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Tracciato cresta finale vista dalla cima de la Bèta |
Regione: Veneto (Belluno)
Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Dolomitiche - Gruppo Pale di San Martino Provincia: Belluno Punto di partenza: Frassenè (q. 1100 m) Versante di salita: S,E Dislivello di salita: 1608 m - Totale: 3600 m Tempo di salita: 5,30 h - Totale: 10,00 h Periodo consigliato: estate |
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Questa vetta è posizionata a ovest del monte Agnèr, tra la Cima de la Bèta e il Sass de le Càore. E´ inserita nella catena dell´Agnèr, che fa parte delle Pale Di San Martino.
L’inizio di questa variante della via normale del Sass delle Snàre è la stessa del Sass De Le Càore e del Sass Dei Gnèi.
Itinerario poco conosciuto e quasi mai frequentato. La cima è composta da 2 vette separate solo nella parte finale da una forcella.
Da Agordo prendere per passo Cereda Fiera di Primiero; dopo Voltago Agordino si sale verso Frassenè; arrivati al centro del paese, all´altezza della farmacia, si gira a destra e si seguono le indicazioni su piccoli cartelli per rifugio Scarpa fino all´ultimo parcheggio adiacente alla sbarra verde che blocca la strada alle auto per salire al rifugio. Da qui si può salire per la strada ghiaiosa che va al rifugio Scarpa (1,15 h) oppure, dopo 50 m dalla sbarra verde del parcheggio, si gira a destra per il vecchio sentiero che permette di salire in meno tempo.
In inverno, quando il rifugio è chiuso, lasciano aperta la Malga Lòsch dove si può bivaccare.
Dal rifugio Scarpa seguite per pochi metri il sentiero per cima Agnèr, appena incontrata la traccia di sentiero pianeggiante sulla vostra sinistra senza segni CAI, la seguite fino a una vasca di cemento che serve per la raccolta d´acqua vicino a un canalone; lo attraversate e dopo pochi metri di lieve salita, trovate scritto "Sass Dei Gnèi" con una freccia sopra un grosso sasso in un arancione sbiadito dal tempo (15 minuti dal rifugio).
Salite puntando verso una parete con delle piccole grotte; 50 m prima di raggiungerla, attraversate una piccola rampa d´erba alla vostra sinistra; poi per pochi metri seguite la traccia in mezzo ai mughi tagliati, fino ad un canale di sassi e erba; risalitelo fin contro la parete e poi andate a destra camminando sopra i mughi e portandovi in un´altro canale di erba. Risalite anche questo canale passando anche 3 piccoli salti fino ad un grande terrazzo d´erba.
Da qui salite 40 m (circa) stando un po’a destra fino a uno spigolo roccioso, poi attraversate alla vostra destra una rampa rocciosa larga 30 m; arrivati contro una parete di roccia alta 10 m, salitela al centro in obliquo (II). Sopra troverete un´altra grande terrazza d´erba che, attraversandola, permette di spostarsi facilmente verso est fino ad arrivare al canalone che separa il Sass Dei Gnèi dal Campanile San Marco. Aggirate lo spigolo, stando a ridosso dello stesso, dalla parte del canalone. Una volta girato l´angolo salite per 60 m, non dentro il diedro, ma nella parete, misto roccia erba appena a destra (ll). Qui ci sono i cordini per 2 calate da 30 m, uno su un gendarme di roccia, su 2 chiodi, e l´altro al centro della parete su spuntone in mezzo all´erba. Da qui salite aggirando due gendarmi di roccia stando verso il canalone; poi rientrate sulla vostra sinistra fino a delle pareti d´erba; una volta raggiunte, salite puntando verso un piccolo pinnacolo di roccia sopra di voi, stando sempre abbastanza vicini al canalone; quando l´avrete raggiunto, passategli sotto, aggirandolo, e salite anche un po’arrampicando, sulla rampa d’erba posta proprio dietro il pinnacolo di roccia, fino a una grande conca di sassi (l, 1,30 h dalla scritta); la conca è posizionata prima della cima del Sass Dei Gnèi.
Attraversate la conca verso sinistra e salite sulla forcella posizionata a ovest, poi scendete attraverso un canalino di 30 m (l), proseguite stando a ridosso della parete del Sass Dei Gnèi, raggiungete un grosso sasso con un ometto sopra, lo aggirate a destra e scendete per un canalino di 5 metri.
Salite poi sopra il masso posto appena sopra di voi (passaggio di ll+). Qui trovate un canale, lo risalite per 20 m, poi uscite e attraversate 120 m verso ovest sopra una parete di erba e roccia fino ad arrivare ad una piccola conca da dove inizia un altro canale (l; 45 minuti dalla grande conca). Salite il canale cercando di stare alla vostra sinistra fino a una forcella (100 m circa; passaggi di ll). Dalla forcella salite la parete alla vostra destra per 20 m (passaggio di lll). Appena sopra troverete un cordino per la calata di ritorno. Salite la facile rampa d’erba fino alla forcella che separa il Sass De Le Càore dal Sass De Le Snàre
Dalla forcella andate verso ovest attraverso la cengia che costeggia la parete;appena aggirato l´angolo troverete una piccola caverna, la superate continuando sulla cengia, fino a raggiungere uno spigolo di roccia che scende verso il canalone che divide il Sass de le Càore dalla Cima de la Bèta. Scendete lo spigolo fino a un masso alto 3 metri circa,dove c´è un cordino per una calata da 30 m (lll+ per il ritorno 1,30 h dalla piccola conca). Scendete 100 metri di dislivello circa, per una stretta cengia, verso il Sass de le Snàre in obliquo, fino a raggiungere un canale di roccia bianca; scendere altri 30 m per il canale fino al canalone di divisione tra il Sass de le Càore e la Cima de la Bèta (l passaggi di ll). Andate verso ovest per una larga cengia, senza alzarvi troppo di quota, fino ad arrivare vicino la parete della Cima de la Bèta(l). Salite per un canalino puntando la forcella che divide le due cime del Sass de le Snàre; la cima più a ovest è la più alta (ll;cordino per la calata da 30 m). Poco prima della forcella salite la cresta (ll) senza via obbligata stando vicino lo spigolo est (1,30 h dal masso alto 3 m). Panorama fantastico verso l´altopiano delle Pale di San Martino, le Prealpi e le cime della catena dell Agnèr.
Come per la salita.
Via lunga e impegnativa, non sempre facile da trovare, consigliata solo con ottime condizioni di visibilità. Questa relazione descrive una variante iniziale della via normale. All´inizio, quando ci si trova in mezzo ai mughi, bisogna fare attenzione dove sono stati tagliati perché ci indica il passaggio. In questa zona troverete pochi ometti(spesso cadono) e poche tracce di passaggio perché poco frequentata. La via normale di Giuseppe Zecchini e Oskar Schuster, del 29 luglio 1899, che percorre tutto il canalone tra la Cima de la Bèta e il Sass de le Càore, è sconsigliata e pericolosa per continue scariche di sassi. Inoltre, con l’abbassamento del nevaio, dentro il canalone i gradi di difficoltà sono molto più alti del ll grado segnalato in passato e le pareti sono spesso bagnate. L´ulteriore variante della Dolàda che si raggiunge dalla via normale della Cima de la Bèta, che permette di salire nel canalone più in alto, presenta meno pericoli della via normale, ma spesso si trova neve.
Tracciato dopo la f,lla con il Sass de le Càore | Il masso da dove si effettua la calata | Foto di vetta |
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