|
|
|
Il punto di partenza dell'escursione, con il Teide a dominare la scena |
Regione: Estero (Estero)
Alpi e Gruppo: Estere - Montagne Estere Provincia: Estero Punto di partenza: Roque Conchado (q. 2000 m ca.) Versante di salita: SE Dislivello di salita: 1100 m - Totale: 2200 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 5,00 h Periodo consigliato: tutto l'anno |
|
||||||||||||||||||||||||||
|
||||
L'isola di Tenerife (Canarie) è perlopiù nota per le sue spiagge, i suoi resort, alberghi e villaggi. Ma l'entroterra e, nella fattispecie, il centro dell'isola, è dominato da uno spettacolare vulcano, il Teide, che raggiunge i 3718 m di quota. Purtroppo per salire sulla sua vetta è necessario richiedere (gratuitamente) un permesso speciale di accesso e la lista di attesa è di alcuni mesi. Inoltre proprio sotto la vetta giunge anche una teleferica, che rende molto meno interessante e suggestiva la lunga marcia per guadagnarne la vetta. Si è scelto così di salire due alture secondarie, vicine al Teide, da cui si può godere di un bellissimo panorama; due vette "divertenti" e in grado di soddisfare la curiosità di quanti desiderano avvicinarsi ad una "montagna vulcanica".
Si deve raggiungere il paese di Villaflor, seguendo le numerose indicazioni per il Teide. Da qui una strada molto suggestiva conduce al plateau lavico che costituisce il basamento meridionale della montagna. Si prende dunque a destra e si lascia l´auto nei pressi di Roque Conchado, ben visibile da lontano per la presenza di interessanti e originali torrioni rocciosi. Vi sono numerosi spazi per la sosta delle auto ed è presente un centro visita ed un punto di ristoro.
Si passa nei pressi della Catedral (q. 2144 m), del Roque Conchado (q. 2100 m), del Felix Mendez, tutti stupendi torrioni lavici, dalle forme bizzarre, seguendo le indicazioni ben chiare e il sentiero marcato. Si sale dapprima con pendenza moderata, quindi con più impegno su terreno lavico, sempre guidati dai segni del sentiero. Vengono superate molte vallette, tutte di origine lavica, per raggiungere una zona cosparsa di bolidi, enormi massi sferici, proiettati (veri è propri proiettili) durante la fase esplosiva dell'eruzione vulcanica. Il percorso diviene un poco faticoso, perché il terreno lavico è impervio, ma interessantissimo, per l'alternanza di lava a pillow e tratti di ossidiana. Si raggiunge quindi un terreno sabbioso che richiede molta pazienza di muscoli e di mente (un passo in su, due in giù..). Ora la proposta è quella di piegare a sinistra, su traccia ben marcata, e raggiungere il plateau sommitale che ospita il Pico Sur (q. 3105 m). Quindi, per cresta, piegare verso nord-est e costeggiare un antico cratere vulcanico, sino a risalire sulla sinistra al Pico Viejo (q. 3134 m), attraversando anche un tratto decisamente esposto. Da qui lo sguardo sulla piana lavica e ovviamente sul Teide, con i suoi colori e le variegate conformazioni rocciose, è a dir poco stupefacente!
Come per la salita.
Conviene gustarsi la salita con molta calma, ricordandosi che, anche se condotta in mesi autunnali, il sole a picco e l'aria solitamente molto asciutta, richiedono una abbondante idratazione ed una adeguata copertura dai raggi UV. In vetta inoltre possono essere raggiunge tranquillamente temperature prossime o addirittura al di sotto dello zero. Il vento è sempre presente.
I primi passi dell'escursione | L'inconfondibile vulcano Teide | A sinistra l'antica bocca vulcanica e, sempre a sinistra, il Pico Viejo |
Ultime 20 scalate...
Elenco delle scalate... |
||
Link sponsorizzati, in qualità di Affiliato Amazon vienormali.it riceve un guadagno dagli acquisti idonei. |
|
CT Alpine-up |
SALEWA Ergo Tex |