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Il Canale Nascosto e la dorsale SE |
Regione: Lombardia (Brescia) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Retiche - Gruppo Pietra Rossa Provincia: Brescia Punto di partenza: Bivio per Malga Andrina presso Valle di Grom, Passo del Mortirolo, Monno (q. 2060 m. ca.) Versante di salita: SE Dislivello di salita: 850 m - Totale: 1750 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 5,00 h Periodo consigliato: dicembre - maggio |
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I Dossoni, dopo il Monte Serottini, sono il principale rilievo della porzione adiacente al Passo del Mortirolo del selvaggio Gruppo della Pietra Rossa. Essi non si notano molto dai classici punti di osservazione perché nascosti dalle Cime di Grom o surclassati, appunto, dal Serottini. La cima principale (m. 2910), che si presenta come una poderosa ma quasi mai repulsiva elevazione, sorge all´incontro di tre creste: la Nord - proveniente dal Pizzo Tre Confini - la Est - che la collega al Passo di Val Andrina - e la Sud-Ovest - che culmina con la cima minore (m. 2856) e si dirige, rocciosa, dentellata ed affilatissima, verso le Cime di Grom.
L´itinerario proposto risale un canale di neve sul versante orientale e scende per la via normale che prende il via dal Passo di Val Andrina. Tale via normale è molto semplice e risale interamente i pendii e la dorsale orientale del monte e vine descritto nella discesa. La salita del canale, soprannominato Canale Nascosto e che probabilmente conta poche precedenti salite, non pone particolari difficoltà se ben innevato, non superando i 45° di pendenza, ma resta riservato a escursionisti avvezzi a questo tipo di salite e richiede neve ben assestata.
Poco oltre il Passo del Mortirolo (per chi proviene dalla Valtellina), o poco prima (per chi proviene dalla Valcamonica), ad un centinaio di metri di distanza dall´Albergo Passo del Mortirolo, si imbocca la piccola stradina asfaltata (indicazioni per Loc. Pianaccio - Malghe Varadega, Andrina, Salina, Bighera) che si inoltra in Valle Varadega e successivamente in Valle di Grom conducendo alla Malga Salina Bassa. Dopo circa tre chilometri, sulla sinistra si dirama una stradina sterrata che conduce alla vicinissima e ben visibile Malga Andrina. Si parcheggia qui, nelle vicinanze di un tavolino con panchine e di una fontanella in pietra (m. 2060 ca.).
Si risale brevemente la strada sterrata che, in pochi minuti, conduce a Malga Andrina (m. 2092). Dalla malga, si prosegue sul sentiero che risale il soprastante impluvio e, successivamente, con direzione NE, percorre le pendici sud-orientali delle Cime di Grom fino a portarsi all´imbocco della Val Andrina (racchiusa tra il Monte Seroti, I Dossoni e le Cime di Grom), apparentemente sbarrata da una fascia rocciosa. Il sentiero ora passa al di là del corso d´acqua e, con lungo ma gradevole tracciato che alterna ripide rampe a piacevoli pianori, transitando nelle vicinanze dei Laghi di Grom (m. 2342, 2412), risale tutto il lato sinistro orografico della valle conducendo all´ampia e panoramica sella del Passo di Val Andrina (m. 2638). Poco prima di questa, in corrispondenza dell´ultimo ripiano della valle, si abbandona il tracciato e ci si porta al centro della conca, nelle vicinanze di alcuni roccioni, proprio sotto l´imbocco del Canale Nascosto, che ora risulta ben visibile in tutto il suo sviluppo.
Dopo essersi dotati di tutta l´attrezzatura necessaria, si rimonta il breve pendio che porta all´imbocco del canale e si comincia a risalirlo in ambiente molto suggestivo. Il primo tratto (40°/45°), abbastanza corto, sovrastato sulla sinistra da un bel dente roccioso, lascia poi spazio ad un secondo tratto, più aperto ed appoggiato (35°/40°). Successivamente, nel lungo ed abbastanza uniforme tratto che precede l´uscita, il canale si fa di nuovo più ripido (45°/50°) e incassato, fino a raggiungere l´angusta forcella posta al suo termine, dalla quale già si gode di uno splendido panorama. Da qui, per salire alla cima dei Dossoni esistono due possibilità:
1) Si passa al di là della sella e si prende subito a destra, percorrendo in piano l´esile cengetta alla base della parete rocciosa. Questo esposto traverso, lungo circa una cinquantina di metri, in alcuni casi può essere molto delicato e va percorso solo con neve sicura e ben assestata. Ad ogni modo, la roccia della parete risulta di ottima qualità e ciò, eventualmente, da buone possibilità di sicura. Subito dopo il traverso, lambendo sempre la parete rocciosa, si risale un erto canalino che in breve conduce sulla dorsale SE dei Dossoni;
2) Si riscende nel canale appena percorso per un paio di metri e si prende a sinistra (NW) una piccola, breve e ripida lingua nevosa che permette di attaccare agevolmente le rocce della dorsale SE (II+), fino a giungere sul filo. Con attenzione si supera un piccolo intaglio e si percorre interamente la crestina rocciosa, stretta ed esposta, ma facile (II+) e di buona qualità, fino ad incontrare lo sbocco dell´erto canalino descritto nell´opzione precedente.
Si risale ora senza difficoltà la ripida dorsale, fino a raggiungere, presso una innocua ma caotica fascia di rocce disseminate sul pendio, il tracciato dell´itinerario normale che sale dal Passo di Val Andrina. Seguendo ora quest´ultimo, si punta ad Ovest e, agevolmente, si guadagna la larga Spalla Sud della cima principale dei Dossoni, dalla quale di fronte a noi è ben visibile anche l´altra cima minore (la quale, da qui, è accessibile direttamente). Ora si piega a destra (N) e, dapprima ripidamente, in seguito quasi in piano, si percorre il docile tratto di cresta che ci separa dalla cima principale dei Dossoni (m. 2910, ore 3 dal punto di partenza, fantastico panorama a 360°). Se da qui si vuole fare una puntatina anche sulla cima minore, conviene abbassarsi direttamente sulla Cresta Sud-Ovest che, in dieci minuti, conduce sulla seconda sommità dei Dossoni (m. 2856).
Tramite l´itinerario della via normale si scende per i pendii del versante orientale e per l´ampia dorsale nord orientale, seguendo tracce e ometti fino al Passo di Val Andrina (m. 2638, 30 min.). Dopo aver disceso con alcuni tornanti un primo ripido pendio, si ritorna al ripiano sotto l´imbocco del Canale Nascosto, ricollegandosi all´itinerario di salita, che si segue a ritroso fino al punto di partenza (2 h dalla cima).
Facile e appagante salita in ambiente solitario, su due cime semi-sconosciute che regalano panorami mozzafiato. Con le giuste condizioni di sicurezza, la salita risulta abbastanza abbordabile ma meravigliosa. È però indispensabile possedere un´ottima capacità tecnica nel valutare la stabilità del manto nevoso. Se si ha ancora tempo a disposizione, dal Passo di Val Andrina si consiglia vivamente di fare una puntatina anche sulla cima del Monte Seroti (m.2643, cresta affilata di neve e roccette di II grado, 30 minuti a/r), che è proprio lì accanto. Data la varietà di itinerari e di attività possibili, la zona del Mortirolo si presta alla frequentazione escursionistica e alpinistica per quasi tutta la durata dell´anno.
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