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Il Pizzo Mellasc, dal Pizzo della Càssera |
Regione: Lombardia (Lecco) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Prealpi Lombarde - Gruppo Alpi Orobie Provincia: Lecco Punto di partenza: Premana (q. 978 m) Versante di salita: WNW Dislivello di salita: 1615 m - Totale: 3230 m Tempo di salita: 4,30 h - Totale: 8,30 h Periodo consigliato: da metà maggio a metà ottobre |
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Elegante piramide di rocce ed erba sulla catena principale delle Orobie, tra le province di Lecco e Sondrio. La via normale d’ascesa più semplice si svolge lungo il versante orientale, dalla Val Gerola. Mentre l’accesso dall’Alta Val Varrone e per la cresta WNW, proposto qui di seguito, è più lungo, comporta un dislivello maggiore ed è un po’ più impegnativo, ma è sicuramente di grande soddisfazione. La salita da questo versante richiede necessariamente la scavalcata del Pizzo della Càssera, tuttavia l’intera salita non comporta particolari difficoltà se il terreno è in buone condizioni. L’ultimo tratto di cresta del Mellasc è solamente un po’ più ripido e talvolta un poco esposto sui ripidi pendii meridionali. Notevole il panorama che si può ammirare dalla cima, sulle vette della catena principale delle Orobie di questo settore e oltre.
Percorrendo la superstrada Lecco-Colico, o viceversa, si esce allo svincolo di Bellàno e si prende la strada per la Valsassina. Giunti nelle vicinanze di Taceno, si svolta a sinistra, si oltrepassa questo paese, poi Crandola, Margno, Casargo e si scende in Val Varrone. Infine, si raggiunge in salita l’abitato di Premana. Si attraversa interamente questo paese, da W ad E, come riportato qui di seguito: raggiunta la chiesa principale che si trova nel mezzo del paese, si prosegue a sinistra. La strada diventa stretta, sempre in salita e compie un paio di tornanti, poi prosegue ancora verso E. Si ignora una stradina che si stacca in salita sulla sinistra e si continua diritti, fino al termine del paese. Qui la strada compie un tornante destrorso, in discesa. Proprio su questa curva si tralascia una sterrata che si stacca sulla sinistra e che riporta un cartello per Val Fraina, Alpe Rasga, Alpe Caprecolo, Alpe Fraina, Monte Rotondo e Pizzo Melaccio (Mellasc) ore 5,30. Si asseconda perciò questo tornante e 50 metri sotto, vi è ancora un altro cartello sulla sinistra e una stradina in discesa con il fondo cementato, non percorribile dalle auto. Le indicazioni di questo cartello sono quelle che ci interessano e tra l’altro riportano: Alta Val Varrone itinerari escursionistici e sci-alpinistici, Alpe Forni-Casarsa ore 1,00 e Rifugio Casera Vecchia di Varrone ore 2,15. Si parcheggia ai lati della strada.
Si imbocca quindi questa stradina in discesa che dopo 50 metri si trasforma in una bella mulattiera e si addentra nel bosco. Si prosegue in discesa per circa 15 minuti e si raggiungono le case dell’Alpe Gebbio (q. 850 m), dove vi giunge anche la stradina sterrata che sale dalla zona industriale di Premana (Giabbio). Da qui al Rifugio Casera Vecchia di Varrone, si segue fedelmente questa sterrata, che passa dall’Alpe Forno (q. 1171 m) e poi prosegue in direzione SE, fino a raggiungere, dopo un percorso di circa ore 2,15/2,30 il rifugio sopra citato. Esso si trova in una piana valliva, circa 50 metri a sinistra della pista sterrata (vedi 1a immagine di dettaglio). Qui abbandoniamo la stradina e raggiungiamo il rifugio, in aperto pascolo.
Di fianco ad esso c’è un cartello che indica il sentiero (segnalato con bandierine di colore rosso e bianco) per Bocchetta di Lareggio ore 1,30. Seguiamo quindi la traccia segnalata che sale a sinistra, dietro il rifugio. Si prende quota traversando sempre verso sinistra, fino a quando il sentiero diventa quasi pianeggiante e prosegue sempre in questa direzione (NW). Si giunge così ad una specie di sella dov’è ubicata la Casera Larec Nuova (q. 1840 m), sempre in aperto pascolo, il Pizzo Larèc è ben visibile in alto, sulla sinistra. Il sentiero va ora ad attraversare il piccolo torrente che scende dal versante S del Pizzo della Càssera e sale con alcune svolte alla soprastante Casera Larec Vecchia (q. 1915 m).
I segnali traversano a destra di questo alpeggio e si approssimano di nuovo al torrente sopra citato, senza però attraversarlo. Qui la traccia si perde un po’ nella vegetazione, ma ci sono i segnali sui sassi che ci indicano di svoltare e di compiere un traverso ascendente a sinistra, lungo i prati. Si arriva quindi ad un bivio con un altro sentiero che sale dal fondovalle, la traccia svolta ora a destra e in breve si raggiunge la Bocchetta di Larec o Bocchetta di Lareggio (q. 2066 m). Ci si trova ora alla base della cresta WSW del Pizzo della Càssera, che si risale sulle tracce di un sentierino, un poco a destra del filo di cresta, senza difficoltà, fino a raggiungere questa vetta (q. 2322 m).
Rimane ora da affrontare l’ultima salita, quella del Pizzo Mellasc, lungo la cresta di collegamento (cresta WNW). Dal Pizzo della Càssera ci si abbassa quindi brevemente ad una sella che divide le due montagne. Qui la cresta è abbastanza larga e non presenta alcuna difficoltà, poi, altrettanto facilmente si risale un largo pendio erboso, giungendo ad un primo rilievo della cresta. Essa ora diventa un po’ più ripida, ma sempre facile in condizioni normali. Si appoggia sempre un poco a destra del filo e talvolta lungo lo stesso. In alcuni punti il percorso diventa un po’ esposto sui ripidi pendii prativi del versante meridionale, comunque nulla di preoccupante per un buon escursionista. Verso l’alto si supera un breve passaggio roccioso (I°) e poi si prosegue facilmente fino in cima. Gli ultimi 40 metri sono quasi pianeggianti.
Come per la salita.
Nota 1: la carta della Globalmap, tra l’altro, riporta molto bene il sentiero che dal Rifugio Casera Vecchia di Varrone sale alla Bocchetta di Larec o Bocchetta di Lareggio, passando dalla Casera Larec Nuova e Vecchia.
Nota 2: le immagini delle relazioni Pizzo Larec (o Pizzo Lareggio) e Pizzo della Cassera (o Cima Cassera), possono fornire utili indicazioni.
Nota 3: dalla Bocchetta di Larec (o Bocchetta di Lareggio) si può concatenare anche il Pizzo Larec (o Pizzo Lareggio), per la sua cresta SE. Tempo di percorrenza dalla bocchetta alla vetta, 10 minuti, difficoltà E+/EE-
Lungo la cresta WNW del Pizzo Mellasc | Panorama di vetta, verso SE | In discesa sulla cresta WNW, poco sotto la vetta |
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