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Tratto terminale del Pizza Platta con a in rosso la via nuova e in blu quella vecchia |
Regione: Estero (Estero)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Avers Provincia: Estero Punto di partenza: Cresta d´Avers (q. 1960 m) Versante di salita: S-W-SW Dislivello di salita: 1500 m - Totale: 3000 m Tempo di salita: 5,00 h - Totale: 9,00 h Periodo consigliato: fine estate |
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Questa relazione propone una via di salita più facile e soprattutto meno esposta al pericolo di caduta di pietre e quindi più sicura. Ricalca all’incontrario la via descritta da Piero Vardinelli nella sua normale al Piz Platta e propone una variante importante all´ultimo tratto di salita. La totale scomparsa di neve nel canalone S e le frane cadute negli ultimi anni hanno reso tale percorso molto pericoloso. Noi l´abbiamo percorso in salita, seguendo le indicazioni, ma con grande attenzione, apprensione e fatica. Il tratto terminale della salita si svolge per un tratto lungo la cresta SW e poi in piena parete S lungo camini e cenge facili, senza dover mettere le mani sulla roccia, ma con piede saldo ed assenza di vertigini. Il Vadret dela Platta sotto il Taelinhorn è diviso, nella parte alta sotto la cresta, da una larga fascia di massi e blocchi accatastati, per cui i ramponi occorrono solo ad inizio estate.
Vedere la relazione del Piz Platta di Piero Vardinelli (n. 1560). Si parcheggia in un comodo spiazzo al termine del paese di Cresta d´Avers.
Dal parcheggio si torna indietro per un centinaio di metri per prendere, sulla destra, il sentiero segnalato che riporta Taelinfurgga e il lago Badenseen. Superato con alcuni tornanti un ripido dosso, ci si inoltra, con moderata pendenza, nella valle di Taeli sotto le belle pareti calcaree dell´Inner Wissberg in un ambiente molto selvaggio e la vista, guardando a SW, del Pizzo Stella con il suo ghiacciaio, il Groppera, l´Emet, il Tambò ed il Suretta. Arrivati nella conca di Buell (quota 2514 m) si seguono le indicazioni ed il sentiero per il lago di Badenseen. Qui si piega a NE, in direzione della Fuorcla Bercla seguendo la traccia ed i numerosi ometti, per risalire il conoide che scende dalla forcella; prima diritti per il pendio poi a zig zag fini a sbucare alla Fuorcla Bercla (2917 m). Dalla forcella si sale in direzione N tenendosi a destra della cresta che scende dal Taelinhorn sempre per traccia ed ometti. La cresta termina a quota 3100 circa appena sotto la vetta del Taelinhorn 3164 m, la cui vetta si può raggiungere in poche minuti per la facile cresta S. Qui appare finalmente la nostra meta: il Piz Platta con la sua parete S apparentemente irraggiungibile. Si continua in quota su blocchi e sfasciumi seguendo sempre i numerosi ometti, per poi perdere alcuni metri per stare sotto la falda superiore del ghiacciaio. Si traversa per blocchi e sfasciumi sempre sotto la cresta che unisce il Taellinhorn e le quote 3140 e 3201. Fra le due si incontra una forcella con ometto che segnala l’uscita della via di salita descritta da Piero Vardinelli. Sempre stando appena sotto la cresta si perviene all´intaglio da cui parte la nuova via di salita. Sempre seguendo gli ometti e facendo un poco più d’attenzione, si risalgono prima dei caminetti che portano leggermente verso destra per poi imboccare una cengia che, in diagonale, taglia la parete S del Piz Platta. La cengia è larga, ma esposta, per cui fare attenzione. Al termine della cengia ci si ritrova sulla cupola terminale, si piega a sinistra in direzione NW e per blocchi e sfasciumi si perviene alla croce di vetta,
Come per la salita.
L´ascensione si svolge in un ambiente naturale di grane bellezza e maestosità. Dalla vetta solo cime e valli disabitate. Il tutto in una perfetta solitudine, la sola Valle Avers con i suoi piccoli paesi e con più mucche al pascolo che esseri umani ripaga delle due ore e trenta di auto. Come già scritto questa via può essere considerata la normale in quanto più facile, meno faticosa e meno soggetta a pericoli. I ramponi servono solo ad inizio estate. A stagione avanzata non si tocca quasi più neve. Il percorso è leggermente più lungo ma meno faticoso.
Conca di Buell con indicazione per Bodenseen | Il Taellinhorn con Fuorcla Berca a sinistra | La cengia sotto la vetta |
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