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Regione: Veneto (Belluno)
Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Sorapìs Provincia: Belluno Punto di partenza: Rif. San Marco (1823 m) Versante di salita: N Dislivello di salita: 700 m - Totale: 1400 m Tempo di salita: 2,30 h - Totale: 4,30 h Periodo consigliato: Estate |
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Cima che forma il contrafforte occidentale della Forcella Grande. La Punta è doppia e presenta due vette di pari elevazione (2485 m.), separate da un profondo intaglio, di cui la Ovest presenta il più facile accesso.
Raggiunto il Rif. San Marco per uno dei vari sentieri di accesso si sale per il segnavia 226 a Forcella Grande (2255 m). Da qui in corrispondenza della partenza del segnavia 246 per il Biv. Slataper si imbocca un'evidente traccia non segnata che passa più in alto di tale sentiero sullo stesso versante, aggirando per ghiaie e roccette la parete occidentale di Punta Taiola fino ad una valletta erbosa dove la traccia si perde. Da qui si risale a vista per pochi minuti fino a raggiungere sul crinale la Forcella Pala di Dentro (2387 m, croce in legno).<p> Si può in alternativa raggiungere la forcella proveniendo dal Biv. Slataper individuando la suddetta valletta erbosa dal sentiero 246 e risalendo in assenza di traccia per balze di verdi e ghiaie.
Dalla forcella si risale il crinale in direzione SO in assenza di traccia, passando a sinistra del filo di cresta come consigliato da alcuni ometti oppure affrontandolo direttamente (passi di I poco esposti). Si raggiunge in breve l'anticima (2450 m c.) da cui la difficoltà del percorso aumenta. Si scende brevemente a sinistra della cresta per un canalino ghiaioso (ometti) per poi percorrere una stretta ed esposta cengia ascendente che risale alla cresta. Dopo aver percorso il filo per alcuni metri si imbocca una nuova cengia ghiaiosa sullo stesso versante, adesso più ampia e comoda, fino a raggiungere la spalla occidentale della cima. In pochi metri di salita su balze di rocce e ghiaie molto friabili si raggiunge la cima (ometto di rocce rosse).
Come per la salita.
Le difficoltà non superano l'escursionistico senza difficoltà tecniche degne di nota. Necessario però passo sicuro e assenza di vertigini per percorrere la stretta cengia. Vasto panorama su Sorapiss, Antelao, Pelmo e Dolomiti Ampezzane.
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