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Pizzo della Presolana Centrale salendo alla Baita Cassinelli |
Regione: Lombardia (Bergamo)
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Presolana Provincia: Bergamo Punto di partenza: P.so della Presolana (q. 1297 m) Versante di salita: SW Dislivello di salita: 1300 m - Totale: 2600 m Tempo di salita: 6,45 h - Totale: 9,30 h Periodo consigliato: estate - inizio autunno |
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Il massiccio della Presolana, composto da tre diverse elevazioni, Occidentale, Centrale ed Orientale, è sicuramente uno dei complessi calcarei più famosi delle Orobie bergamasche, sulle cui pareti sono state scritte pagine importanti dell´alpinismo classico.
La Presolana Centrale è la seconda per altezza (appena quattro metri più bassa della sorella Presolana Occidentale) e può essere raggiunta sia per un ripido canale (via normale - II+/III-) sia da alcune belle linee di arrampicata che si sviluppano lungo la sua parete Sud. Tra queste ricordiamo lo Spigolo Longo, che sale lungo il pilastro sud, e la Via Bramani Ratti, una delle linee più ripetute dell´intero complesso montuoso. Questo itinerario offre anche una bella e leggermente più impegnativa (VI) variante: la Variante Scandella (vedi note).
Da Bergamo, imboccare la strada per la Val Seriana fino a Ponte della Selva, dove si abbandona la strada per Valbondione per svoltare a destra in direzione del Passo della Presolana. Da Castione della Presolana proseguire in direzione del Passo e lasciare l´auto poco prima di questo nel posteggio sulla sinistra appena dopo la Casa per Ferie Neve.
Dal parcheggio tornare indietro per poche decine di metri fino a dei cartelli in legno con le indicazioni per la Baita Cassinelli. Seguire la strada sterrata che, piano piano, si trasforma in un comodo sentiero che, mai ripido e sempre in mezzacosta, conduce alla Baita Cassinelli (q. 1568 m).
Qui il bosco scompare definitivamente, lasciando spazio ad ampi pascoli cosparsi da ghiaioni di bianca roccia calcarea.
Proseguire alle spalle del Rifugio su terreno ora decisamente più ripido fino a portarsi ai piedi della bastionata della Presolana Orientale.
Con un lungo traverso ascendente, seguire il sentiero che porta al Bivacco Città di Clusone. Un attimo prima di raggiungerlo, prendere la deviazione sulla destra. Seguire per un tratto il sentiero segnalato poi, alla q. 2090 m circa, svoltare decisamente a sinistra puntando alle rocce soprastanti. Tra roccette e zolle d'erba traversare alla base della parete rocciosa verso destra fino a raggiungere un canalone. Non scendere nel canalone, ma alzarsi per facili roccette (II) fino a portarsi alla base dell'evidente pilastro dove si snoda la Via Bramani-Ratti.
La via attacca in corrispondenza di chiodo con cordoni.
