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Mazza dell'Inferno |
Regione: Piemonte (Verbania)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Pennine - Gruppo Monte Rosa Provincia: Verbania Punto di partenza: Forno (q. 903 m) Versante di salita: SW Dislivello di salita: 1120 m - Totale: 2240 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 5,30 h Periodo consigliato: tutto l'anno |
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Questa cima, dal nome particolare e dai chiari ed evidenti richiami danteschi, è una vetta secondaria della Valle Strona. Se salita dalla cresta est, la Mazza dell´Inferno si presenta come una serie di dossoni erbosi; al contrario, se raggiunta da ovest, appare molto più scoscesa e rocciosa, tant´è che alcuni tratti, poichè esposti e a tratti un poco aerei, sono stati attrezzati con catene. Dalla cima si gode di un ottimo panorama verso le cime della Val d´Ossola e della Valle Strona, tuttavia, il Gruppo del Rosa è nascosto dalle vette più alte del fondovalle.
All'uscita di Gravellona Toce, seguire le indicazioni per Omegna, Valle Strona e Forno Valle Strona, dove è possibile lasciare l'auto all'inizio del paese.
Dall'abitato di Forno (q. 903 m), proseguire lungo la strada asfaltata in direzione di Campello Monti per circa 1,2 km. Nei pressi della Cappella Santa Lucia (q. 969 m e sul lato destro della strada), parte il sentiero segnalato per l'Alpe Ravinella. Il sentiero, inizialmente molto ripido, risale, in un bel bosco di faggi, il Vallone di Ravinella, fino a raggiungere i ruderi dell´alpe Colletto (q. 1236 m). Le pendenze, ora, si affievoliscono un poco e tratti pianeggianti o in leggera discesa si alternano a tratti più ripidi. Dopo aver perso un 10/20 metri di dislivello per attraversare il torrente, il tracciato riprende a salire deciso sulla sinistra orografica della valle, fino all'Alpe Ravinella (q. 1351 m e 1,15 h dalla partenza). Un attimo prima di raggiungere il sopracitato alpeggio, svoltare decisamente a destra, in direzione dell'Alpe Ventolaro e della Mazza dell´Inferno. A questo punto, il tracciato tende un poco a perdersi, sia a causa dei segnavia oramai sbiaditi, sia a causa del terreno che, in alcuni punti, è un po' franato. Ad ogni modo, ben presto, si esce definitivamente dalla vegetazione e, con un breve traverso verso est, ci si porta nel bel mezzo del Vallone di Ravinella. I segnavia, così come la traccia, ora, scompaiono del tutto. Nonostante ciò, il percorso da seguire è sempre ben evidente: basta puntare al Colle Ventolaro (presso cui sorge anche l'omonima e ben visibile Alpe), caratteristico valico che si affaccia sulla Val d´Ossola e posto tra la Mazza dell´Inferno e il Monte Ventolaro. Nel risalire il vallone, ad un certo punto, si rincontra una traccia abbastanza evidente che, tagliando l´anfiteatro, conduce all'Alpe Ventolaro e all'omonima Bocchetta (q. 1765 m e 2,30 h dalla partenza). Da qui, svoltare decisamente a destra e seguire un sentierino che si inerpica, abbastanza ripido, lungo il filo della cresta SW della Mazza dell´Inferno. La cresta, inizialmente piuttosto erbosa, lascia ben presto spazio alle rocce. Alcuni passaggi, un po´ esposti ed aerei, sono stati attrezzati con catene che facilitano moltissimo la progressione. Raggiunta una prima elevazione (dove è posto un cartello), è necessario abbassarsi di qualche metro, per portarsi alla base della cima vera e propria, la quale si raggiunge percorrendo un ultimo tratto di cresta erbosa e poco esposta (q. 1926 m).
Come per la salita. Oppure è possibile compiere un bel giro ad anello, percorrendo la più semplice cresta sud-est in direzione dell´Alpe Campo (q. 1737 m), località dalla quale è poi possibile tornare alla macchina.
La salita a questa vetta può essere abbinata anche all'ascesa del ben più semplice Monte Ventolaro (q. 1887 m), raggiungibile in 15/20 minuti circa dalla Bocchetta del Ventolaro.
I segnavia all'Alpe Ravinella | Breve caminetto attrezzato | Passaggio attrezzato in disarrampicata per raggiungere la base della cima |
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