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Monte Frisozzo |
Regione: Lombardia (Brescia)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Adamello Provincia: Brescia Punto di partenza: Case di Val Paghera (q. 1222 m) Versante di salita: S-W Dislivello di salita: 1700 m - Totale: 3400 m Tempo di salita: 4,30 h - Totale: 8,00 h Periodo consigliato: estate - autunno |
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Nella selvaggia valle di Dois parte alta della val Paghera di Ceto, che volge a Nord dopo le case di val Paghera (1210 m) fino a giungere al passo Dernal (2574 m) dove sorge l’ex rifugio Brescia, oggi Maria e Franco, il più alto rifugio della provincia di Brescia,si trova il Monte Frisozzo. Vetta remota adamellina poco conosciuta e frequentata. Vi si sale dalla Val Paghera o dal lago d'Arno; in circa 3 ore si raggiunge la base rocciosa al Rifugio Maria e Franco. Successivamente in un'ora circa attraverso un ghiaione, si raggiunge la cresta; scavalcando diversi blocchi granitici in 20 m. si giunge al culmine, dal quale si può godere un esteso panorama. Esso domina la Val d'Arno. Vi si gode uno spettacolo stupendo e vario. La gita prima parte escursionistica,in seguito alpinistica,comporta il superamento di circa 1700 m di dislivello e 8 ore tra andata e ritorno.
Il punto di partenza è Case di Val Paghera (1222 m) vi si giunge da Ceto,dopo aver percorso la stretta e tortuosa strada che sale per 9 km dal paese. Giunti presso la Colonia Campo Tres, si parcheggia l'auto e si segue la segnaletica nei pressi di una fontana verso sinistra nel rado bosco di abeti e larici.
Lungo il sentiero 37 sempre ben segnato,si incrocia anche il sentiero della Grande Guerra con le rispettive tabelle. Infatti vi è un bivio al sentiero 39 che appunto porta verso i resti e le trincee situate tra la Cima della Monoccola e Cima Listino (video youtube). Durante la nostra escursione finora tranquilla è un continuo attraversamento del torrente Dois che poi diventa il Torrente Palobbia. Giungo quindi in 40 min presso Malga Dois (1720 m) poco oltre la quale si stacca verso sinistra il Sentiero Giovanni Antonioli che rimonta l'erto pendio verso il Passo di Mezzamalga. Continuiamo cosi con percorso vario attraverso tratti erbosi,sconnesse pietraie e costeggiando,ora a destra ora a sinistra il torrente a ridosso di salti rocciosi. Arriviamo ad un rudere al suggestivo laghetto di Pile (2165 m). Un'ampia conca pietrosa di formazione glaciale a balcone sulla valle costellata da fitte macchie di candidi piumini di eriofori. In alto si profila l'ampia insellatura del Passo Dernal con l'inconfondibile sagoma del rifugio. La sua vista mi fa innestare nuovamente il turbo. Così salendo il sentiero descrivendo numerose giravolte e mantenendosi sempre sulla sinistra alta del torrente. Ultimi strappi ed in tre ore siamo al Rifugio Maria e Franco (2577 m). Sede della tappa Alta Via dell’Adamello Sent.1 .Saluti a Fiorella e Giacomo i rifugisti. Quest'ultimo ci da indicazioni su come arrivare ed affrontare le creste del Frisozzo.Ci riferisce che ha segnato per bene di blu il tracciato il quale stacca poco sopra il sentiero 16. In caso di nebbia fitta tornare indietro! Indi fino al bivio con il sent. 16 che va verso il Bivacco Macherio e, dopo un centinaio di metri, troviamo il segnavia blu per il Frisozzo. Si risale la traccia segnata di blu, tra pietraie ed erba isiga. Portandosi sotto la vetta del Frisozzo per poi piegare decisamente a destra verso Cima di Val Ghilarda dove arriviamo ad una bocchetta. Dalla bocchetta proseguiamo avanti una decina di metri per poi scendere decisamente verso la Valle del Frisozzo e lago d'Arno e seguendo la morena ci porta verso un canalino che sale verso sinistra. Passaggi di II grado al massimo su per il canalino. Ora siamo sulla cresta che porta al Frisozzo. Qualche ometto e segni blu qua e là sono presenti,ci fanno arrivare verso un anticima segnata da vari sassi disposti uno sopra l'altro. Qui si scende di poco in direzione del lago Arno per poi salire all'interno di due cavità rocciose verso la nostra cima di Frisozzo con passaggi anche di II+/III- grado. E finalmente ecco le due croci di vetta. Una in legno e l'altra piccola in ferro. Un mare di nuvole impedisce l'ottimo panorama che si potrebbe godere da qua ovvero verso Adamello, Carè Alto, Orobie e pianura. Riesco a vedere bene il Lago Arno e la valle omonima, il Re di Castello (video youtube), Cima Dernal e a sud il gruppo del Tredenus.
Come per la salita. Anche se si potrebbe giungere fino al bivacco Macherio e poi tramite Sentiero Antonioli arrivare al Passo Mezzamalga e da li scendere ad intuito nuovamente alla Malga di Dois. Tuttavia il rifugista lo sconsiglia in quanto in disuso da anni.
Un cordino sarebbe opportuno per i meno esperti.
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