|
|
|
Le vie descritte |
Regione: Veneto (Vicenza) ![]() Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Venete - Gruppo Piccole Dolomiti Provincia: Vicenza Punto di partenza: Alpe di Campogrosso Versante di salita: N Dislivello di salita: 350 m - Totale: 500 m Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 5,00 h Periodo consigliato: primavera - autunno |
|
||||||||||||||||||||||||||
|
||||
Bella cavalcata alpinistica di due recenti itinerari in un angolo poco frequentato delle Piccole Dolomiti.
Via dei sassi: Arrampicata mai difficile , ben protetta con molti chiodi e protezioni, su roccia buona per i primi 5 tiri. Dopo di questi si può calarsi in doppia(via di fuga) o proseguire per un´aerea ed esposta cresta con roccia delicata ma molto caratteristica, su difficoltà di II/III grado continuando così la cavalcata. Al termine della cresta in 5 minuti si raggiunge l´attacco dell´altra via.
Via d´altri tempi: Arrampicata anche qui tutto sommato facile ma di grande soddisfazione, vecchio stile in fessure e diedri. Si esce in un posto idilliaco, un prato contornato da guglie, rododendri in fiore e camosci.
Una bella concatenazione di due vie che regalano un´arrampicata né difficile né banale, ma divertente e soprattutto lontano dall´ottica sportiva.
Dall´Alpe di Campogrosso seguire il sentiero 195 CAI che risale il Giaron Della Scala, oltrepassata la ben nota Guglia GEI si risale il sentiero per una decina di minuti fino ad una timida traccia (ometto) che spostandosi verso destra per un centinaio di metri porta direttamente alla base dell´evidente spigolo del Crestone dei Sassi. In prossimità della prima fessura è ben visibile l´attacco (ometto e cordone, 0,40 h).
VIA DEI SASSI:
L1 - salire con facile arrampicata per pochi metri lungo l´evidente fessura obliquando a destra in prossimità del suo termine(2 chiodi, 2 cordoni), quindi portarsi alla base della parete più verticale, risalirla (2 chiodi, 2 cordoni) e con un traverso verso destra si raggiunge la comoda sosta nei pressi di un bel camino (sosta su 3 chiodi, 30 m, III e IV).
L2 - percorrere il camino in verticale con elegante arrampicata uscendo sulla destra in una terrazza (2 chiodi), vincere quindi il corto strapiombo (passaggio chiave, azzerabile) continuare con facile arrampicata fino a raggiungere una placca più solida(3 chiodi), risalirla passando a lato di una sosta a fix (Via Luisa) ed arrivare dopo pochi metri in un piccolo diedro appoggiato dove si sosta comodamente (2 chiodi, sosta su chiodo e clessidra, 40 m, III e IV, passo di IV+ azzerabile).
L3 - risalire il facile diedro sbucando quindi in un breve tratto di collegamento che porta ad una sosta su grosso mugo (1cordino, III- ,I).
L4 - salire per pochi metri puntando all´evidente e caratteristica fessura (1 cordone), risalirla internamente su roccia molto compatta (2 chiodi, 2 cunei di legno) e uscire quindi traversando leggermente a sinistra tramite una bellissima lama di roccia, dalla quale si giunge direttamente alla sosta. Sosta su fix in comune con la via Luisa (30 m, IV-).
L5 - salire l´elegante spigolo per tutto il suo sviluppo portandosi sotto lo strapiombo finale (4 chiodi, 1 cordone), obliquare quindi per pochi metri verso destra (1 chiodo) e rimontarlo con inaspettata e facile arrampicata (1 chiodo), raggiungendo così la sosta al principio della cresta (35 m, IV-, libro di via, sosta su fix, eventuale via di fuga con calata di 60 m direttamente nel Vaio Delle Frane).
L6 - proseguire per la cresta con sicuro passo alpinistico, giunti ad un evidente spuntone abbassarsi leggermente in una comoda terrazza erbosa. Da questa si disarrampica per 2 metri (spuntone per cordino lungo) arrivando direttamente in sosta (3 spuntoni, sosta su 2 chiodi, 25 m, dal I al III).
L7 - procedere salendo per rocce rotte con facile arrampicata (1 chiodo) raggiungendo il tratto più caratteristico della via: una stretta e delicata cresta aerea. Percorrerla per una decina di metri fino al suo termine dove tramite un cordone si scende nella forcellina sulla quale si sosta comodamente su grosso mugo (1 spuntone, 1 cordone, 30 m, I/II, passo in discesa di III+ con possibilità di azzerare un cordone).
L8 - dopo un breve tratto di cengia (I) si risale prima un masso e poi una placca compatta dalla quale si sbuca sulla cresta finale. La si risale di pochi metri fino alla sosta su un grosso mugo con cordone (2 chiodi, 30m, dal I al III+).
COLLEGAMENTO: scendere di poche decine di metri per il prato sottostante, oltrepassare il Vaio Delle Frane e tramite l´evidente cengia sotto la parete del Sasso Delle Frane portarsi alla base della via (cordino viola su clessidra e nome alla base, 3-5 min.).
VIA D´ALTRI TEMPI:
L1 - salire la bella e compatta fessura con elegante arrampicata in contrapposizione, proteggendosi talvolta con qualche friend fino al suo termine, dal quale con un leggero traverso in cengia si giunge alla prima comoda sosta su 2 chiodi (1 chiodo, possibilità di integrare con protezioni veloci, 30 m, III con un passo di IV).
L2 - continuare in leggero traverso verso sx (qualche metro di rocce rotte) fino alla bellissima fessura che porta direttamente ad un bel terrazzo dove comodamente si sosta su un grosso mugo (2 chiodi, 1 cordone su clessidra, 25 m, III con un passo di IV, libro di via).
L3 - alzarsi per il breve e logico diedro per rimontare subito sulla destra in un terrazzino che porta alla fessura-diedro finale e quindi in vetta (2 cordoni su clessidra, 20 m, III con un passo di IV).
Abbassarsi per il bel e comodo prato fino ad incrociare il sentiero che scende dal Pra Degli Angeli che in breve si ricongiunge al sentiero CAI 157 E5 e riporta a Campogrosso (0,40 h).
Per gli appassionati dell´alpinismo classico merita sicuramente una ripetizione: sia per l’elegante arrampicata che per l’ambiente suggestivo del Fumante (ormai poco frequentato ma che necessiterebbe di essere riconsiderato, soprattutto per la sua valenza storica!).
Aperta dalla cordata Canova-Canova-Stefani
DIFFICOLTA´: III/IV con un passo di IV+
SVILUPPO TOTALE: 350 m circa
MATERIALE: n.d.a. + friend medio-grandi per integrare e cordini lunghi per spuntoni sulla cresta
ROCCIA: Buona a tratti molto buona tranne i facili tiri sulla cresta aerea con roccia delicata tipica delle Piccole Dolomiti
![]() ![]() |
||