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Cima della Madonna e, in primo piano, lo Spigolo del Velo |
Regione: Trentino Alto Adige (Trento)
Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Pale di San Martino Provincia: Trento Punto di partenza: Casa Forestale delle Laste (q. 1460 m) Versante di salita: NW Dislivello di salita: 1400 m - Totale: 2800 m Tempo di salita: 10,00 h - Totale: 13,45 h Periodo consigliato: estate |
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La Cima della Madonna, insieme al Sass Maor, domina la Valle di Primiero con il suo bellissimo ed estetico Spigolo NW, più comunemente conosciuto anche come Spigolo del Velo.
L'ascesa a questa cima del gruppo montuoso delle Pale di San Martino è una grandissima classica per nulla banale: non tanto per le difficoltà su roccia (massimo V+), ma per la ricerca dell´itinerario, che risulta essere non sempre evidente. La via, inoltre, è interamente attrezzata a chiodi e cordini (spit e/o resinati sono inesistenti) e le protezioni presenti lungo i vari tiri sono molto scarse (una media di circa due chiodi a tiro), se non nelle lunghezze più dure di V.
Il panorama che si gode dalla vetta è incredibile.
Dal centro di San Martino di Castrozza, seguire le indicazioni per la Centrale Termica, raggiunta la quale proseguire su strada a tratti sterrata in direzione del Rifugio del Velo. Oltrepassata la Malga Civertaghe continuare fino ad incontrare un segnale di divieto. Possibilità di posteggio in uno spiazzo sulla sinistra.
Dal parcheggio in prossimità della Casa Forestale della Laste (q. 1460 m), imboccare il comodo sentiero per il Rifugio del Velo che percorre un bel bosco di conifere.
Mano a mano che si sale il bosco si dirada, lasciando spazio alle rocce e ai cespugli.
Raggiunta la base di una bastionata rocciosa, piegare decisamente a destra e percorrere l'ampia cengia attrezzata con corrimani e qualche staffa e che permette l'accesso ai pianori superiori.
Alla q. 2250 m circa, s'incontra un secondo bivio: questa volta bisogna prendere il ramo di sinistra e, in breve, raggiungere il Rifugio Velo della Madonna (q. 2358 m).
Portarsi alle spalle del Rifugio, dove inizia il sentiero segnalato che porta all'attacco della Ferrata del Velo.
In leggera discesa prima e salita poi, raggiungere l'attacco della ferrata (q. 2320 m), che si percorre fino alla q. 2300 m circa, cioè fino a quando il sentiero attrezzato non comincia ad attraversa re verso il versante opposto della vallata.
A questo punto ci si trova in una specie di gola posta quasi alla base della parete nord della Cima della Madonna. Individuare una facile ed evidente cengia (tracce di passaggio) che si stacca verso destra e seguirla fino a quando le rocce non si fanno più verticali.
Con passaggi di arrampicata fino al II+ salire le roccette puntando all'evidente Spigolo del Velo.
L'attacco della via si trova in corrispondenza di una cengia con grande ometto (nessun chiodo all'attacco).
