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L’itinerario della cresta SSW della Cima Finale, dalla Baita Campóndola |
Regione: Lombardia (Sondrio)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Bernina Provincia: Sondrio Punto di partenza: San Bernardo (q. 1250 m) Versante di salita: SSW Dislivello di salita: 1361 m - Totale: 2722 m Tempo di salita: 4,15 h - Totale: 8,00 h Periodo consigliato: estate |
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Sommità di rocce ed erba posizionata sulla catena montuosa secondaria che dalla Vetta di Ron si stacca in direzione SE, tra la Val Fontana e l’Alta Val di Ron. Con le due creste meridionali, la SSW e la SSE, delimita il vasto e bellissimo altopiano dell‘Alpe Campóndola. Le due vie normali più semplici si svolgono lungo tali creste, entrambe di difficoltà EE/F, che non presentano particolare impegno per un escursionista esperto. Consigliabile la traversata, dato che per entrambe il punto di partenza è la Baita Campóndola (vedi immagini e relazione di: Cima Finale – Cresta SSE). Bel panorama, in particolare sul Gruppo della Vetta di Ron e sulle Orobie.
Al termine della tangenziale di Sondrio si prosegue verso Tirano per circa 8 km, fino a un incrocio che, verso sinistra e con una curva a gomito, conduce a Ponte in Valtellina. L’incrocio si trova esattamente una cinquantina di metri prima della stazione ferroviaria di questo paese. Raggiunto l’abitato, si seguono i numerosi cartelli che indicano la strada per la Val Fontana. Ad un bivio ben segnalato, si abbandona la strada per questa valle e si svolta a sinistra per San Bernardo. La strada prosegue asfaltata e con diversi tornanti. Giunti ormai al termine, si tralascia una deviazione a sinistra per l’osservatorio astronomico e poco più avanti si arriva a San Bernardo (q. 1250 m) e ad un quadrivio, qui termina la strada asfaltata e il transito gratuito. Sulla sinistra è presente un largo parcheggio e la cassa automatica per il pagamento del pedaggio (€ 3,00 al giorno) per chi volesse proseguire con l’auto per l’Alpe Campo (q. 1684 m) e Baita Massarescia (q. 1704 m). Bisogna però disporre di una 4x4 e prestare attenzione su questa stradina sterrata con il fondo molto sconnesso. Conviene quindi parcheggiare qui a San Bernardo dove si trova tra l’altro una bacheca con i cartelli che riportano i sentieri della zona.
Dal parcheggio presso il quadrivio di San Bernardo, tralasciando le indicazioni dei cartelli per il sentiero di sinistra, si imbocca verso destra la stradina sterrata che riporta un cartello di divieto di transito e la scritta: strada agro-silvo-pastorale S. Bernardo - Alpe Campo - Baita Massarescia. La sterrata passa dalla località Strefódes, poi prosegue con un lungo traverso ascendente in direzione NE a cui fa seguito una serie di tornanti e dopo circa h 1.20 di cammino si arriva all’Alpe Campo (q. 1684 m).
Si oltrepassa la larga stalla dell’alpeggio e 50 metri più avanti, prima che inizi il bosco, si abbandona la sterrata che prosegue per la Baita Massarescia e si svolta a destra, seguendo le indicazioni di un cartello che riporta: Alpe Campondola h 1,00 – Capanna Vetta di Rhon h 1,50 – Alpe Motti h 1,30. Il sentiero traversa in obliquo i prati sopra l’alpe, da sinistra fino all’estrema destra. Giunti all’inizio del bosco si tralascia una traccia pianeggiante sulla destra per Urtighera e si sale a sinistra. Dopo un tornante e un breve tratto nel bosco si esce alla radura del Rifugio ADM (q. 1774 m).
Il sentiero prosegue sulla sinistra e poco sopra si immette di nuovo nel bosco. I segnali sono molto rari ma la traccia e sempre ben evidente e si sale in parte nel bosco e in parte all’aperto, con numerose svolte, fino ad una specie di radura da dove si può vedere in alto la croce del Monte Campóndola. Il sentiero l’aggira da E e più su si arriva alla grande spianata di prati dell’Alpe Campóndola. Da qui è quasi d’obbligo deviare a sinistra e raggiungere in meno di 5 minuti il Monte Campóndola. Per pascolo in breve si raggiunge poi la Baita Campóndola (q. 2171 m) e si prosegue sulla sinistra, allo scopo di evitare una larga distesa di ganda presenta ai pianori superiore.
Con percorso evidente si va poi a raggiungere la cresta presso una larga sella erbosa, a monte di un risalto di rocce. Si segue ora la cresta effettuando qualche breve aggiramento, più spesso a destra. Senza particolari difficoltà si arriva ad uno snodo di cresta, che qui assume orientamento W e diventa di blocchi accatastati. Con un po’ di ginnastica si superano i blocchi, non senza qualche piccola difficoltà, oppure si aggira questo tratto a sinistra (N), scendendo per 4/5 metri e poi utilizzando una cengia un po’ ripida sul finale. Infine si risale il facile cocuzzolo sommitale e si arriva in vetta.
Si offrono due possibilità:
1a) come per la salita.
2a) Per la cresta SSE.
In questo caso, dalla vetta si scende inizialmente un ben evidente canaletto erboso, poi lungo il filo che non è mai particolarmente stretto o impegnativo. Si superano anche un paio di risalti di rocce e si arriva al punto più depresso tra la cima e la (q. 2501 m). Da qui si può divallare tranquillamente verso W e scendere direttamente alla Baita Campóndola, ma è più interessante seguire intermante la cresta SSE. Da questa selletta si prosegue quindi in salita verso la precitata (q. 2501 m), che si raggiunge seguendo l’elementare cresta che alterna tratti erbosi ad altri rocciosi. Da questa sommità si scende lungo la cresta, formata da blocchi accatastati, che si possono evitare tranquillamente a sinistra. Poi si prosegue sempre lungo la cresta che in un breve tratto diventa un pò stretta e ripida, ma con facili rocce, poco sotto si devia a destra ed ora senza percorso obbligato si va a raggiungere la Baita Campóndola, dove ci si ricollega con l’itinerario di salita e si ritorna a San Bernardo. Il breve tratto di cresta stretto e ripido può essere evitato una trentina di metri prima, scendendo a destra una costola erbosa più facile.
Il Rifugio ADM (q. 1774 m) attualmente non è gestito ed è chiuso.
In salita | La cresta sommitale di blocchi accatastati | Panorama dalla cima, sul Gruppo della Vetta di Ron |
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