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Il Rovinadone e, sulla sinistra, il ripido vallone per la Bocchetta di Rhon |
Regione: Lombardia (Sondrio) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Bernina Provincia: Sondrio Punto di partenza: San Bernardo (q. 1250 m) Versante di salita: S-SW Dislivello di salita: 1550 m - Totale: 3100 m Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 7,45 h Periodo consigliato: estate - inizio autunno |
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ll Rovinadone (o Cima dei Motti) è una cima poco frequentata, poichè oscurata dalla più ben nota Vetta di Rhon. Nonostante ciò, dalla sua sommità, si gode di un ottimo e ampio panorama sulle vette dell´Alta Valtellina. L´accesso alla cima avviene, per divertente e a tratti esposta cresta rocciosa, dalla Bocchetta di Rhon, stretto intaglio che mete in comunicazione la Val di Rhon con la Val Vicima, laterale della Val Fontana. Il percorso per raggiungere la sopracitata Bocchetta è ripido e molto faticoso, a causa del terreno franoso e dell´assenza di un sentiero vero e proprio.
Da Sondrio percorrere la SS38 fino a Tresivio, dove si imbocca la SP21dirB. Raggiunta la provinciale (SP21), svoltare a destra e seguire per San Bernardo. Superato il bivio che porta in Val Fontana, proseguire fino al termine della strada. Ampio parcheggio sulla sinistra.
Da San Bernardo (q. 1250 m), seguire le indicazioni per Capanna di Rhon. Risalire per un breve tratto la mulattiera, per poi imboccare quasi subito una ripida traccia che si stacca sulla destra e che, molto ripida, taglia la strada salendo alle Baite di Strefodes (q. 1384 m). Rincontrata la carrareccia, la si riabbandona una seconda volta nei pressi di alcuni paletti segnavia. Il sentiero sale deciso nel bosco di conifere, permettendo di guadagnare molto tempo, fino alla località Mararescia (q. 1713 m). Da qui, occorre seguire la pista sterrata che, attraversando con continui dentro e fuori la Val di Rhon, conduce al pianoro dove sorge la Capanna Vetta di Rhon (q. 2172 m). Raggiunto il Rifugio, proseguire sui pratoni alle sue spalle, seguendo le sbiadite bandierine bianco-rosse, fino ad un grande masso con un grosso triangolo arancione (segnavia dell´Alta Via della Val Fontana). Poco dopo il masso, si incontra un bivio (q. 2380 m circa): abbandonare sulla sinistra la traccia che porta in cima alla Vetta di Rhon, quindi svoltare a destra in direzione della Bocchetta di Rhon. Inizialmente la traccia e i segnavia si mantengono abbastanza evidenti, per poi scomparire quasi del tutto man mano che si sale nel ripidissimo vallone detritico. Ogni tanto qualche ometto e un paio di triangoli dell´Alta Via confermano che ci troviamo sulla via giusta; tuttavia il percorso da seguire rimane sempre piuttosto logico ed evidente. Si perviene, così, allo stretto intaglio che collega la Val di Rhon con la Val Vicima (q. 2640 m). Dalla Bocchetta, svoltare decisamente a destra e seguire alcuni segnavia bianchi, a volte un po´ sbiaditi. Il percorso si mantiene sempre sul filo di cresta e a volte è un poco esposto; nonostante ciò, le difficoltà si aggirano sempre sul I/I+, con qualche breve passaggio di II (UIAA). Superati alcuni saltini rocciosi ben appigliati, si raggiunge una lama molto affilata: qui bisogna tenersi sulla destra appena sotto al filo di cresta, sfruttando con i piedi una leggera cengetta d´erba e con le mani alcune lame rocciose che affiorano dal terreno. Superato anche questo breve traverso, le difficoltà finiscono e per grossi massi si raggiunge, senza problemi, il grosso ometto di vetta (q. 2778 m).
Come per la salita.
La Capanna Vetta di Rhon è generalmente chiusa; occorre, pertanto, informarsi su dove richiedere le chiavi.
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