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La celebre Fiamma dello Spazzacaldera |
Regione: Estero (Estero)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Masino Provincia: Estero Punto di partenza: Stazione di arrivo della funivia dell´Albigna (q. 2096 m) Versante di salita: NE Dislivello di salita: 550 m - Totale: 1100 m Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 5,00 h Periodo consigliato: estate |
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Il Pizzo Spazzacaldera è un bel complesso roccioso posto proprio all'imbocco della splendida vallata dell'Albigna. La cresta NE rappresenta una divertente e mai eccessivamente impegnativa via di accesso a questa montagna, nota nel mondo degli scalatori soprattutto per la presenza della celebre "Fiamma". La via qui sotto descritta presenta una difficoltà massima di V+ della scala UIAA; nonostante ciò non è da sottovalutare, poichè si tratta di una scalata di stile alpinistico, in alcuni tratti abbastanza aerea ed esposta. Dalla vetta panorama spettacolare sulle cime dell'Albigna.
La cresta NE è ben spittata sui primi 2 tiri, poi le protezioni diventano sempre di meno, quindi utili friends (fino al n.2 BD). Soste in parte attrezzate e in parte da attrezzare su solidi spuntoni.
Da Chiavenna seguire la strada per il Passo del Maloja. Superare la dogana e, dopo l'abitato di Vicosoprano, presso la località Pranzaira, sulla destra della strada, parte la funivia per la diga dell'Albigna (al mese di luglio 2018: CHF 22 andata e ritorno; prima corsa h. 7,00; ultima corsa h. 16,45).
Dalla stazione di arrivo della funivia (q. 2096 m), dirigersi verso la diga che racchiude il bacino del Lago dell´Albigna. Un attimo prima di raggiungere la Casa dei Custodi del Lago, seguire una traccia di sentiero sulla destra che transita alla base della parete E del Pizzo Spazzcaldera. In corrispondenza di un evidente conoide d´erba e roccette, abbandonare la traccia per risalirlo. Continuare per un 50 metri circa tra facili roccette (II/II+) ed erba (corda fissa) fino a guadagnare la base della bella cresta NE, dove inizia la via (due spit con cordino e maglia rapida).
L1: dalla S0, salire a sinistra del salto roccioso, sfruttando una fessura obliqua. Per placca si raggiunge un piccolo strapiombo, che può essere superato direttamente (spit) oppure aggirato sulla sinistra. Tiro prevalentemente in placca ben spittato (IV, V, V+ 40m);
L2: dalla S1, attaccare direttamente lo spigolo della cresta NE, stando inizialmente a sinistra (placca con bellissime lame) per poi spostarsi direttamente sull´espostissimo ed entusiasmante spigolo. Chiodatura ottima (IV+ 45m);
L3: dalla S2, in conserva, seguire verso sinistra la caratteristica spaccatura, sino a quando non si impenna. A questo punto uscire a destra per stretto intaglio e continuare per cengia sino a raggiungere la successiva parte della Cresta NE (parete con profonde spaccature ed evidente fessura in Dulfer). Sosta da attrezzare su spuntoni (II 50m);
L4: dalla S3, salire direttamente la fessura in Dulfer, oppure (più semplice), attaccare la parete leggermente più sinistra (faccia a monte) per placche con profonde fessure per poi traversare a destra (chiodo). Proseguire per fessure fino a raggiungere la base di un facile canalino di rocce rotte (spit), al di fuori del quale si sosta (V, IV+ 30m);
L5: dalla S4, seguire la cengia sulla destra per poi salire per placche fessurate a sinistra verso lo spigolo (spit). Proseguire fino a quando la cresta non si impenna. Sosta da attrezzare su spuntoni (III+ 50m);
L6: altro entusiasmante tiro sul filo della cresta NE. Dalla S5, per lame staccate, salire verso il filo della cresta (chiodo), che si percorre interamente (molto esposto) fino a quando non si è costretti a scendere leggermente aggirando uno spuntone e raggiungendo uno spiazzo dove si sosta su spuntoni (IV 55m);
L7: dalla S6, salire senza un percorso obbligato le facili roccette della parte finale della cresta NE (no spit/chiodi). Un ultima facile placchetta conduce in cima. Sosta con anello di calata (III+ 50m).
Dalla vetta, effettuare una breve doppia di 10m. Raggiunto lo spiazzo sottostante seguire l'ampia cengia rocciosa che transita alla base del Dente. Con facile disarrampicata spostarsi sul versante opposto (a picco sul Lago), quindi seguire sempre l´evidente traccia e gli ometti sino a raggiungere un´evidente forcella, dove un grosso ometto indica l´inizio della ripida discesa dal Pizzo Spazzacaldera. Tracce di sentiero si alternano a salti rocciosi (il più lungo può essere superato con una doppia oppure con facile disarrampicata di II+), fino a che il sentiero non spiana completamente in prossimità del Lago dell'Albigna (q. 2163 m).
Da qui, seguendo la strada, si torna nuovamente alla partenza della funivia (q. 2096 m).
Prima di iniziare la discesa verso il Lago dell'Albigna, consigliatissima è una veloce visita al celebre monolite della Fiamma. Prima di raggiungere la bocchetta con ometto che segna l'inizio della discesa, salire a destra per tracce di sentiero e roccette (II) che conducono alla base della Fiamma.
Per guadagnare la vetta di questo bellissimo satellite occorre affrontare un breve ma espostissimo tiro in placca e su spigolo con piccole fessure di 6a. Spettacolare la parte sulla lama finale.
Dalla vetta della Fiamma, effettuare una doppia sul versante opposto a quello di salita.
La via normale alla Fiamma (6a) è spittata abbastanza lunga ed è impossibile proteggersi.
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