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All’inizio del vallone morenico con i resti della Vadret Pischa |
Regione: Estero (Estero)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Albula Provincia: Estero Punto di partenza: Albulapass, località: Punt Granda (q. 2256 m) Versante di salita: NNE Dislivello di salita: 915 m - Totale: 1830 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 5,30 h Periodo consigliato: estate |
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La cresta NNE può essere considerata la via normale più semplice per accedere alla vetta del Piz Pischa, sempre sufficientemente larga, detritica, un poco ripida solamente nel primo tratto, dopo la Bocchetta (q. 3081 m). Invero l’intero versante NE della montagna è facilmente percorribile, dato che la Vadret Pischa si è ormai ridotta a poche placche di ghiaccio. Le morene di neo-formazione e i detriti instabili rendono però l’ascesa dal versante settentrionale un poco faticosa. Fino alla (q. 2697 m) gli itinerari delle creste NNE e S sono i medesimi ed è quindi consigliabile effettuare la traversata della montagna. In questo caso però, è preferibile salire dalla cresta S che è leggermente più impegnativa, ma sempre di difficoltà F (vedi relazione e immagini di: Piz Pischa) e scendere da quella NNE. In discesa l’itinerario del versante settentrionale è sempre facilmente individuabile. Ad inizio stagione potrebbero essere utili piccozza e ramponi.
Da St. Moritz si prosegue fino alla località di La Punt, dove si prende la deviazione per l’Albulapass. Esattamente 2.5 km prima del passo, in località Punt Granda (q. 2256 m), si parcheggia in un ampio spiazzo a sinistra della strada.
Sul lato opposto del parcheggio si imbocca il sentiero segnalato che attraversa in direzione NE l’Alps d’Alvra e conduce alla Fuorcla Gualdauna (q. 2491 m). Oltre la forcola si entra di fatto in Val d’Es-cha, il sentiero ben marcato prosegue quasi in piano dentro e fuori dalle ripide coste e raggiunge il ponte sull’Ova Pischa (q. 2503 m). Sul versante opposto della valle si prosegue ancora con moderata pendenza, fino a raggiungere un bivio a circa (q. 2540 m). Con il sentiero principale che continua verso NE si può raggiunge in circa 20 minuti la Chamanna d’Es-cha (q. 2594 m), noi invece dal bivio citato proseguiamo verso W, verso la Fuorcla Pischa (q. 2871 m). Il sentiero segnalato, dopo un tratto ripido lungo il costone SE del Piz Cotschen, traversa in direzione W. Raggiunta la (q. 2697 m) si abbandona il sentiero e si sale a destra, verso NNW, su di un evidente e lungo pendio morenico, neanche troppo faticoso (vedi prima immagine di dettaglio). Lo si risale preferibilmente nel settore centrale e al suo termine si arriva all’inizio del vallone morenico, poco ripido, dove sono adagiati i resti della Vadret Pischa (vedi immagine principale). La CNS riporta una discreta estensione di questo ghiacciaio, ma attualmente sono presenti poche placche di ghiaccio facilmente aggirabili. Tuttavia, nel settore centrale del vallone, sotto un’abbondante copertura morenica è ancora presente del ghiaccio. Si risale il vallone nel settore centrale, senza percorso obbligato, sfruttando le lingue di neve. Con percorso facile ed evidente si raggiunge la Bocchetta (q. 3081 m), senza nome sulla CNS. Da questo valico, appoggiando sempre a sinistra del filo, si risale la detritica e larga cresta NNE del Piz Pischa, senza difficoltà, fino alla vetta.
Come per la salita.
La Chamanna d’Es-cha non si trova sull’itinerario di salita, ma è possibile raggiungerla in circa 20 minuti di cammino dal bivio citato nella descrizione salita.
Presso la (q. 2697 m), dove si abbandona il sentiero per la Fuorcla Pischa | In discesa, sulla facile cresta NNE | Il vallone con i resti della Vadret Pischa, dalla cresta NNE |
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