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Corna di Caspai |
Regione: Lombardia (Brescia)
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde Provincia: Brescia Punto di partenza: Loc. Pineta di Lodrino (q. 850 m) Versante di salita: S Dislivello di salita: 500 m - Totale: 1000 m Tempo di salita: 3,30 h - Totale: 4,30 h Periodo consigliato: primavera - autunno |
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La corna di Caspai è una vetta molto panoramica e prevalentemente rocciosa che sorge a cavallo fra la Val Trompia e la Val Sabbia, facilmente e velocemente raggiungibile dall´abitato di Lodrino attraverso un comodo e panoramico sentiero che funge anche da via normale. Per chi intendesse arrivare sulla vetta attraverso le pareti rocciose, però, la via più breve e significativa dal punto di vista tecnico è senza dubbio la nuova ferrata di Caspai, tre ore adrenalina pura e prove di forza decisamente da non sottovalutare.
Da Brescia o da Ospitaletto si segue la strada della Val Trompia e , una volta superato l´abitato di Gardone, si arriva a Marcheno da dove sulla destra si imbocca la tortuosa ma rapida strada per il bel paese di Lodrino. Appena superato il nucleo abitativo, si segue via Pineta e si raggiunge la località omonima, dove si può parcheggiare nei pressi della Trattoria Genzianella o appena più sopra seguendo la strada asfaltata contrassegnata da segnavia bianco verdi. Una volta parcheggiato si seguono sempre le indicazioni bianco verdi e poi le frequenti indicazioni per la Ferrata Caspai e si raggiunge l´attacco in una mezz´oretta scarsa attraverso un bel sentiero curato fra gli arbusteti.
L´attacco della ferrata si presenta verticale ma su roccia bella compatta e ricca di appigli: il cavo ben teso e i cambi frequenti garantiscono una progressione sicura e anche i punti apparentemente più ostici si superano con facilità facendo trazione sul cavo. Dopo i primi metri verticali, inizia una lunga sezione di ferrata praticamente sempre orizzontale, alternando traversi esposti e sali scendi fra canaletti un po´ sporchi di terra che, nonostante risultino spesso ripetitivi, tuttavia permettono di gustarsi ottimi panorami. A metà ferrata circa si affronta una sorta di crepaccio roccioso un po´ umido ma molto suggestivo e la ferrata per un attimo ritorna a prendere quota attraverso facili placchette; terminata questa parte si ricomincia con dei traversi parecchio strapiombanti ma ottimi come soggetti fotografici finchè si arriva a un bivio: a sinistra in piano si prosegue verso la cima attraverso un facile sentiero attrezzato fra pratoni e roccette della durata di una ventina di minuti circa. A destra invece ha inizio il tratto più impegnativo della ferrata: con quattro pareti consecutive infatti si affronta un salto di almeno 150 metri da affrontare quasi interamente di forza di braccia, data la forte esposizione della via: gli appigli naturali sono sempre presenti, ma la pendenza della roccia rende spesso inevitabile la trazione sul cavo, mettendo a dura prova i nervi delle braccia e delle gambe. Terminato il quarto tratto di via, la croce di vetta è gia ben visibile e si raggiunge in pochissimi minuti.
Dalla croce, verso NE, si sviluppa il sentiero di discesa che rappresenta anche la via normale per la corna Caspai: in un´ora e un quarto scarsa si giunge alla macchina attraverso un sentiero che attraversa creste e dorsali erbose e anche alcuni passaggi curiosi fra le rocce. Giunti al Passo della Cisa (1145 m) si può seguire il sentiero o tagliare lungo un canalone ghiaioso che segue il percorso dei cavi della teleferica e che permette di accorciare l´itinerario di una ventina di minuti abbondanti.
Bella via ferrata non alla portata di tutti, specialmente per quanto riguarda l´ultima mezz´ora; in ogni caso, lungo l´intero percorso sono presenti innumerevoli vie di fuga utilizzabili in caso di necessità.
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