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La via dello Spigolone |
Regione: Veneto (Padova)
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Venete - Gruppo Monti Lessini Provincia: Padova Punto di partenza: Teolo Versante di salita: E Dislivello di salita: 100 m - Totale: 200 m Tempo di salita: 2,30 h - Totale: 3,00 h Periodo consigliato: tutto l´anno ma molto fango in inverno |
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Il Rocca Pendice è la più famosa palestra dei Colli Euganei nel padovano ed una delle più importanti del Veneto insieme a Lumignano e Schievenin. A differenza delle ultime due però il Monte Rocca Pendice offre anche alcuni itinerari classici a più tiri, attrezzati a fittoni resinati più o meno distanziati che hanno rappresentato una plaestra per generazioni e generazioni di alpinisti: la prima via di Rocca Pendice è stata infatti aperta nel 1909 dai coniugi Carugati, Antonio Berti (il cantore delle crode) e Mariano Rossi, lungo un itinerario oggi quasi dimenticato. Lo Spigolone è stato aperto nel 1940 da Antonio Bettella e A. Bianchini ed è una bellissima ed entusiasmante salita.
Il punto di partenza è il paese di Teolo che è raggiungibile dalla A13 uscendo a Terme Euganee e poi proseguendo e superando Torreglia e Castelnuovo che dalla A31 uscendo ad Agugliaro e svoltando a sinistra all´incrocio di Vo. Dal centro del paese salire al cimitero dove si può parcheggiare (o nelle vicinanze). Dal parcheggio imboccare la strada sterrata sovente melmosa che si addentra nel bosco fino ad un bivio. Imboccare il sentiero che scende e raggiungere un masso con fix (la Palestrina) e seguire la traccia che passa sotto alle cupe pareti col paranco per i test di caduta (Dinamiche). Dopo qualche minuto si raggiunge una parete caratterizzata da un poderoso arco strapiombante (la Diavolo); attaccare la placca fessurata alla sinistra della parete.
Per tiri di corda:
L1 - Salire la placca sfruttando la fessura e poi piegare in una svasatura a destra piuttosto liscia (V+) per guadagnare un terrazzo (possibile sosta). Proseguire a destra per la rampa, salire un muretto liscio (V-) e guadagnare un terrazzo alla base di un grande e verticale diedro (30 m; V e V+).
L2 - Salire lungo il fondo del diedro con arrampicata atletica fino ad un piccolo tetto che si supera sulla sinistra per guadagnare un terrazzino in esposizione impressionante (25 m; V sostenuto).
L3 - Salire per la fessura svasata a sinistra con alcuni passaggi molto atletici (V+) e sbucare su un terrazzino dove si presentano due possibilità: la prima è di scalare la fessura strapiombante subito sopra (V+), la seconda è di aggirarla a sinistra per un diedro nascosto, più facile ma sprotetto e con attrito delle corde. Proseguire per grandi blocchi e raggiungere la sosta in cima al pilastro (30 m; V sostenuto).
L4 - Proseguire per rocce più appoggiate fino ad una terrazza con alberelli dove si sosta (20 m; III e IV).
L5 - Uscire per una traccia a sinistra nel bosco e raggiungere l´intaglio che la Punta Nord forma col Rocca Pendice, dove sbuca anche il sentiero di discesa dal castello.
Dall´intaglio scendere per il sentiero che passa sotto alle "Numerate" e raggiungere la stradina dell´avvicinamento al primo bivio (20 min.)
La via è ben attrezzata a resinati ma talvolta distanziati: portare cordini e i friend camalot verde, rosso e giallo per integrare. La cima della Punta Nord è raggiungibile per un breve percorso su grandi blocchi (I e II) dall´intaglio di uscita.
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