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Il Pizzo Scala, dalla Casera Porcile |
Regione: Lombardia (Sondrio)
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Alpi Orobie Provincia: Sondrio Punto di partenza: Arale (q. 1485 m) Versante di salita: E Dislivello di salita: 944 m - Totale: 1888 m Tempo di salita: 3,15 h - Totale: 6,30 h Periodo consigliato: estate - inizio autunno |
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Bella e isolata piramide di rocce ed erba che offre un esteso panorama. La via normale proposta del versante E è la più facile della montagna. Essa si svolge in un largo canale erboso, compreso tra la cresta NE, detta cresta della Calzana e il breve sperone E. Il canale nella parte inferiore e mediana è assolutamente facile, un minimo di attenzione la richiede comunque la parte superiore, prima di uscire sugli elementari prati della cupola sommitale, dato che è un po’ ripida ma in condizioni normali anch'essa non pone alcuna difficoltà. A stagione inoltrata questo tratto potrebbe però essere ricoperto di brina ghiacciata ed è quindi meglio avere al seguito i ramponi.
Provenendo da Morbegno, si lascia sulla destra la località di Talamona e prima di attraversare il ponte sull'Adda, seguendo le indicazioni per la Val Tartano, si abbandona la statale 38 e si svolta a destra. La strada, abbastanza stretta, risale la valle con numerosi tornanti, raggiunge Campo e poi il paese di Tartano. Da qui si prosegue sulla carrozzabile della Val Lunga, inizialmente asfaltata poi sterrata, nell'ultimo tratto la stradina si sdoppia e compie un circuito ad anello, verso sinistra sale ripida e cementata all'Alpe Arale, verso destra segue il corso del torrente. È preferibile seguire quest’ultima diramazione e prima dell’ampia curva finale, dove le due strade si ricollegano, si parcheggia in alcune piazzole in prossimità di un ponte che attraversa il torrente.
Dal parcheggio si segue per un breve tratto la stradina che compie un ampio tornante ritornando ad Arale e proprio sulla curva si imbocca, verso destra, un sentiero segnalato, il cartello riporta: Laghi di Porcile h 1,30 e Passo Tartano h 2,00. Il sentiero si addentra nel bosco per un breve tratto quasi pianeggiante e poi esce all'aperto e prosegue ora più ripido sui pendii prativi. Dopo aver raggiunto due baite che vengono lasciate a destra, il sentiero prosegue in salita e si approssima ad una recinzione con muretti a secco, che rimane qualche metro più in alto sulla sinistra. Al termine di questa recinzione in sassi si giunge in vista del ponte sul torrente che scende dalla Val Dordonella, poco a destra c’è la cascata del torrente Tartano.
Attraversato il ponte in cemento, si prosegue sul sentiero che con numerose svolte risale il dosso a sinistra della cascata e poi immette nella piana della Casera Porcile (q. 1803 m). Guadato il torrente di questa valle, senza raggiungere le baite della casera citata, si prosegue verso SW di fianco ad un lungo muretto in sassi. Poco sopra il sentiero segnalato entra in un rado bosco di larici e poi all'aperto si approssima ad una baita isolata a circa (q. 1900 m). Tralasciando alcune tracce verso sinistra, si supera questa baita sulla destra e si prosegue a monte, ancora per un centinaio di metri o poco meno. Raggiunto un bivio segnalato da un cartello, si abbandona il sentiero verso sinistra per 1°-2°-3° Laghi di Porcile e si svolta a destra per Passo Tartano h 0,20.
Il sentiero supera un breve gradino roccioso e seguendo le bandierine e i paletti segnaletici, per pascolo ci si avvicina a questo valico. Un centinaio di metri prima di arrivare all'alta croce del passo, si abbandona questa traccia e per mezzo di una breccia in un muretto in pietre si va a raggiungere, verso W e in piano, una ben evidente baita isolata, distante una cinquantina di metri. Qui inizia il sentiero segnalato che aggira l’intero versante N della Cima di Lemma, dapprima con percorso pianeggiante, poi in leggera salita. Più avanti, quando i segnali svoltano decisamente a sinistra per raggiungere il Passo della Scala, che si trova sulla cresta di collegamento tra la precitata Cima di Lemma e il Pizzo Scala, si abbandonano definitivamente le tracce segnalate e si va a raggiungere, anche qui in direzione W e in piano, una baita isolata distante una cinquantina di metri (vedi 1a immagine di dettaglio).
Da qui, si sale leggermente sulla destra, con percorso ben evidente, aggirando alcune rocce e per magro pascolo e pietraie si va a raggiungere l’imbocco del largo canale erboso, a destra dello sperone E. Si sale il canale senza percorso obbligato, fino a raggiungere la parte sommitale, un po' ripida, che permette di uscire sulla sinistra e di guadagnare i prati poco ripidi della cupola sommitale. Risalendo i quali in breve si arriva alla piccola croce di vetta.
Come per la salita.
Il punto in cui si abbandona il sentiero segnalato | All’inizio del largo canale del versante E | Panorama di vetta, verso NE |
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