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Monte Tartano |
Regione: Lombardia (Bergamo)
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Alpi Orobie Provincia: Bergamo Punto di partenza: Rif. Madonna delle Nevi (q.1300 m) Versante di salita: S Dislivello di salita: 1000 m - Totale: 2000 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 5,00 h Periodo consigliato: tutto l´anno |
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Il Monte Tartano è una montagna delle Alpi Orobie, al confine con la provincia di Sondrio quindi appartenente geograficamente a quest´ultima provincia. Noi saliamo però da Bergamo ossia dal Rifugio Madonna delle Nevi sopra Mezzoldo/Ponte dell´acqua (Strada x il Passo S. Marco).
Dalla strada statale della Val Brembana, proseguire seguendo le indicazioni per Mezzoldo /Passo S. Marco, e una volta superato Ponte dell´acqua con l´omonimo bacino artificiale, si raggiunge il Rifugio Madonna delle Nevi, ove si parcheggia. Da qui si deve imboccare poco sotto a destra il segnavia n. 124 seguendo le indicazioni per il bivacco Zamboni, che parte quasi come una carrareccia, e, attraversato il torrente sottostante su un ponticello e poco più avanti un piccolo corso d´acqua, risale con lieve pendenza sino al bivio per la cosiddetta Foresta Azzaredo-Casù. Ad un certo punto troviamo un bivio alla nostra sinistra, che seguiamo, lasciando quindi il sentiero principale che invece porta all´incrocio con il 101. Continuiamo a seguire le indicazioni per il Bivacco Zamboni e prendiamo a salire, ora più ripidamente, lungo serpentine in un fitto e molto rilassante bosco.
Percorriamo tutto il sentiero nel bosco, ben segnato, sorpassando una baita sino a quando, poco più sopra, si esce con un ultimo strappo dal bosco e troviamo un´altra piccola baita proprio davanti a noi. Da qui seguiamo alla nostra destra il crinale che sale, segnato con i bolli. In una mezz´oretta arriviamo alla Baita Laghetti (q. 1960 m), ai piedi della pronunciata cima del Monte Azzaredo. Da qui continuiamo a proseguire lungo il 124, sino all´incrocio con il 101 ove troviamo il Biv. Zamboni a (q. 2000 m). Qui pieghiamo a sinistra per un brevissimo tratto sul 101 per poi deviare a destra staccandoci dal 101 e puntando ad un largo canalone, che via via che si sale, sempre più ripido, culmina ai circa 2200 m della cosiddetta Falsa Bocchetta di Budria, ove è presente un grande ometto di sassi. Il sentiero fin qui è segnato. Da qui siamo già all´attacco, sulla nostra destra, della cresta del Monte Tartano, che percorriamo con la dovuta attenzione poiché ha alcuni passaggi e placchette che richiedono l´uso delle mani per equilibrio. Raggiungiamo la vetta, ove è presente un grande ometto di sassi, in circa 30 minuti.
Come per la salita.
Paesaggi molto belli, la salita nel bosco è molto rilassante, la cresta per il Tartano un po´ esposta ma nulla di tecnicamente complesso, solo da porre l´attenzione in alcuni passaggi usando le mani. Nella camminata lungo il bosco sono presenti alcuni punti ove c´è acqua, mentre dal bosco in poi non più.
Alla Bocchetta di Budria | In vetta al Monte Tartano |
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