discesa: 2544 m
Da segnalare che sull’intero percorso sono presenti diversi ometti di pietre, che più o meno distanziati ci guideranno fino in vetta, mentre i segnali rossi presenti in passato sul sistema di canaletti e cenge, sono ormai del tutto scomparsi.
Dal Rifugio Allievi s’imbocca il sentiero segnalato per il Rifugio Ponti, in direzione NE. Lo si segue per circa 5 minuti fino al torrente della valle che non si guada. Si abbandonano perciò i segnali e si seguono, verso sinistra, alcuni ometti di pietre. La traccia prosegue per strisce erbose poi detriti e ganda fino alla soglia del primo anfiteatro racchiuso tra le creste SE e S della Punta Vittoria (q. 3012 m). Seguendo gli ometti si sale gradualmente verso destra e dapprima per un canaletto e poi per mezzo di una cengia da sinistra a destra, si approda nell’anfiteatro superiore, racchiuso tra la Punta Vittoria a sinistra e la Punta Allievi a destra.
Si prosegue al centro del vallone, su ganda, cercando sempre gli ometti e si punta ad un canaletto posizionato sotto la parete che difende la Bocchetta (q. 2973 m) sulla cresta SW. Tale canaletto si trova esattamente sotto la verticale di questa bocchetta. Lo si risale arrampicando su facili rocce, al suo termine inizia il sistema di cenge, inizialmente da sinistra verso destro, poi più ripidamente da destra verso sinistra (ometti). Sempre verso sinistra si attraversa poi un canale su di una placca inclinata un po’ esposta. Di seguito si arrampicano le ripide rocce di un canaletto al di sopra del quale si risale un facile pendio di detriti, dove sono sempre presenti i soliti ometti e si arriva alla precitata Bocchetta (q. 2973 m).
Da qui il percorso di ascesa alla vetta risulta abbastanza evidente (vedi 1a immagine di dettaglio) in particolare è individuabile, al centro della piramide sommitale, la rampa detritica trasversale, da sinistra a destra, che permette di accedere ai campi superiori. Dalla bocchetta si risalgono quindi le vaste pietraie della cresta SW della Cima di Castello, traversando a lungo sotto il versante settentrionale della Punta Allievi (q. 3121 m), oltre la quale si risale brevemente un rilievo detritico. Giunti su questa sommità, inizia la discesa verso la base della placca ghiacciata, l’ultimo residuo della Vadrec dal Castel Sud.
Si scende inizialmente lungo la cresta senza particolari difficoltà, fino ad un grosso masso posizionato a mò di cappella di fungo che sbarra l’accesso alla cresta sottostante. Per superarlo si appoggia il più possibile a destra e poi si passa sotto il masso (ometti) per mezzo di una finestra tra le rocce, quindi si prosegue nella discesa della cresta, perdendo complessivamente circa 40 metri di dislivello. Si arriva in questo modo in prossimità del Bocchetto Baroni (q. 3090 m), tra la Punta Allievi e la Quota 3225. Calzati i ramponi si risale la rampa nevosa e giunti alla sua sommità si traversa in piano, verso sinistra e senza difficoltà, una larga conca glaciale formatasi sopra il ghiacciaio.
Si imbocca quindi la rampa detritica precitata, da sinistra verso destra. Si supera poi un altro breve pendio nevoso e si sale, seguendo gli ometti di pietra, un poco verso destra, quasi al limite con la cresta che sul versante meridionale è precipite. Per detriti e facili risalti si arriva sulla rocciosa anticima N. Da qui inizia il percorso un po’ esposto che conduce in vetta. Si individua facilmente il canaletto di pochi metri che permette di scendere sulla parete E, si percorre una stretta cengia ed infine si risalgono le ripide roccette della cresta rivolta a N che conducono sulla stretta vetta dove c’è la madonnina.


Discesa:

Come per la salita.


Note:

Indirizzo mail e numeri telefonici del Rifugio Allievi:
antonellofiorelli@libero.it
cel. 331 42 00 142
tel. 0342 61 42 00


© VieNormali.it

Via Normale Cima di Castello - dall´Allievi - Immagine ripresa dalla Bocchetta (q. 2973 m), sulla cresta SW
Via Normale Cima di Castello - dall´Allievi - Dalla vetta, la cresta sommitale rivolta a N che si aggira parzialmente ad E
Via Normale Cima di Castello - dall´Allievi - Panorama di vetta, verso SE
Immagine ripresa dalla Bocchetta (q. 2973 m), sulla cresta SW Dalla vetta, la cresta sommitale rivolta a N che si aggira parzialmente ad E Panorama di vetta, verso SE

Zoom immagini: passare col mouse sopra le immagini per vedere un ingrandimento (attendere il completo caricamento della pagina).

Revisione: relazione rivista e corretta il 14/05/2020 dalla redazione di VieNormali.it

  



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