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Il Torrione di Baione e la via di salita |
Regione: Lombardia (Bergamo) ![]() Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Concarena Provincia: Bergamo Punto di partenza: Parcheggio Rif. Cimòn della Bagozza (1600 m) Versante di salita: NW Dislivello di salita: 1080 m - Totale: 2160 m Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 7,00 h Periodo consigliato: primavera |
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Il Torrione di Baione si innalza come ardita torre rocciosa a destra della Cima di Baione, nel Sottogruppo del Cimòn della Bagozza (Gruppo della Concarena - Prealpi Bergamasche) e sovrasta l'omonimo vallone, sembrando una torre di difficile salita se non con vie di arrampicata. Invece presenta un'insospettabile facilissima via normale sul versante meridionale, raggiungibile sia con il sentiero n. 6 che vi passa sotto che con una validissima via di salita invernale o primaverile, periodo assolutamente preferibile rispetto all'estate in modo da evitare l'estenuante ghiaione che invade il vallone. Con neve dura e stabile si tratta di una facile salita con piccozza e ramponi, ma da effettuare solo in assenza di rischio valanghe, dato che la pendenza di 35-40° è assolutamente ideale per la discesa di valanghe.
Da Darfo Boario seguire le indicazioni per la Val di Scalve e Schilpario, superare il paese con la strada che lo aggira in basso a destra e risale la valle, proseguendo verso il P.so del Vivione fino al piccolo parcheggio appena sotto il Rif. Cimòn della Bagozza (1600 m). Se la strada per il Rif. Cimòn della Bagozza è sbarrata, dal parcheggio più in basso seguire il sentiero che taglia in vari punti la strada e sale per prati e bosco fino al rifugio. Dal rifugio proseguire lungo la strada lastricata e sterrata per il P.so Campelli fino a raggiungere un'ampio pianoro con una curva verso sinistra, ove abbandonare la strada.
Dalla curva dove si abbandona la strada deviare a destra entrando in un pendio di rocce crollate cercando di individuare gli ometti di sassi per attraversare tale discarica di massi o trovando un libero percorso da sé. Attraversata questa zona si deve puntare a raggiungere il ghiaione che si ha di fronte e che scende dalle pendici delle Cime di Baione, da seguire verso destra in traversata per vaga traccia fino a entrare nel vallone innevato sotto la Cima di Baione (Val Baione, 1,15 h). Risalire tutto il vallone man mano più ripido con pendenze fino a 40° curvando verso destra e passando sotto l'evidente Torrione di Baione e superarne la base fino a vedere, solo all'ultimo, la "Fessura" che si apre alla sua destra (1,15 h). Si tratta di una formidabile spaccatura verticale dalle lisce pareti che nel punto più stretto non supera i 3-4 metri di larghezza. Risalire il canale dentro la fessura (100 m, max 40°, 0,20 h) fino alla forcella sulla cresta. Da qui salire a sinistra sul fianco meridionale per banali zolle d'erba e chiazze di neve con insospettabile moderata pendenza e senza alcuna difficoltà raggiungere l'ometto di sassi sulla vetta del torrione (0,15 h). Spettacolare e inusuale vista sulla Cima Mengol, la Cima dei Ladrinai e la Cima della Bacchetta.
Come per la salita.
Fino ad aprile inoltrato la strada per il Rif. Cimòn della Bagozza è sbarrata, per cui bisogna lasciare l'auto presso il parcheggio più in basso, aggiungendo circa 300 metri di dislivello e 1 h di salita in più per raggiungere il rifugio. La salita descritta può essere effettuata anche in estate, ma il ghiaione della Val Baione è senza traccia e alquanto estenuante, inoltre il canale della fessura è decisamente franoso, per cui meglio effettuare la salita in primavera.
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