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Immagine ripresa da SE |
Regione: Lombardia (Sondrio)
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Alpi Orobie Provincia: Sondrio Punto di partenza: Ambria (q. 1325 m) Versante di salita: E-S Dislivello di salita: 1175 m - Totale: 2350 m Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 8,00 h Periodo consigliato: estate – inizio autunno |
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Si allunga a N del passo omonimo, sulla catena che separa la Valle di Venina dalla Valle d’Ambria. È un’elevazione di roccia ed erba senza forme spiccate, ma comunque attraente. La via normale proposta si svolge lungo i ripidi prati del versante E, poi sulla cresta di uno sperone che li fiancheggia e da ultimo sulla cresta principale rivolta a S. L’ascesa è facile EE/F, tuttavia le creste sono un poco strette, inoltre, in presenza di erba secca o scivolosa è necessario prestare le dovute attenzioni, data la ripidezza dei versanti. Offre una vista magnifica, in particolare sulla catena principale delle Orobie nel tratto compreso tra il Pizzo del Salto e il Pizzo di Cigola. È visibile anche l’intero percorso di salita al Pizzo del Diavolo di Tenda dalla Valle d’Ambria.
Provenendo da Morbegno, al termine della tangenziale di Sondrio si prende la strada per Piateda e poi si sale a Piateda Alta, Pam, Previsdomini, Vedello. Poco più avanti di quest’ultima località c’è un bivio. Si prende a destra per Ambria. Dal bivio la strada è in buona parte sterrata ma percorribile anche da un normale veicolo. Per potervi accedere con l’auto è necessario acquistare il permesso. Si parcheggia in un ampio spiazzo che precede di pochi metri l’abitato.
Nella piazzetta della chiesa di Ambria c’è un cartello che indica, verso sinistra, la direzione per Valle di Ambria, ex centrale Zappello e Passo di Cigola (segnavia 253), ci incamminiamo in questa direzione. Al termine delle case di questo stupendo borgo si attraversa il torrente sopra un ponte e si sale per un buon tratto sulla destra orografica. In prossimità della ex centrale si riattraversa il torrente e da qui in poi per l’intero tragitto si rimane sulla sinistra orografica. Il sentiero sale con moderata pendenza fino a superare il primo gradone della valle. Si arriva poi, con una brevissima discesa, alla pozza dell’ex Lago di Zappello.
La valle diventa ora un pascolo completamente pianeggiante, per un lungo tratto. Il vallone morenico che ci attende è ben visibile davanti a noi, alla testata della valle, esattamente sotto la verticale di un tratto di cresta perfettamente rettilineo. Dopo aver percorso la piana valliva, la traccia si tiene sulla destra, in leggera ascesa e poco più avanti si arriva alle Baite Dossello (q. 1593 m). I segnali sui massi, di colore bianco-rosso-bianco, appaiono ora ben evidenti e conducono verso la testata della valle. Tra magro pascolo, cespugli, detriti e con qualche larice sparso, si sale verso una fascia rocciosa digradante verso sinistra e che in pratica sostiene frontalmente il vallone morenico.
Man mano che si sale si potrà notare sempre più la traccia del sentiero che in falsopiano traversa lungamente, inizialmente sotto la fascia rocciosa sopra citata e poi verso destra. Si prosegue fin quasi sotto le rocce, fino a quando si incrocia questo sentiero (Gran Via delle Orobie). Con percorso evidente si tralasciano ora i segnali verso sinistra e si svolta a destra, iniziando in questo modo il lungo traverso che ci condurrà alle Baite Cigola (q. 1871 m), dove c’è il Bivacco omonimo utilizzato in estate dai pastori. I segnali proseguono a monte del bivacco, un poco sulla destra, si compiono alcune svolte poi si inizia un traversare a sinistra e si arriva in un lungo pianoro.
Qui si abbandonano i segnali e si va a raggiungere, verso destra, la larga dorsale di uno sperone di rocce ed erba, orientato ad E. Si attraversa interamente questo sperone, oltrepassando alcuni ruderi, fino ai prati che si trovano sul lato opposto. Il percorso appare ora ben evidente (vedi seconda immagine di dettaglio), si risalgono in direzione W i prati che nella seconda parte sono abbastanza ripidi, si aggira a destra una prima impennata rocciosa dello sperone e non appena possibili si va a raggiungere la sua cresta. Si prosegue poi lungo la stessa che si mantiene un poco stretta e che va ad intersecarsi con la cresta principale orientata a S.
Rimane ora da percorrere l’ultimo tratto di dorsale, anch’esso un poco stretto e prevalentemente erboso, ma agevole fino in vetta.
AGGIORNAMENTO
Dal fondovalle c´è una traccia non segnalata ma abbastanza evidente che permettere di raggiungere le Baite Cigola in modo più diretto, vedi relazione e immagini di: Monte Aga - da Ambria
Come per la salita.
Sulla carta della Kompass il sentiero con il segnavia 253 raggiunge da N le Baite Cigola, ma attualmente la segnaletica in loco è diversa. Dalle Baite Dossello i segnali si mantengono sul fondovalle e vanno a collegarsi con il sentiero della GVO (segnavia 201) non alle Baite Cigola, ma bensì alla testata della valle. Poi, come giustamente riportato sulla carta, si compie un percorso a semicerchio in direzione W e si raggiungono queste baite.
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