L1: dal terrazzino ignorare il canale che si addentra verso la parete Nord (vedi prima foto dettaglio), quindi salire le facili rocce soprastanti cercando di stare sulla destra fino a raggiungere la sosta su clessidre - II, III 45 m
L2: dalla sosta salire per placche leggermente verso destra. Rimontato un primo risalto, portarsi alla base di un diedrino (chiodo) al termine del quale si esce a sinistra. - III, III+, IV 25 m
L3: vincere lo strapiombino sotto la sosta per poi traversare verso destra in direzione di un intaglio. Superate le rocce verticali è possibile sostare su clessidre - IV 20 m
L4: dalla sosta spostarsi sulla sinistra e vincere alcuni metri un po' verticali. Oltrepassata una piccola spanciatura proseguire su rocce più facili e appoggiate fino alla sosta - IV+, III 55 m
L5: dalla sosta salire per pochi metri le facili rocce per poi svoltare decisamente a destra. Dopo un breve traverso riprendere a salire verso sinistra (attenzione all'attrito delle corde!). Seguendo la base della soprastante parete giallastra proseguire fino a raggiungere il filo dello Spigolo. Sosta su un vecchio chiodo - III+, II 35 m
L6: rimontare la parete verticale/leggermente strapiombante seguendo i numerosi chiodi e cordoni per poi traversare a sinistra. Breve tratto verticale poi di nuovo a destra in direzione dello spigolo. Sosta su 2 chiodi - V+, V 35 m
L7: seguire l'aereo spigolo fino a raggiungere un terrazzino. Ignorare i chiodi e i cordoni che salgono in vetta al primo pilastro, quindi scendere a sinistra per alcuni metri (7/8) fino a quando non è possibile aggirare il pilastro. Sosta nell'intaglio che separa il primo pilastro dal secondo - IV, III, II, I 45 m
L8: attaccare il secondo pilastro (molto verticale ed aereo) sfruttando una fessurina prima verso destra e poi verso sinistra. Raggiunto un cordone rosso traversare a destra fino alla sosta - IV, IV+ 35 m
L9: proseguire verticali lungo il pilastro puntando ad uno strapiombino giallo, sotto il quale si sosta - IV, IV+ 35 m
L10: vincere lo strapiombo a sinistra della sosta, poi per rocce via via più facili e appigliati scendere ancora una volta per pochi metri per raggiungere il secondo intaglio (senza andare in cima al secondo pilastro) - V, IV, III 40 m
L11: dall'intaglio salire verticali per qualche metro per poi traversare a sinistra per fessura in direzione dello spigolo. Per placca più semplice si raggiunge la sosta - V+, V, IV+ 40 m
L12: per rocce più appoggiate portarsi alla base di un camino al termine del quale si esce a destra - IV, III+
L13: proseguire sempre verticali piegando leggermente a sinistra fino ad un terrazzino di roccia gialla (chiodo). Superato anche quest'ultimo ostacolo si guadagna un ampio spiazzo con ometto di fine via - IV, III+ 45 m
L14: per facile cresta a volte un po' esposta si perviene, infine, alla vetta della Cima della Madonna - II-, I 60 m
Dalla vetta della Cima della Madonna (q. 2733 m), seguire i numerosi ometti che scendono verso destra (terreno un po´ franoso e sdrucciolevole) fino ad un intaglio.
Seguendo una freccia rossa verso sinistra, percorrere in discesa il delicato camino di IV grado (1 spit a metà) che conduce al primo anellone di calata.
Effettuare una lunga calata di 50m per poi seguire le frecce e i bolli rossi che, con facile disarrampicata, conducono ad un secondo anellone (a sinistra faccia a valle). Con una seconda calata di 30/40 metri si raggiunge la detritica forcella che separa il Sass Maor dalla Cima della Madonna.
A questo punto le frecce e gli ometti scendono nel canalone di destra (guardando verso il Sass Maor). Tra sfasciumi, tratti in disarrampicata (max II - attenzione alla roccia molto instabile) ed effettuando ancora 3 brevi doppie attrezzate si raggiunge la fine del canale. Da qui, per tracce prima e sentiero segnato poi, si torna al Rifugio del Velo (q. 2358 m).
Dal Rifugio come per la salita.
Portare friends fino al n° 2 B.D. e cordini.
Salita consigliatissima, lo Spigolo del Velo è considerato uno dei percorsi più ambiti delle Dolomiti. Inoltre è di gran lunga preferibile al Camino Winkler (via normale alla Cima della Madonna) per l'ottima qualità della roccia.
L´attacco della via: a sinistra il canalino che sale verso la Parete N da ignorare | Lungo uno dei tiri chiave di V+ | Prima lunga calata dopo il camino di IV |
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