|
|
|
Il Sigaro Dones e la sua croce |
Regione: Lombardia (Lecco) ![]() Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Grigne Provincia: Lecco Punto di partenza: Acquedotto ai Pian dei Resinelli (q. 1380 m) Versante di salita: W Dislivello di salita: 600 m - Totale: 1200 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 5,30 h Periodo consigliato: estate - inizio autunno |
|
||||||||||||||||||||||||||||
|
||||
Salendo in Grignetta dalla Cresta Cermenati o dal più impegnativo Canalone Porta è impossibile non individuare la sgargiante croce rossa del Sigaro Dones, un piccolo pilastro roccioso posto a guardia dei Magnaghi.
Il Sigaro Dones è sicuramente uno dei complessi rocciosi della Grigna Meridionale più frequentato e conosciuto tra gli scalatori.
L'unico modo per guadagnare la vetta del Sigaro è attraverso una via d'arrampicata, e la Via Rizieri qui proposta rappresenta una valida alternativa alla frequentatissima e un po' unta via normale.
Si tratta di un itinerario di stampo classico, molto verticale ma ben chiodato (soprattutto gli ultimi due tiri).
Dalla Milano-Lecco prendere l´uscita per la Valsassina e raggiungere il paese di Ballabio. Da qui seguire le indicazioni per i Piani Resinelli. Raggiunto il grande parcheggio, oltrepassarlo e, alla Chiesetta, svoltare a destra. Imboccata la Via Caimi proseguire sino al suo termine nei pressi di un acquedotto (possibilità di posteggio limitate).
Dal piccolo posteggio dell´acquedotto seguire il sentiero sulla sinistra che, ripido, conduce alla base del Canalone Caimi (q. 1450 m), ricongiungendosi con il sentiero proveniente dal Rifugio Porta.
Qui, o poco prima, svoltare decisamente a destra sino a ritrovarsi sulla Cresta Cermenati.
Proseguire fino alla q. 1750 m circa, nei pressi della quale un cartello segnaletico indica il bivio per il Canalone Porta. Con un traverso in alcuni tratti leggermente esposto e franoso (passi di I UIAA) si perviene al Canalone Porta.
Tra roccette e sfasciumi (II) risalire il Canale sino ad uno spiazzo che separa il Sigaro Dones dal primo dei Magnaghi: la Via Rizieri attacca in corrispondenza di una scaglia rocciosa staccata dal Sigaro.
L1: Rimontare la scaglia inizialmente sulla destra per poi spaccare sulla parete vera e propria del Sigaro con passo atletico (resinato). La parete diviene ora bella verticale ma sempre ben appigliata: salire obliquando leggermente verso sinistra puntando ad un evidente tettino, al di sotto del quale si trova la sosta - IV, IV+ 35m
L2: Dalla sosta aggirare a destra l´evidente strapiombo (cordone per A0). Seguendo una bella fessura obliquare verso sinistra fino a quando non ci si trova su terreno più facile e leggermente meno verticale - V, VI/A0, V 35 m
L3: Salire verticalmente sopra la sosta affrontando un muretto ben appigliato. Ignorare i chiodi che salgono a sinistra (Via Cassin), quindi traversare a destra (chiodo e resinati) cercando di stare piuttosto bassi coi piedi (più facile). Superato un ultimo tratto impegnativo continuare ad aggirare lo spigolo fino a quando non ci si ritrova su terreno più abbattuto. Per rocce facili proseguire sino alla rossa croce di vetta del Sigaro - V, IV+, III 40 m.
Dalla vetta del Sigaro (q. 1980 m), con facile disarrampicata, scendere per pochi metri verso i Magnaghi, dove è posta una sosta di calata. Con una calata di 50 m nel vuoto si arriva alla sommità del canale che divide il Sigaro Dones dai Magnaghi; successivamente, con una seconda calata di 40 m si torna alla base del Siagro.
Da qui come per la salita.
La via (soprattutto sul secondo e terzo tiro) è ampiamente attrezzata con resinati: friends non necessari (al massimo portare qualche friend piccolo).
Bellissima classica sempre abbastanza sostenuta!
La scaglia staccata di L1 | Aggirando il tetto alla partenza di L2 | L´emozionante calata di 50 m nel vuoto |
![]() ![]() |
||