L1: attaccare il pilastro leggermente a destra per poi proseguire verticali fino a portarsi alla base di un piccolo strapiombo (chiodo). Per rocce più facili si raggiunge la sosta, un poco nascosta a sinistra dello spigolo - III+, IV+, V-, IV 30 m
L2: risalire la bella placca fino a due chiodi collegati con cordino: qui traversare a destra e uscire sullo spigolo. Proseguire sul filo dello spigolo per poi spostarsi leggermente a sinistra. Per facili risalti rocciosi un po' discontinui si raggiunge la sommità del primo pilastro dove si trova la sosta - IV, IV-, III+ 45 m
L3: dalla sommità del pilastro, scendere per qualche metro (facile) per poi traversare su esile ed aereo ponticello verso la successiva parete. A questo punto, proseguire verticali su roccia ben appigliata fino al comodo terrazzo di sosta (1 solo chiodo) - IV-, I 20 m
L4: salire a sinistra puntando ad un chiodo già visibile dalla sosta, per poi rispostarsi a destra su terreno facile e non obbligato. Raggiunto un piccolo diedro di roccia più chiara, rimontarlo fino alla successiva sosta - IV, III 35 m
L5: affrontare l'atletico diedro a sinistra della sosta per poi raggiungere una compatta placca che porta ad una bellissima lama rossastra. Traversare verso destra (nessuna protezione) sfruttando il bordo della lama fino alla sosta - V, IV+ 35 m
L6: alzarsi per pochi metri per poi uscire a destra. Per roccia ben appigliata ma un po' strapiombante (cordoni) si perviene alla sosta (uscire a sinistra) - V+, V- 30 m
Da questa sosta, proseguendo dritti si affronta la variante Scandella, che prevede altri 2 tiri di corda (uno di VI e uno di V); oppure, come nel nostro caso, traversare a sinistra e proseguire per la via originale:
L7: traversare a sinistra per poi rimontare la placca bucata fino alla sosta (qualche passo di aderenza) - IV-, V-, IV 25 m
L8: imboccare il facile canale fino a raggiungere un masso con cordoni. Ignorarlo e proseguire nel canale puntando ad un evidente masso incastrato (1 chiodo alla base). Con non poca fatica vincere questo tratto verticale e uscire a sinistra dove si incontra la sosta su 2 chiodi - II+, IV 50 m
L9: sempre seguendo il canale, ora privo di difficoltà, facendo attenzione a non smuovere i sassi raggiungere la sua sommità, dove termina la via - I+, II 50 m
Al termine del canale (cordino che indica la fine della via), traversare orizzontalmente verso destra senza percorso obbligato. Sempre per facili roccette (max II) abbassarsi di qualche metro per poi risalire puntando ad un evidente placca sovrastata da un bel diedro.
Vincere il diedro (2 chiodi - IV) per poi uscire su terreno più semplice a sinistra.
Qui le difficoltà terminano e non resta che percorrere l'evidente canale (erba e roccette poco salde) che deposita sulla cresta sommitale (ometti - 150 m circa di canale).
Raggiunta la cresta, svoltare decisamente a destra e, seguendo numerosi bolli rossi un po' sbiaditi e ometti, raggiungere la croce di vetta della Presolana Centrale (q. 2517 m).
Dalla vetta della Presolana Centrale, scendere per pochi metri in direzione della Presolana Orientale fino ad intercettare dei bolli rossi che segnano l'ingresso del Canalone Bendotti (nonché via normale di salita alla Presolana Centrale).
La discesa nel Canale non è affatto banale, in quanto bisogna affrontare numerosi e verticali passi in disarrampicata di II+ su roccia non sempre stabile e sana. I tratti più impegnativi (III) sono stati attrezzati per la discesa in doppia (le calate non sono indispensabili ma utili per i meno sicuri).
Raggiunto il fondo del Canale, si incontrano sulla destra delle catene che riportano sul sentiero segnalato dalle bandierine bianco-rosse.
Seguire la detritica cengia (qualche tratto attrezzato) fino a tornare al bivio con cartelli posto poco prima del Bivacco Città di Clusone.
Da qui, svoltando verso valle, come per la salita.
La via è attrezzata con resinati, chiodi e cordoni. Le protezioni non sono mai abbondanti, ma poste sempre nei punti più impegnativi delle varie lunghezze. Portare friends fino al n°2 BD e cordini per le numerose clessidre. Le soste sono tutte attrezzate a fix con catena ed anello di calata (presenti anche le vecchie soste).
Se si percorre la Variante Scandella, è possibile scendere anche lungo la linea di salita con 5 doppie, di cui una nel vuoto.
Percorrendo la Via Originale, invece, è più complicato tornare all´uscita della Variante Scandella e, di conseguenze, è anche più complicato scendere in doppia.
Il breve tratto di cresta per la vetta non presenta difficoltà, anche se bisogna prestare attenzione in un paio di punti un poco esposti.
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