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Monte Tornone |
Regione: Lombardia (Bergamo)
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Alpi Orobie Provincia: Bergamo Punto di partenza: Vilmaggiore di Scalve (q. 1180 m) Versante di salita: S Dislivello di salita: 1500 m - Totale: 3000 m Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 7,30 h Periodo consigliato: tutto l'anno |
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Il Monte Tornone è il gemello meno noto del Pizzo Tornello, che volendo, si può raggiungere tramite una cresta che unisce i due. Sito in Val di Scalve, offre un'ottimo panorama sul Gleno, Tre Confini, Camino, Moren, Concarena.
Una volta giunti all'abitato di Vilmaggiore di Scalve, si raggiunge la piccola chiesa ove, subito a fianco, parcheggiamo l'auto. L'accesso al sentiero è sul lato opposto della strada, ove vediamo una stradina che sale tra i prati, in corrispondenza dei cartelli segnaletici. Il cartello indicatore fa riferimento al sentiero 432 ma sul muro vediamo indicato anche il 412, che sarà il nostro sentiero. Imbocchiamo questo sentiero e per una prima breve parte il 432 si sovrappone al 412. Noi proseguiamo sempre in salita sino a quando troviamo altri cartelli indicatori che finalmente ci indicano il 412, dividendolo, quindi, dal 432. Da qui in poi il sentiero è sempre ottimamente segnato.
Al bivio di separazione dei due sentieri proseguiamo in direzione del 412, che, attraverso la Valle del Tino, conduce al Lago Varro ed al Monte Tornone e Tornello. Il sentiero sale piuttosto ripido nei boschi, permettendoci di guadagnare rapidamente quota. Terminati i boschi continuiamo a proseguire nella valle, seguendo sempre i bolli e le indicazioni per il Lago Varro. Ignoriamo una successiva indicazione che, a sx, ci condurrebbe alla Baita Varro e al Lago di Cornalta, per proseguire sempre dritti. Superiamo un enorme ometto di sassi piegando a dx. Davanti a noi vediamo chiaramente la nostra meta. Da qui abbiamo due possibilità: 1) arriviamo al Lago Varro e poi pieghiamo a dx, seguendo il cartello indicatore, lungo un traverso che ci conduce all'attacco della cresta; 2) non arriviamo al lago ma poco prima di questo puntiamo allo stesso traversino che ci conduce alla cresta e che vediamo chiaramente davanti a noi (ci sono degli ometti). Questo di fatto è un taglio che si ricongiunge al percorso che effettivamente dovremmo percorrere se provenissimo da lago, quindi consente di risparmiare un po' di tempo sulla tabella di marcia. Sbucati sulla cresta pieghiamo a sx e la percorriamo sino a raggiungere la madonnina dorata sulla vetta.
Come per la salita. In alternativa, durante la stagione estiva, potremmo proseguire lungo la cresta che conduce al Pizzo Tornello e da qui rientrare verso il Lago Varro e quindi alla macchina.
Escursione molto bella ed appagante. Sicuramente lunga e faticosa, perché la salita è molto ripida e non molla, ma non presenta difficoltà tecniche (parlo della sola ascesa al Tornone, non del possibile concatenamento con il Tornello, che noi non abbiamo percorso). E' adatta ad essere effettuata durante tutte le stagioni, chiaramente con i ramponi nel periodo invernale.
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