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Il Monte Varadega da nord est |
Regione: Lombardia (Brescia) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Retiche - Gruppo Pietra Rossa Provincia: Brescia Punto di partenza: Spiazzo nei pressi del torrente in Val Varadega (q. 1950 m ca.) Versante di salita: NE Dislivello di salita: 685 m - Totale: 1380 m Tempo di salita: 2,15 h - Totale: 3,45 h Periodo consigliato: metà giugno - fine ottobre |
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Il Varadega è una montagna modesta ma interessante, sia dal punto di vista storico che da quello paesaggistico, che chiude la testata dell´omonima valle. É una delle ultime elevazioni sulla lunga dorsale che dalla Valle del Gavia si estende verso Sud-Ovest sino al Passo del Mortirolo. Vista da Sud, la cima si presenta con un profilo discontinuo sul quale spiccano due sommità più elevate, vicine e divise da un´ampia forcella. Sui pendii sotto di esse, i numerosi affioramenti rocciosi presenti tra le estese chiazze erbose sono solcati e divisi da molteplici canali, per lo più detritici. Il versante Nord, più selvaggio ed appartato, si prospetta con un aspro dirupo di rocce rotte alto circa trecento metri. Il versante Ovest, sul quale corre la Via Normale, sfoggia interessanti torrioni e placconate rocciose che piombano sulla sottostante ganda; sotto di essa un erto pendio erboso invaso dai detriti, digrada fino al limite del bosco. La Cresta NE, sulla quale corre l´itinerario qui descritto, appare per lo più larga e poco pendente, per poi affilarsi ed impennarsi nell´ultimo tratto, dove presenta blocchi accatastati sui quali prestare attenzione. Sulla montagna, avamposto della Linea Cadorna (seconda linea), si trovano molte testimonianze della Grande Guerra.
Dalla Valtellina (Mazzo o Grosio) o dalla Valcamonica (Monno), si prende la strada per il Mortirolo (Passo della Foppa). Poco oltre il Passo (per chi proviene dalla Valtellina), o poco prima (per chi proviene dalla Valcamonica), ad un centinaio di metri di distanza dall´Albergo Passo del Mortirolo, si imbocca la piccola stradina asfaltata (indicazioni per Loc. Pianaccio - Malghe Varadega, Andrina, Salina, Bighera) che si inoltra in Valle Varadega e successivamente in Valle di Grom conducendo alla Malga Salina Bassa. Dopo circa due chilometri, sulla sinistra si dirama una vecchia stradina militare (cartello con indicazioni Passo Varadega, Monte Varadega, Croce dell´Alpe). Subito dopo la strada piega a destra ed attraversa il torrente sul fondo della valle. Circa trenta metri dopo il torrente si trova, sulla destra, uno spiazzo erboso dove si lascia l´auto (m. 1950 ca.).
Dal parcheggio si ritorna presso la stradina militare incontrata in precedenza e si inizia a risalirla con un paio di tornanti. Con percorso molto piacevole e con una pendenza mai eccessiva, la si segue lungamente immersi nell´incantevole scenario della Val Varadega, superando le Casere del Comune con il bivio per il Piz de le Casuce (grande croce visibile) e, poco più in là, la deviazione per il Baitello Varadega, recentemente ristrutturato. Più avanti, in corrispondenza del quinto tornante, si abbandona la sterrata e si prende a destra (NE) il sentiero segnato n. 73 per i Laghi Seroti. Tramite quest´ultimo ci si porta al centro della valle e si risalgono i vasti pendii costellati di grossi detriti che conducono fino alla sua testata dalla quale, ben presto, si raggiunge la sella che divide il Monte Varadega dal Pizzo Alto (m. 2590 ca., ore 1,45).
Dalla sella, seguendo la larga dorsale si punta in direzione SW. Si oltrepassa un rudere ed un dosso e, giunti sotto l´edificio sommitale, tenendosi preferibilmente sul lato sinistro della cresta, con qualche passaggino di II grado si risale la catasta di blocchi rocciosi che in breve conduce in vetta (m. 2634, ore 2¼ dal punto di partenza).
Dalla vetta, ripercorrere la cresta per cinque metri e calarsi a sinistra (N) per una ventina di metri su di una facile paretina rocciosa (II grado, attenzione!) seguita da un breve canalino detritico. Successivamente, spostarsi verso sinistra, entrare nel foro della cannoniera scavata sotto la cima e percorrere l´intera galleria [(10 metri, pila frontale non indispensabile - attenti alla testa!) oppure passare al di fuori di essa percorrendo una cengetta sulla sinistra (molto esposto)], fino a raggiungerne l´uscita. Scendere la scalinata sottostante fino ad arrivare alla sella tra le due cime della montagna (cartello con indicazioni, 15 minuti dalla cima). Da qui, scendere per l´itinerario normale che si svolge per il versante SW.
Ambiente splendido e solitario, come di consueto in questo sottogruppo montuoso. Dal cartello con indicazioni presso la sella tra le due vette, districandosi tra grandi blocchi accatastati sulla sinistra, percorrendo poi l´evidente largo canale tra due roccioni (anch´esso ingombro di grandi massi) ed infine transitando sulla larga cresta di sassi mobili, si può salire in breve alla cima Ovest (m. 2630 ca. - facili passaggi max. di II grado - 10 minuti). È senz´altro più bello effettuare la salita in tarda stagione (fine settembre - inizio ottobre) quando le giornate sono più limpide ed i contrasti sono più accentuati. Si consiglia di abbinare la salita con l´itinerario che, dai pressi del Passo Varadega, percorre tutta la cresta del Monte Resverde fino alla grande croce posta sul Piz de le Casuce. Da lì si ritorna in breve alla macchina (vedere relazione Monte Resverde Via Normale per la Cresta Nord).
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