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Il versante N del Pizzo di Sassiglione |
Regione: Lombardia (Sondrio)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Cima di Piazzi Provincia: Sondrio Punto di partenza: Malghera (q. 1937 m) Versante di salita: N Dislivello di salita: 920 m - Totale: 1840 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 5,30 h Periodo consigliato: da luglio a settembre |
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Piramide detritico-erbosa dalle forme abbastanza slanciate, sulla cresta di confine tra la Valle Grosina Occidentale e la Val Poschiavo. Si trova all’unione di quattro creste, quella NE divide il vallone di Malghera a N dalla Valle di Pedruna a S. Il toponimo deriva dal sottostante versante NW grigionese, sulla CNS è infatti nominato Piz di Sassiglion. La posizione isolata che occupa e la considerevole altezza lo rendono un punto panoramico eccezionale, probabilmente migliore del vicino e più rinomato Sassalbo. La via normale del versante N, proposta qui di seguito, è abbastanza facile, ma richiede prudenza, sia per la ripidezza, seppure relativa, sia per la presenza di sassi instabili ed è assolutamente sconsigliata in presenza di ghiaccio o brina.
A Grosio, seguendo le indicazioni, si prende la strada per la Val Grosina e si sale fino a Fusino, dove c’è un bivio segnalato e la cassa automatica per il pagamento del ticket (€ 5,00 portare le monete contate). Qui si prende a sinistra e si sale lungo la stradina, quasi interamente asfaltata, che conduce a Malghera. Si parcheggia nello spiazzo che precede di una cinquantina di metri la bella chiesa (Santuario della Madonna del Muschio) dove c’è anche una bacheca e diversi cartelli indicatori.
Seguendo le indicazioni dei cartelli si imbocca subito una pista sterrata, in direzione SW. Lungo il percorso non appaiono altri segnali o cartelli, ma la pista è sempre ben marcata ed evidente, impossibile perderla. Dopo un primo traverso nel fondovalle sulla sinistra orografica, si affronta il gradone sopra il quale è posto il vasto ripiano erboso che accoglie il Lago di Malghera (2316 m). La pista lascia poi il posto ad un sentiero, anch’esso largo e ben marcato che supera il ripido pendio sopra il lago, sempre in direzione SW. Su magro pascolo e pietraie si sale infine al Passo di Malghera (o Forcola di Sassiglion q. 2542 m). Da questo valico si volge verso S e, rimanendo sempre a sinistra della poco rilevata cresta di confine (cresta NNW), si inizia l’ascesa. Dapprima si supera una larga distesa di ganda, poi si risale un lungo ed evidente canale di detriti che scende direttamente dalla vetta. Senza percorso obbligato e prestando la dovuta attenzione ai sassi instabili, ma senza difficoltà, si raggiunge la vetta.
Abbiamo almeno due possibilità:
a) Come per la salita.
b) Per la cresta SSE, vedi relazione: Pizzo di Sassiglione
L´itinerario del versante N, ripreso nelle vicinanze del Passo di Malghera | Panorama di vetta sul Sassalbo | In discesa sul versante N |
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