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Immagine ripresa al Pian del Lago, nei pressi del bivacco omonimo |
Regione: Lombardia (Sondrio)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Cima di Piazzi Provincia: Sondrio Punto di partenza: Malghera (q. 1937 m) Versante di salita: SW - SE Dislivello di salita: 1043 m - Totale: 2086 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 5,30 h Periodo consigliato: estate, inizio autunno |
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Caratteristico rilievo roccioso tra la Valle d’Avedo e la Valle di Sacco, entrambe laterali della Valle Grosina. Presenta due distinte cime: l’appuntita Cima W (q. 2978 m) e la larga cupola della vetta, la Cima E (q. 2980 m), separate da un profondo intaglio. Se osservato dalla Valle di Sacco o dal Pian del Lago offre un bel quadro di alta montagna, affiancato a destra dal Pizzo Matto e a sinistra dai rilievi che culminano nella Cima di Saoseo. Da questo versante la parte mediana della cresta SE, dove si svolge l’ultima parte della via normale proposta, appare ripida e rocciosa, in effetti i risalti vengono facilmente aggirati a destra su di un largo ed un poco faticoso pendio ghiaioso. L’ascesa non propone quindi alcuna difficoltà o passaggio esposto. Merita comunque di essere raggiunto, se non altro per il bellissimo panorama circolare, in particolare sulla Cima Viola e sulla Cima Orientale di Lago Spalmo.
A Grosio, seguendo le indicazioni, si prende la strada per la Val Grosina e si sale fino a Fusino, dove c’è un bivio segnalato e la cassa automatica per il pagamento del ticket (€ 3,00). Qui si prende a sinistra e si sale lungo la stradina, quasi interamente asfaltata, che conduce a Malghera. Si parcheggia nello spiazzo che precede di una cinquantina di metri la bella chiesa (Santuario della Madonna del Muschio) dove c’è anche una bacheca e diversi cartelli indicatori.
Seguendo le indicazioni dei cartelli si imbocca il tratturo che passa davanti alla chiesa e sale in Valle di Sacco. Giunti alla Casera di Sacco (q. 2008 m) si scende brevemente ad attraversare il torrente sopra un ponte e poi si prosegue ancora lungo la pista sterrata che, in direzione NE, conduce alla stalla di Mandre Vecchie (q. 2063 m). Si piega ora a destra e poco più sopra si arriva alla Casera di Cavic (q. 2168 m, non riportata dalle carte).
La pista prosegue a sinistra della casera e dopo un breve strappo si guadagna un pianoro dove si trova un ulteriore cartello indicatore. Anche qui si prosegue a sinistra, indicazioni per Bivacco Pian del Lago e Passo di Vermolera. Giunti al grande ripiano superiore, nominato Pian del Lago, in breve si raggiunge il bivacco. Da qui, o meglio da un centinaio di metri prima di raggiungerlo, si abbandona il sentiero, si attraversa a sinistra il vasto ripiano e si inizia a risalire nell’ avvallamento compreso tra il Pizzo Matto a destra e il Dosso Sabbione a sinistra.
Sulla carta questo vasto ripiano è nominata Piansortino, ma in effetti si chiama Piantosortivo. Ad ogni modo, cercando il percorso migliore, inizialmente su prati e pianori acquitrinosi, poi su ripidi pendii morenici e conche ricolme di ganda ed infine su detriti, si arriva alla larghissima sella alla base della cresta SE della nostra montagna. Da questo valico si volge a sinistra e con percorso evidente si risale l’ampia dorsale con un po’ di fatica a causa dei ghiaioni instabili, fino a raggiungere l’ometto di pietre sulla vetta.
Come per la salita.
Su diverse carte il Bivacco al Pian del Lago non è riportato. È posizionato un centinaio di metri a N del Lago di (q. 2316 m), a circa metà strada tra Malghera e il Passo di Vermolera.
Immagine ripresa alla partenza | L’elementare dorsale SE del Dosso Sabbione | Panorama di vetta, verso NE |
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