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Zucco Pertusio - 1674 m


Relazione della salita - Cima n° 3258


Via Normale Zucco Pertusio

Immagine ripresa da W
Regione: Lombardia (LeccoItaliane

Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Grigne

Provincia: Lecco

Punto di partenza: Mandello del Lario, località Rongio (q. 395 m)

Versante di salita: W

Dislivello di salita: 1280 m - Totale: 2560 m

Tempo di salita: 3,15 h - Totale: 5,30 h

Periodo consigliato: Da aprile ad ottobre

Punti di appoggio: Rifugio Rosalba (q. 1730 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Sentiero e traccia solo in parte segnalati
Difficoltà:   EE (scala difficoltà)
Attrezzatura:
Valutazione:
Libro di vetta: no
Cartografia: GLOBALMAP – Le Grigne Resegone di Lecco e Legnone 1:35000
Autore: Piero V.  Profilo di Piero V. - Altre salite dell'autore
Data della salita: 22/04/2019
Data pubblicazione: 26/04/2019
N° di visualizzazioni: 5467
N° voti: 1 - Voto medio: Voto 1 stelle

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Introduzione:

Ben individuata sommità sulla catena montuosa che dalla Grigna Meridionale si stacca verso W. Sebbene non raggiunga una considerevole altezza, occupa una posizione centrale dalla quale si domina uno splendido panorama, in particolare sulle cime del settore occidentale delle Grigne e sul lago. Da W si presenta con un corno sommitale in parte roccioso e in parte erboso, posto al vertice di un alto e impervio versante formato da ripidi canaloni e costoni rocciosi, dove si svolge la via normale proposta qui di seguito. Invero, un sentierino ben segnalato vi serpeggia, in un ambiente suggestivo tipico delle Grigne ma privo di particolari difficoltà. L’ultimo parte dell’ascesa si svolge lungo ripidi prati, anch’essi facili. Per la discesa, ai più allenati è consigliabile traversare al Rifugio Rosalba, lungo il sentiero con il segnavia 13b e ritornare a Rongio dal sentiero con il segnavia 13 della Val Scarettone, compiendo in questo modo un interessantissimo, ma un po’ lungo, percorso ad anello.


Accesso:

Da Mandello del Lario si sale a Rongio, fino al margine E di questa località, dove c’è la Piazza Sant’Antonio, una chiesetta e diversi parcheggi dove lasciare l’auto.


Descrizione della salita:

Dalla Piazza Sant’Antonio si imbocca in direzione SE la Via Rossana, di fianco al bar Simone. La si percorre in ripida salita per un centinaio di metri, fino al suo termine, in corrispondenza dell’ultima casa del paese. La strada diventa ora una bella mulattiera lastricata e dopo 30 metri si giunge ad un bivio segnalato. Si prende a destra, seguendo le indicazioni del cartello con il segnavia 12 e del cartello con il segnavia 13b per Zucco di Manavello. Dopo meno di 10 minuti di cammino lungo la mulattiera e nel bosco, si arriva ad un secondo bivio, qui si tralascia il segnavia 12 sulla destra e si prende a sinistra il segnavia 13b per Zucco di Manavello.
Poco più avanti si raggiungono le case di Rossana (q. 480 m), la mulattiera diventa sterrata e si passa di fianco ad una bella fontanella. Si incontra poi un trivio non segnalato, dove si prende a destra e ad un successivo trivio si prende la pista centrale, continuando a salire nel bosco. Nel prosieguo si tralascia a sinistra la pista per il baitello di Manavello e si sale per un lungo tratto sul sentiero che diventa più ripido, in parte all’aperto e in parte nel bosco, fino a raggiungere un poggio da dove si può ammirare un bel panorama sulla città di Mandello del Lario e sul lago, mentre verso monte si può già distinguere la sommità dello Zucco di Manavello.
Poco sopra il belvedere c’è un bivio, dove si prende a destra e si continua a salire, inizialmente lungo una specie di larga dorsale erbosa e più avanti si arriva alla Bocchetta di Portorella (q. 1084 m). Da questo valico, dove sono presenti diversi cartelli, è d’obbligo prendere a sinistra e seguire la traccia che in breve conduce in cima allo Zucco di Manavello. Ridiscesi alla bocchetta, si segue il sentiero segnalato con il segnavia 13b che risale, in direzione E, l’impervio versante occidentale dello Zucco Pertusio. Dopo un iniziale tratto pianeggiante in prossimità della bocchetta, il sentiero diventa abbastanza ripido e sale a sinistra della cresta, tra canaletti e traversi in parte erbosi e in parte rocciosi, fino ad una prima selletta.
Da qui si scende a destra, allo scopo di aggirare uno spuntone roccioso, perdendo una decina di metri di dislivello e seguendo sempre i segnali ben evidenti. Quindi si riprende a salire, inizialmente su terreno erboso, poi roccioso e si arriva ad una seconda selletta, dov’è posta una catena di 5/6 metri, che permette di superare un breve risalto roccioso. Si affronta poi, sempre su sentiero ben segnalato, un traverso a cui fa seguito una facile crestina rocciosa, dalla quale si riesce finalmente a vedere il corno sommitale. Poco più avanti, dopo aver aggirato un angolo, ci si ritrova lungo il versante meridionale prettamente erboso della cresta W.
Da questa prospettiva (vedi 2a immagine di dettaglio) è ben individuabile sia il percorso di ascesa al Zucco Pertusio, sia l’ubicazione del più lontano Rifugio Rosalba. Senza percorso obbligato si tralascia quindi il sentiero segnalato e si risalgono, a sinistra, i ripidi prati che senza particolari difficoltà portano sulla cima della nostra montagna (q. 1674 m, h 3,15). Negli ultimi 30 metri è possibile salire sia lungo la cresta W in parte rocciosa, dove sono presenti dei segnali, sia lungo i prati alla sua destra.


