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Regione: Lombardia (Brescia)
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Alpi Orobie Provincia: Brescia Punto di partenza: Zone (q. 800m) Versante di salita: N Dislivello di salita: 400 m - Totale: 800 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 4,30 h Periodo consigliato: Primavera-Autunno |
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Il corno delle capre appartiene al complesso del monte Guglielmo e, come dice il nome stesso, è un massiccio verticale modernamente attrezzato per la progressione in ferrata. Si sviluppa sempre in verticalità.
Si giunge all´abitato di Zone e, poco dopo il bivio che a sinistra porta alla frazione di Cislano, seguire a dx le indicazioni per la località "Croce di Marone" e relativa indicazione per la ferrata . A breve si raggiunge il parcheggio, sulla sx, di fronte al parcheggio dei camper. Posteggiare qui. Eventualmente vi potrebbe essere la possibilità di proseguire, aggirando sulla destra il parcheggio riservato ai camper, salendo lungo la strada asfaltata, trovando dopo circa 500mt una seconda possibilità di parcheggio (3-4 auto max) lungo il ciglio della strada subito dopo un tornante. Da dove abbiamo lasciato l´auto la salita sino all´attacco dura circa un´oretta e di fatto si sviluppa su mulattiera, che ci permetterà di giungere alla località Splasa de Sura, nei pressi del quale, a destra, in pochi minuti si raggiunge l´attacco della via, con comodi spazi per indossare le attrezzature.
Già sin dall´attacco è subito evidente il notevole sviluppo verticale, che accompagna tutta la tratta. Si parte subito con la placca attrezzata con cambre metalliche ed un paio di traversi, il primo a dx, il secondo a sx, sino a raggiungere uno spigolo. Si prosegue sino a giungere ad un un altro traverso verso sx ed un nuovo spigolo per poi proseguire sino al punto più delicato, a circa metà percorso, con una leggera negatività. Superato questo punto ci attende ancora un traverso verso dx ma le difficoltà vanno man mano diminuendo e vediamo anche il cambio di paesaggio e vegetazione che ci fa intuire che stiamo per arrivare in vetta. All´arrivo in vetta, purtroppo, nulla ad attenderci, solo la soddisfazione.
Dalla vetta procedete in direzione opposta a quella dell´ascesa ma non togliete l´imbrago in quanto all´inizio della discesa si trovano ancora un tratto attrezzato, comunque molto meno complesso rispetto all´ascesa. Ridisceso quest´ultimo tratto attrezzato si entra nel bosco seguendo i bolli color fucsia sino a ritornare al punto di attacco della ferrata e da li alla macchina.
Escursione difficile. Non indicata a principianti o comunque come prime ferrate. E´ molto ben attrezzata e di recente realizzazione (2017). La roccia è buona e offre appigli alternativi al cavo, permettendo di allentare un pò la trazione sulle braccia, fermo restando che comunque è richiesto uno sforzo importate a carico delle stesse, a causa delle forte verticalità. Pochi i punti per fermarsi e riprendere le forze.
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