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Spiz di Mezzodì Nord |
Regione: Veneto (Belluno)
Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Mezzodì-Pramper Provincia: Belluno Punto di partenza: Pian de la Fopa (q. 1210 m) Versante di salita: E Dislivello di salita: 1100 m - Totale: 2200 m Tempo di salita: 4,30 h - Totale: 7,30 h Periodo consigliato: tutto l'anno |
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Lo Spiz Nord è una delle cime caratteristiche del gruppo Mezzodì-Pramper (sottogruppo Spiz di Mezzodì) facilmente raggiungibile dalla val Zoldana (autostrada Alemagna, Longarone). La via normale (o originaria) allo Spiz Nord risulta esser stata aperta nel 1893 da V. Sperti, F. Vinanti con la guida locale R. Pasqualin. Una sommaria descrizione, con variante iniziale, è contenuta in Angelini e Sommavilla Pelmo e Dolomiti di Zoldo (Guida dei monti d’Italia) 1983, 499.
Avvicinamento: Al Rif. Sora 'l Sass (1588 m), dal Pian de la Fopa (1210 m) per sentieri 531 e 534 (tratto attrezzato su per il Canalone Nord) (h. 1.10’) (in alternativa da Forno di Zoldo, loc. Baròn (851 m.) per la casera di Mezzodì (1346 m) per sentiero 534 (h 1,45). Dal Rif. Sora 'l Sass (1588 m) alla forcella La Porta (2178 m) per il Giaron dentre i Spiz (sentieri 532 e 533) (h 1,30). N.B. a 3/4 del Giaron, sulla dx parte il Viaz del Gonela (cengia sotto la parete - ometti). Attacco: dalla Forc. La Porta scendere a SE il ghiaione per una cinquantina di m. sino ad un bollo rosso su una cengetta che porta da destra a sinistra nella metà inferiore di un canale.
La cengetta iniziale permette di entrare in un canale e poco dopo è da affrontare un breve camino centrale con masso incastrato (bollo rosso) da salire (II+/III). Una volta sopra il sasso, guadagnare il piccolo pulpito sulla destra aggirarlo con passo delicato e svoltare sul canalino parallelo; salir questo per altri 5-6 metri (massi appigliati - II) per arrivare alla parte ghiaiosa che lo continua (attenzione a non muovere sassi pericolosi per chi è sotto!). Alla fine si arriva ad una forcella che si affaccia ad W e si prosegue sulla sn in piano e poi per canali più larghi sino a sbucare su piattaforma mugosa (occhio alla traccia che corre esposta fra i mughi (in alternativa salire le roccette frontali). Una volta guadagnata la piattaforma, si vedono i numerosi ometti che continuano per la linea verso l’ultimo torrione di cima. Dopo aver costeggiato la parete si trova un ultimo gradino di 8 m. ca. ben appigliato e si è sulle rocce sommitali. Due passi in cresta (esposti) e si è in vetta (libro sotto i sassi).
Come per la salita.
Possibile una prima doppia sul gradino (cordino). Si può comunque arrampicare in discesa comodamente, la corda basta come sicura.
Seconda doppia sul camino iniziale (2 ch. e cordone appena finito il canale sassoso - attenzione ai sassi eventualmente smossi!): con un primo saltino si è sul masso incastrato, poi alla base. Se si vuole si possono fare poi anche i gradoni iniziali (pericolo sassi mossi dalle corde, però), evitando così la cengetta, per arrivare sul ghiaione che scende dalla Forc. La Porta (pochi passi sotto l'attacco).
Dalla Forcella La Porta è ca. 1 h per il Rif. Sott 'l Sass e di qui altri 50’ per il park a Pian de la Froppa.
N.B. DIGRESSIONE: a 5' dal rifugio parte il Viaz de l'Oliana per i Lares Alt (Biv. Carnielli); di qui poi al parcheggio in 1,30 h.
La via complessivamente non è difficile (vi sono solo due passaggi delicati di II+, forse III quello sul masso iniziale), ma orientarsi può risultare talora difficile. Non vi sono punti particolarmente esposti e l'escursione è appagante per il profumo di antica scoperta che hanno le normali più datate. La roccia è discreta anche se spesso rotta, come in tutta l’area. Bellissimo il panorama dalla vetta.
Cengetta di attacco | Sasso incastrato iniziale | Gradino finale |
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Elenco delle scalate... |
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