Discesa:

Si offrono 2 possibilità:
1°) Come per la salita (h 2,15 dal Zucco Pertusio a Rongio).
2°) Traversando al Rifugio Rosalba, lungo il sentiero con il segnavia 13b e ritornando a Rongio dal sentiero con il segnavia 13 della Val Scarettone (h 3,30 dal Zucco Pertusio a Rongio). È l’itinerario consigliabile, ma si aggiunge dislivello e sviluppo, rendendo il percorso lungo e un po’ faticoso.
Difficoltà: E
Dalla cima dello Zucco Pertusio si scende a raggiungere il sentiero che traversa ancora lungo i prati meridionali della dorsale. Si prosegue poi in salita fino in cresta, per un breve tratto, in quanto il sentiero si sposta quasi subito a sinistra del filo, fino a raggiungere più avanti il Rifugio Rosalba (q. 1730 m). Di fianco al rifugio si imbocca il sentiero (segnavia 13) segnalato da un cartello che tra l’altro riporta: Versarico h 2,00 e Rongio h 2,30. Il sentiero scende lungo il versante sinistro orografico della Val Scarettone, dapprima lungo una costa, poi nel bosco e con ripide svolte, sempre in direzione NW. Qui bisogna prestare un po’ di attenzione per la presenza di sassi smossi e di radici allo scoperto che rendono il sentiero scivoloso. Si prosegue poi per un lungo tratto traversando dentro e fuori da innumerevoli coste, in direzione W, con bella vista sulla costiera Sasso Cavallo – Sasso di Sengg – Sasso dei Carbonari. Il sentiero è sempre ben marcato e segnalato e si scende fino a raggiungere le baite sparse di Versarico. Da qui, su bella mulattiera e dopo un traverso altalenante, si scende a Rongio e ci si ricollega con l’itinerario di salita al primo bivio incontrato al mattino.


© VieNormali.it

Via Normale Zucco Pertusio - Lo Zucco Pertusio ripreso dallo Zucco di Manavello
Via Normale Zucco Pertusio - L’ultimo tratto di salita
Via Normale Zucco Pertusio - Panorama di vetta, verso NE
Lo Zucco Pertusio ripreso dallo Zucco di Manavello L’ultimo tratto di salita Panorama di vetta, verso NE

Zoom immagini: passare col mouse sopra le immagini per vedere un ingrandimento (attendere il completo caricamento della pagina).

Revisione: relazione rivista e corretta il 26/04/2019 dalla redazione di VieNormali.it

  



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