|
|
|
La nostra meta |
Regione: Lombardia (Bergamo)
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Concarena Provincia: Bergamo Punto di partenza: Schilpario, Via Paghere (q.1130) Versante di salita: N Dislivello di salita: 900 m - Totale: 1800 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 5,00 h Periodo consigliato: Tutto l´anno |
|
||||||||||||||||||||||||||||
|
||||
La Cima Ezendola è una cima di modesta elevazione collocata tra il monte Sossino ed il Cimon della Bagozza.
Dalla provinciale che conduce a Schilpario seguire le indicazioni per la strada per il passo del Vivione. Subito dopo il centro sportivo ed il campetto da calcio vediamo il cartello che ci indica "località Paghere". Qui svoltiamo quindi a destra e percorriamo ancora un brevissimo tratto che ci porta al vecchio hotel Paghere, ora non più in uso. Qui abbiamo disponibilità di un comodo parcheggio per posteggiare l´auto. Già nel parcheggiare vediamo subito sulla nostra sx il cartello segnavia del sentiero 421 che ci indica la direzione e la tempistica per il Passo Ezendola (il cartello indica 2.30h di cammino, di fatto sono plausibili 2h).
Imbocchiamo quindi il sentiero 421, denominato "il tremendo" in quanto, sin dall´attacco nel bosco e sino alla Baita Ezendola sale piuttosto ripido. Seguiamo un primo pezzo nel prato per poi piegare verso sx lungo una stradina di servizio ai boschi, che va percorsa sino a quando, sulla nostra dx, troviamo un ulteriore cartello che ci indica il proseguo della nostra direzione di marcia. Qui comincia la nostra parte del percorso all´interno di un fitto bosco, ed è la parte più ripida del sentiero. Data la ripidità guadagnamo però quota abbastanza velocemente sino a quando il bosco termina e ci troviamo ad una vecchia baita dismessa, la Baita Ezendola (mt. 1605). Da qui in poi si prosegue in campo aperto, con momenti in cui si riesce a riprendere un pò il fiato. In prossimità della baita incrociamo anche il sentiero 419 ma noi continuiamo dritti sempre sul 421, ottimamente segnato. Proseguendo noteremo un cambiamento del paesaggio: dal bosco e dai verdi prati, alle rocce e ai ghiaioni che scendono dalla Cima Ezendola e dal Monte Sossino. Continuiamo sono a giungere al passo Ezendola (mt. 1974), dopo circa due ore di cammino. Dal passo la nostra meta rimane sulla sx, direzione che quindi imbocchiamo sempre seguendo i bolli e perdendo leggermente quota in quanto si va ad aggirare la cima per prendere l´attacco del suo versante erboso, esposto a sud. Alla base dell´attacco i bolli terminano e da li si sale, di fatto, senza traccia obbligata lungo questo ripido pendio, sino alla grossa croce di vetta.
Come per la salita.
Il sentiero è ottimamente segnato, sia da cartelli CAI, sia da bolli recentemente ridipinti. Solo l´ultimo tratto della dorsale erbosa della nostra meta non è segnato ma ciò non rappresenta alcuna criticità in quanto è molto intuitivo e si intravvede la croce che ci fa da indicatore di direzione. Sconsiglio la salita in caso di pioggia, anche nei giorni precedenti a quello dell´escursione, in quanto il tratto nel bosco, essendo molto fitto, rimane parecchio umido e fangoso, pertanto, in discesa, aumenterebbe notevolmente il rischio di scivolare.
Ultime 20 scalate...
Elenco delle scalate... |
||
Link sponsorizzati, in qualità di Affiliato Amazon vienormali.it riceve un guadagno dagli acquisti idonei. |
|
EDELRID Shield II |
Deuter Guide 30 |