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Capu A U Ceppu e antecima |
Regione: Estero (Estero) ![]() Alpi e Gruppo: Estere - Estere Francesi Provincia: Estero Punto di partenza: Auberge de la Foret (q. 540 m), Bonifatu Versante di salita: vari Dislivello di salita: 1600 m - Totale: 3200 m Tempo di salita: 5,00 h - Totale: 8,00 h Periodo consigliato: maggio - ottobre |
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Questa montagna dal nome buffo e curioso si trova nel roccioso Circu de Bonifatu. L´ascesa al Capu A U Ceppu non è per niente banale, non tanto per le difficoltà tecniche, bensì per la difficoltà d´orientamento. Il sentiero, infatti, è segnato solo fin poco sotto alla Bocca di Erbaghiolu; da questo momento in poi, si entra nella wilderness più totale, dove il percorso da seguire, che si snoda su terreno impervio e selvaggio, è segnalato da alcuni ometti, a volte da cercare. Nonostante la modestra altitudine, dalla sua sommità si gode di un panorama davvero spettacolare, che spazia dal Monte Cinto (montagna più alta dell´isola) spingendosi fino al mare.
Da Ile Rousse, seguire per Calvi. Poco prima di raggiungere questa bella località sul mare, svoltare a sinistra e, costeggiando l´aeroporto, seguire per Foret de Bonifato. Risalire la valle fino al termine della strada (un po´ stretta ma sempre ben asfaltata). Ampio parcheggio davanti all´albergo-bar Auberge de la Foret (€ 4,00).
Dal posteggio tornare indietro per una decina di metri fino a dei cartelli in legno, dove si segue per la Bocca di Erbaghiolu (segnavia rosso). Il sentiero attraversa la pineta fino ad intercettare una forestale, dove si prosegue verso destra. Proseguendo, si incontra un secondo bivio, dove bisogna svoltare a sinistra. Guadagnando quota molto lentamente e con lunghi tornanti, si raggiunge la (q. 1200 m circa - PRIMA FOTO DETTAGLIO)), dalla quale si gode di un´ottima vista sul mare. Qui abbandonare il tracciato per la Bocchetta di Bonassa e in breve, per tracce e qualche ometto, si raggiunge il pianoro erboso della Bocca di Erbaghiolu (q. 1258 m - h. 2,00 dalla partenza). Dal Colle proseguire, dapprima ancora nel bosco, lungo la cresta SW (ometti), in direzione del Capu Sivaghiu. Il percorso si svolge su terreno abbastanza accidentato, talvolta stando sul filo della dorsale, talvolta abbassandosi poco più sotto di questo, sia sul versante sud che su quello nord. Mano a mano che si sale, il bosco si dirada, fino a raggiungere una zona di grossi massi (I/I+ UIAA). Ad un certo punto, alcuni ometti tendono a sormontare un rilievo roccioso, fino a condurre ad uno strapiombo dove occorrerebbe attrezzare una doppia; di conseguenza, nei pressi della (q. 1500 m / 1550 m circa) fare attenzione ad individuare gli ometti che portano verso sinistra (versante nord). Si perviene, così, ad un piccolo colletto con ometto (ben visibile anche dal sopracitato salto roccioso da non raggiungere). A questo punto, la traccia attraversa diagonalmente verso sud un ripido pendio di rocce rosse fino a un´evidente selletta posta tra la Cresta di Muntunaghiu e il Capu Formiculaghiu. Dalla selletta (q. 1640 m circa), abbassarsi verso sinistra e, con un lungo traverso in mezzacosta che aggira il Capu Formiculaghiu (alcuni ometti e tracce di passaggio), guadagnare l´ampia depressione della Bocca U Terribule (q. 1661 m). Il percorso diviene, ora, ben evidente. Senza nessuna difficoltà, risalire, tra detriti e cespugli,l´ampio pendio che conduce ad una sorta di antecima, dalla quale, in breve, si guadagna, per facili roccette (I), l´ampia vetta del Capu A U Ceppu, sormontata da un grosso ometto in sassi (q. 1951 m).
Dalla vetta, scendere per un breve tratto lungo la cresta est, per poi svoltare decisamente a destra, portandosi sul versante sud della montagna (qualche ometto). Attraversare un´instabile pietraia di massi rossi, fino a raggiungere un piccolo altipiano (ometto). Qui svoltare decisamente a sinistra. Con un lungo traverso su labili tracce, puntare ad un evidente colletto (senza raggiungerlo), per poi abbassarsi nel bosco (in questo tratto occorre fare molta attenzione a non perdere gli ometti!). Tra roccette e massi poco stabili (I), ridiscendere alcuni impervi e selvaggi canalini e, con un ultimo traverso in leggera salita guadagnare la Bocca o Col di Pittinaghia (q. 1588 m). Dal Colle abbassarsi sul versante nord, transitando a sinistra di un bizzarro torrione rossastro. Seguendo tracce ed ometti ridiscendere l´ampio canalone detritico, passando nei pressi delle rovine della Bergerie de Pittinaghia (q. 1350 m). La traccia, ora più evidente, e i numerosi ometti guidano attraverso un folto bosco fino a (q. 800 m circa), dove si incontra il sentiero segnato che collega l´Auberge de la Foret al Rifugio Carozzu. Svoltare, quindi, a sinistra e percorrere gli ultimi 2,5/3 km, su sentiero prima ed ampia sterrata poi.
Malgrado la presenza degli ometti, si tratta di un itinerario di difficile interpretazione, riservato, pertanto, ad escursionisti con un ottimo senso dell´orientamento, buone capacità di muoversi in ambiente selvaggio e con un buon grado di allenamento, data la lunghezza dell´itinerario.
Nei pressi della (q. 1200 m circa) | Dal colletto con ometto, il traverso per raggiungere l´evidente sella di (q. 1640 m circa) | In discesa il traverso prima di abbassarsi nel bosco |
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