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La Nord del Putia dal Passo delle Erbe |
Regione: Trentino Alto Adige (Bolzano)
Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Putia Provincia: Bolzano Punto di partenza: Passo delle Erbe (q. 2000 m) - Val di Funes Versante di salita: S Dislivello di salita: 900 m - Totale: 1800 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 6,00 h Periodo consigliato: giugno - ottobre |
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Imponente e maestoso con una mole svettante ma dalla cima tozza, questa cima è la Signora delle Putie, ovvero, nel dialetto valligiano, dei grandi prati che ne circondano i versanti. Sull'impressionante parete Nord si sono scritte e si scrivono pagine importanti dell'alpinismo, con vie di difficoltà sempre più severa… La vera e propria via normale invece si snoda sul più erboso versante Sud e sulle divertenti roccette che si affrontano prima della vetta (II).
Il Passo delle Erbe si raggiunge dall'uscita di Chiusa dell'autostrada del Brennero, risalendo la Val di Funes fino al paese di San Pietro e da lì seguendo i cartelli stradali. La strada sale sopra al paese e prosegue lungamente, stretta e tortuosa ma ben asfaltata, fino al passo. Partendo dal passo delle Erbe, su cui incombe la fantastica parete Nord, con 20' su comoda carrareccia si raggiungono degli alpeggi del Ciampac (q. 2050 m). Si prosegue verso destra, seguendo l'angusto ma ben segnato sentiero 8a che taglia le pendici del Putia con percorso pressochè pianeggiante per circa 30' fino alla congiunzione con l'Alta via n. 2 delle Dolomiti che si incrocia alla base del canalone NW sotto un roccione (cartelli). Si prosegue entrando nella valletta-canalone che scende dalla Forc. Putia e si risale la valletta restando sul lato destro orografico del letto del piccolo torrente Ru dla Forcela che sgorga in prossimità della Forcella de Putia, posta a 2357 m alla base dell'erboso versante Sud del Putia. Risalendo con varie svolte il pendio di ghiaie finale si raggiunge la Forc. Putia dalla quale lo sguardo già vola verso i gruppi di Fanes, Puez e sui sottostanti prati dal colore verde intenso, in cui si incontra anche il sentiero proveniente dal Rif. Genova da destra (1,35 h).
Si può abbreviare il percorso di accesso, sebbene aumentanto il dislivello in salita di 200 m, partendo dallo spiazzo appena dopo il ponte sulla curva a q. 1800 m (ben prima di arrivare al passo, evidente sulla carta topografica). Dal parcheggio seguire le indicazioni dei cartelli per il sent. n. 4: attraversare il torrente e seguire il sentierino che costeggia il torrente sulla sinistra orografica per rado bosco. Attraversare il prato recintato entrando ed uscendo per due cancelletti di legno e seguire l'evidente sentiero che risale ad un altro attraversamento del torrente più in alto (ometti su un masso). Il sentiero prosegue per rado bosco in traversata obliqua verso sinistra e supera altri due torrenti. Raggiunto il bivio con cartelli sotto un roccione ci si raccorda al sentiero proveniente dal passo delle Erbe e si prosegue verso destra come sopra descritto (1h dal tornante alla forcella).
Dalla forcella seguire il sentiero a sinistra che traversa per pendio erboso sul versante S, scolpito tra bellissimi prati e rocce affioranti, che salendo diventano sempre più predominanti nel paesaggio. Il sentiero risale tutto il vallone con varie svolte. Ad un bivio si può ugualmente seguire il sentiero a sinistra o destra, a destra è più breve e più interessante, risalendo un breve solco roccioso di 15 m fino ad un forcellino e da qui a sinistra per terreno roccioso si ricollega al sentiero proveniente da sinistra. Dopo altre svolte si raggiunge una sella con un promontorio roccioso sulla destra, si risale a sinistra e si raggiunge la spalla del Peitlerkofel (nome tedesco della cima, 1 h), sella solto il salto roccioso della cima presso cui inizia il tratto attrezzato con funi. Si sale una cengia inclinata sotto cresta e quindi alcune balze rocciose. La fune risale senza difficoltà, a parte un piccolo gradone verticale con spaccatura (II), tutto il crestone e termina presso il pendio sommitale. Seguendo gli ometti di sassi si risale il pendio e in breve si raggiunge la grande croce di vetta (15'). Dalla cima, che domina l'intera Val Badia, lo sguardo spazia sulle più importanti cime e gruppi dolomitici come il Puez-Odle, Marmolada, Lagazuoi-Fanes... oltre che verso le scure vette della Valle Aurina, Alti Tauri e dell'Austria.
Come per la salita. Tornati sul pendio di ghiaie sotto la sella dove inizia il tratto attrezzato, è conveniente con un minimo sforzo aggiuntivo salire la cima W, la cui croce è ben visibile sulla sinistra salendo alla cima principale. Lungo le svolte sotto la spalla si trova un evidente bivio verso destra (scendendo) che attraversa per pendio roccioso e poi risale un breve pendio di ghiaie fino alla croce di vetta (10').
Facile salita in ambiente abbastanza isolato, sebbene piuttosto frequentata. Aggiornamento della relazione da parte di Roberto Ciri (30/07/2010).
Percorso per la vetta sul versante Sud |
Relazione e foto della via ferrata Sass de Putia su VieFerrate.it (in collab. con VN) Ultime 20 scalate... Elenco delle scalate... |
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