|
|
|
Parte del tracciato finale |
Regione: Veneto (Belluno)
Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Dolomitiche - Gruppo Pale di San Martino Provincia: Belluno Punto di partenza: Frassenè (q. 1100 m) Versante di salita: S Dislivello di salita: 1623 m - Totale: 3400 m Tempo di salita: 5,00 h - Totale: 9,30 h Periodo consigliato: estate |
|
||||||||||||||||||||||||||||
|
||||
Questa vetta è posizionata a ovest del monte Agnèr, tra la Croda Granda e il Sass de le Snàre, nella catena dell´Agnèr che fa parte delle Pale Di San Martino. Primo salitore Serafino Parissenti nell´estate del 1895. Itinerario poco conosciuto e quasi mai frequentato.
Da Agordo prendere per passo Cereda Fiera di Primiero; dopo Voltago Agordino si sale verso Frassenè; arrivati al centro del paese, all´altezza della farmacia, si gira a destra e si seguono le indicazioni su piccoli cartelli per rifugio Scarpa fino all´ultimo parcheggio adiacente alla sbarra verde che blocca la strada alle auto per salire al rifugio. Da qui si può salire per la strada ghiaiosa che va al rifugio Scarpa (1,15 h) oppure, dopo 50 m dalla sbarra verde del parcheggio, si gira a destra per il vecchio sentiero che permette di salire in meno tempo. In inverno, quando il rifugio è chiuso, lasciano aperta la Malga Lòsch dove si può bivaccare.
Dal rifugio Scarpa dopo pochi metri la segnaletica per Cima Agnèr, ferrata Stella Alpina, seguite la traccia di sentiero pianeggiante sulla vostra sinistra senza segni CAI, fino a una vasca di cemento che serve per la raccolta d´acqua vicino a un canale; lo attraversate e seguendo sempre la traccia arrivate sotto il canalone che divide il Sass de le Snàre dalla Cima Bèta, passate davanti a un grosso masso con scritto in arancione: Lavadora C.Beta.
Continuate camminando sopra una specie di largo torrente in secca andando a riprendere la traccia che continua al di là del canalone, seguite la traccia fin dentro i mughi e, arrivati in un canale d´erba con sopra una parete di roccia alta 3 m con sotto una piccola insenatura, lo risalite (0,45 h dal rifugio).
Arrivate vicino all´insenatura e risalite la parete alla sua destra (II); appena sopra andate un po´ alla destra di un grosso sasso bianco e camminando sopra i mughi cercate di arrivare vicino alla parete di roccia e poi andate a sinistra.
Uscite dai mughi e salite cercando di seguire una lieve traccia. Arrivati in un largo canale con 2 salti di roccia, risalite il primo salto sulla parete rocciosa alla vostra destra (I) e il secondo a sinistra del canale salendo sull´erba fino alla parete di roccia chiamata Dolàda (1 h dall´insenatura).
Salite alla vostra destra per un canalino con uno spuntone, con sopra una fettuccia bianca (6 m III) 5 m sopra la fettuccia, trovate una sosta di calata, risalite la parete di roccia e erba fino a un pinnacolo, ed entrate in un canale (I).
Salite il canale e spostatevi alla vostra sinistra fino a raggiungere una cresta d´erba. Salite la cresta d´erba, senza difficoltà di arrampicata, spostandovi il più possibile verso ovest fin quasi contro la roccia e poi scendete alla vostra sinistra, per 50 m di dislivello fino all´inizio di un canalone (I, 1 h dalla Dolàda, dopo la cresta d´erba si può salire anche per una cengia senza scendere di quota, però con passaggi più esposti).
Risalite il canalone senza via obbligata fino ad una forcella ghiaiosa con alla vostra destra un pinnacolo di roccia arancione (I, passaggi di II).
Continuate seguendo una traccia sopra un ghiaione fino a una collinetta di roccia posizionata vicino al canalone con il Sass de le Snàre; una volta raggiuntala, la risalite o al centro o alla sua sinistra fino in vetta (I, passaggio di II, 1 h dall´inizio del canalone). Splendido panorama verso l´altopiano delle Pale di San Martino.
Come per la salita.
Via lunga e impegnativa, non sempre facile da trovare, consigliata solo con ottime condizioni di visibilità. Quando ci si trova in mezzo ai mughi prima della Dolàda non è facile trovare il sentiero, perché la vegetazione a ricoperto le tracce esistenti, quindi in questo punto non c´è una via obbligata; l´importante è puntare verso la vostra sinistra per uscire dai mughi. Vicino la Dolàda ci sono 2 varianti della via normale per il Sass de le Snàre, una parte appena sotto la fettuccia, e una parte sopra. Queste varianti permettono di entrare nel canalone (dove spesso si trova neve ghiacciata) che divide il Sass de le Snàre dalla Cima de la Bèta, per poi riprendere la via normale fino in vetta.
Tracciato iniziale | La Dolàda con il punto dove c’è la fettuccia | Foto dalla vetta verso il pinnacolo di roccia |
Ultime 20 scalate...
Elenco delle scalate... |
||