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![]() Il versante NW di Cima Bagni dal Monte Popera |
Regione: Veneto (Belluno) ![]() Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Popera Provincia: Belluno Punto di partenza: Rif. Lunelli (q. 1568 m) Versante di salita: N-NW Dislivello di salita: 1420 m - Totale: 2840 m Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 7,30 h Periodo consigliato: metà maggio - giugno |
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Cima Bagni è la più alta e grande montagna di quella diramazione delle Dolomiti di Sesto (che in questo settore non sono più geograficamente tali) che dal Monte Popera va progressivamente digradando fino al Monte Aiarnola separando la Val Padola e il Comelico dalla Val d’Ansiei in corrispondenza di Auronzo. Cima Bagni presenta diverse vie piuttosto facili, ma nessuna propriamente semplice. Generalmente sono state considerate le vie normali quella dal Cadin del Biso e ora quella per Forcella Bagni, ma la salita per il Canalone W.O. è da considerarsi il più breve, rapido, diretto e – se in buone condizioni – facile accesso alla cima. In ogni caso è un rinomato e ambito itinerario scialpinistico.
Dal Rif. Lunelli, prima per stradina forestale poi per sentiero, si risale fino in prossimità del Rif. Berti. Senza necessità di raggiungerlo, si rimonta a sinistra per confluire nel tracciato diretto al Biv.Piovan seguendolo in direzione SE fino ad approssimarsi al versante N dei contrafforti settentrionali di Cima Bagni. Abbandonare il sentiero ove appare più vantaggioso per risalire liberamente in direzione dei Campanili di Popera e raggiungerne la base a quota 2300 m.c. Da qui finalmente si può vedere lo sbocco del canalone W.O.
Risalire integralmente il canalone fino alla forcellina da cui si origina (la carenza di abbondante innevamento può rendere tutto più complicato. In un breve tratto – e in specifiche condizioni – la pendenza può sfiorare i 50°, per il resto rimane tra i 40° e i 45°). Sopra la forcellina il versante diventa aperto e si può scegliere in funzione delle condizioni o delle preferenze se proseguire per il canale nevoso a destra o se risalire il pendio di roccette e detriti a sinistra per poi traversare a destra più in alto, andando in ogni caso a confluire nel pendio nevoso che lambisce il lato occidentale delle strutture che sorreggono la parte sommitale della montagna. Salire dunque detto pendio fino alla spalletta superiore. Proseguire oltre nel successivo e più definito catino (“l’imbuto”, che scarica nei precipizi dell´alta Val Stallata - attraverso il collettore inferiore - tutto ciò che in esso vi dovesse scivolare) e raggiungere obliquamente la cresta a SW della cima tramite l’ultima bancata inclinata . Risalendo a sinistra su detriti si giunge in breve in vetta.
Come per la salita.
Volendo realizzare un percorso di maggior respiro, è ovviamente possibile scendere in versante opposto per Forc.Bagni e Forc. Anna per poi divallare direttamente al Rif.Lunelli, oppure scendere al Cadin del Biso per decidere da dove uscirne.
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Nel Canalone W.O. | Sul pendio mediano | "L´imbuto" |
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