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Verso la cima del Crnelska Spica |
Regione: Estero (Estero)
Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Giulie - Gruppo Canin Provincia: Estero Punto di partenza: Stazione di arrivo cabinovia Canin (q.1850 m) Versante di salita: E-NE Dislivello di salita: 500 m - Totale: 1000 m Tempo di salita: 3,15 h - Totale: 6,30 h Periodo consigliato: estate - primo autunno |
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Il Crnelska Spica o Cima Confine segna, appunto, la linea di confine tra Italia e Slovenia.
Da Sella Nevea si sale al Rifugio Gilberti tramite cabinovia.
Dal Gilberti si percorre in salita la pista da sci fino a Sella Prevala. Qui giunti, si rimane sul pianoro della Sella,senza salire né verso la rampa della pista-sci di sinistra (italiana) né verso quella di destra (slovena). Si va verso la casupola di raccordo degli impianti posta appunto sulla Sella stessa in territorio sloveno.Osservando con attenzione si noterà un sentiero in salita verso sinistra (dietro la casupola) che apparentemente sembra condurre sul ripido versante ovest del Monte Golovec ed è contraddistinto dal tipico segnale sloveno disco rosso-bianco. Si prende tale sentiero in salita e lo si percorre tutto con continui saliscendi attraversando in quota il versante dei monti Golovec e Leupa. Dopo circa un´ora si perviene ad una zona fortemente carsica contraddistinta da continue gole e faglie rocciose. Il sentiero è sempre marcato dai dischi rosso-bianchi e sceglie la via migliore. Si prosegue scavalcando una selletta posta su una linea di cresta intorno ai 2000 metri (prime fortificazioni militari della Grande Guerra). Si va sempre aventi fino ad incontrare un sasso ove è indicata la segnalazione verso destra per la Cima Rombon. Invece di voltare a destra si prosegue diritti iniziando ora a salire in modo più marcato. Si sale su ghiaino e sassetti ma anche su erba e con continui zig-zag si perviene infine ad una sella ove si notano le rampe di accesso alle sommità del nostro monte che è costituito da due cime (una più alta di m 2332 ed una più bassa m 2273). Si prende la rampa di sinistra che percorre a zig zag il versante erboso del monte fino ad un canale detritico che si supera e poi si addiviene alla linea di cresta finale che si percorre in modo aereo fino sulla cima vera e propria ove è posto un cumulo di sassi ed un contenitore sloveno fatto a mo´ di punta di missile ove è posto il libro delle firme. Panorama grandioso su tutte le cime delle Giulie. Si scende per il medesimo percorso di salita e giunti alla base della forcelletta che segna la divaricazione tra le due cime si sale verso destra e percorrendo il sentiero erboso si giunge ne pressi di varie fortificazioni militari che meritano una visita.
Come per la salita.
La salita al Crnelska Spica è impegnativa perchè si cammina sempre sotto al sole e non vi sono sorgenti di acqua né bivacchi. In secondo luogo le rampe di accesso alle due cime sono pur sempre sentieri militari della prima guerra mondiale che proprio per tale motivo sono soggetti a dissesti e sommovimenti detritici che richiedono attenzione in quanto si viaggia comunque in esposizione sui ripidi crestoni sottostanti. Anche il canalino detritico che bisogna obbligatoriamente percorrere per la cima principale richiede attenzione per i sassi mobili e per la conseguente facilità di scivolare. La cresta è aerea ed esposta. In compenso la fatica è ampiamente ripagata da un panorama stupendo degno delle migliori vette delle Giulie e la presenza dei ruderi delle vecchie fortificazioni militari rende la salita interessante anche dal punto di vista storico.
Panorama dalla cima verso il gruppo del Kanin | Panorama dalla cima verso il gruppo del Montasio | Panorama dalla cima verso lago Predil e Mangart |
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