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Immagine ripresa dal Lago Guinzana |
Regione: Lombardia (Sondrio) Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Cima di Piazzi Provincia: Sondrio Punto di partenza: Sacco (q. 1617 m) Versante di salita: NE-E-SE Dislivello di salita: 1206 m - Totale: 2412 m Tempo di salita: 3,15 h - Totale: 6,30 h Periodo consigliato: estate, inizio autunno |
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Si trova sulla catena di confine tra la Val Poschiavo e la Val Grosina Occidentale. Prende il nome dalla sottostante Val Trevisina, laterale della Val Poschiavo, ma sulle carte c´è un po’ di confusione riguardo l’esatta denominazione. La guida del CAI riporta Pizzo Trevesina, la Carta Nazionale Svizzera lo nomina giustamente Piz Trevisina, mentre sulla Kompass attualmente appare P. Travisina. Dal punto di vista escursionistico l’ascesa dalla Val Guinzana e per la cresta SE, in condizioni normali, non comporta alcuna difficoltà. Ma il sentiero segnalato solo da sporadici cartelli e in alcuni punti poco individuabile, richiede esperienza. Stupendo panorama di vetta, molto simile a quello del Sassalbo.
Dalla superstrada Tirano-Bormio si esce a Grosotto-Grosio. Raggiunto il centro di Grosio, dopo la chiesa si prosegue lungo il rettilineo per altri 200 m poi si svolta a sinistra, seguendo le indicazioni per Fusino. All’entrata di questa località, a sinistra c’è una chiesetta in sassi, un ampio parcheggio e il distributore automatico che rilascia il ticket giornaliero al prezzo di € 5,00 per il transito veicolare sulle strade della valle.
Si prende quindi la deviazione a sinistra per Malghera e dopo una breve discesa si sale lungo la stradina asfaltata. Raggiunto il villaggio di Ortesei, si prosegue ancora per poco più di 1 km. Poi la strada affianca a destra una casa e compie una breve discesa, al termine della quale c’è un bivio. Entrambe le vie che si staccano sono sterrate. Al centro del bivio c’è un cartello segnaletico che riporta la località in cui ci si trova Ginugiòla (q. 1622 m) e le indicazioni per Alpe Guinzana 1.00 h, Lago Guinzana e Passo Guinzana (segnavia 257).
Con l’auto s’imbocca quindi la sterrata di sinistra che scende a Sacco (q. 1617 m), si oltrepassano le baite di questa località e circa 200 metri più avanti si arriva a un nuovo bivio. Anche qui si prende a sinistra, pochi metri più avanti c’è un ponte in legno che permette di attraversare il torrente Roasco e di salire lungo la Val Guinzana. Si parcheggia 30 metri prima di quest’ultimo incrocio, in uno spiazzo a sinistra della strada.
Si attraversa il ponte sul torrente Roasco e si sale nel bosco lungo la ripida stradina sterrata della Val Guinzana. In corrispondenza di due tornanti ci sono altrettanti bivi. Al primo si prosegue a sinistra e al secondo si tralascia la stradina pianeggiante sulla sinistra e si prende a destra, quasi in leggera discesa, poi la strada riprenderà a salire. Più avanti c’è un cartello che indica l’Alpe Guinzana a h. 0,20. La sterrata prosegue ora nel bosco più rado, attraversa il torrente sopra un ponte e giunge all’alpe citato (q. 1928 m).
Un cartello indica di proseguire in direzione SSW, per il Lago e il Passo Guinzana. Il prossimo e ultimo cartello lo troveremo al Lago Guinzana e il percorso che ci attende non è segnalato, in alcuni tratti dove la traccia è poco individuabile bisogna quindi prestare un po’ di attenzione.
Dall´Alpe Guinzana s´imbocca quindi il sentiero che sale in obliquo e con buona pendenza il versante sinistro orografico della valle.
Si arriva quindi nel pianoro acquitrinoso dove c’è la baita diroccata dell’Alpe Grosse Piatton (q. 2117 m) dove la traccia si perde un poco nella vegetazione. Il sentiero traversa ancora a mezzacosta e cento metri più avanti dell’alpe supera un gradone con ripide svolte. Più avanti si tralascia una traccia che si stacca sulla destra e si segue il sentiero principale che s’inoltra nella gola del torrente e poi conduce a destra del Pian delle Rogge.
Nel prosieguo la traccia si perde nelle pietraie ma ci sono alcuni ometti che ci guidano a risalire un ripido dosso. Un breve traverso a mezzacosta e, un poco sulla destra, si arriva poi nella conca del Lago Guinzana (q. 2510 m). Da qui abbiamo almeno due possibilità per raggiungere la vetta, non esiste alcuna traccia ma i due percorsi sono ben individuabili.
ITINERARIO A
Senza percorso obbligato si prosegue in direzione della selletta alla base dell’impennata della cresta SE del Pizzo Trevesina (vedi immagine principale). Raggiunta la cresta, sempre larga, si può scegliere se salire lungo i blocchi accatastati del filo, oppure se appoggiare un poco sulla sinistra, senza alcuna difficoltà, fino in vetta.
ITINERARIO B
Si risalgono i dossi in direzione dell’evidente Passo di Guinzana, dove inizia la cresta SE della nostra montagna. Tuttavia, non vale la pena raggiungere il valico, dato che bisogna poi aggirare sul versante della Val Guinzana un tratto affilato della cresta. Conviene raggiungere la cresta più a destra, anche qui senza percorso obbligato, poi si prosegue facilmente lungo il filo o appoggiando leggermente a destra. Poco prima della selletta alla base dell’impennata finale, dove ci si ricollega con l’itinerario precedente, bisogna superare un breve tratto affilato della cresta. Ma si tratta di tre o quattro metri senza particolari difficoltà, poi diventa tutto elementare fino in vetta.
Come per la salita.
| Sulla cresta SE del Pizzo Trevesina | Panorama di vetta, verso NE | A centro immagine il Lago Guinzana, dalla vetta |
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