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![]() Cima Giàf dal Cadin d´Arade |
Regione: Friuli Ven. Giulia (Pordenone) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Carniche - Gruppo Monfalconi-Spalti di Toro Provincia: Pordenone Punto di partenza: Rif. Padova (q. 1287 m) o Rif. Giàf (q. 1405 m) Versante di salita: N-NW Dislivello di salita: 1236 m - Totale: 1236 m Tempo di salita: 4,30 h - Totale: 8,00 h Periodo consigliato: estate - autunno |
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Cima appartenente allo splendido Gruppo dei Monfalconi – Spalti di Toro al confine tra il Cadore (Veneto) e la Carnia (Friuli). Il suo percorso di salita risale per cenge, camini e paretine il suo versante più vulnerabile, mentre dal soleggiato Cadin D’Arade, il Monte mostra con slancio la sua linea più elegante.
Raggiunto in automobile il parcheggio del Rifugio Padova (m 1287) per carrozzabile dal Lago del centro Cadore, si segue il sentiero CAI n.346, inizialmente addentrandosi per il bosco per uscire presto in una zona di mughi; al bivio (0.45 h) si trascura il sentiero CAI n. 342 che si addentra nel Cadin d´Arade, e si prosegue a sx in direzione della F.lla Scodavacca (m 2043) ore 2,00 - la stessa Forcella può essere raggiunta nello stesso tempo dal versante Friulano del Passo della Mauria risalendo sempre il sentiero CAI n.346 che transita al rifugio Giaf. Senza raggiungere la F.lla (o valicata la stessa se si proviene dal versante opposto), in prossimità di essa si abbandona il sentiero segnato per risalire i prati sulla dx (Sud); esaurita la vegetazione si intuisce a sx il canale di sfasciumi e blocchi in direzione della F.lla Alta di Scodavacca (m 2290). Raggiunta faticosamente la stretta F.lla (ore 3,15 ca.), in ambiente già tipicamente repulsivo e di croda, si volge lo sguardo a Sud in direzione della nostra meta - Attacco
Ci si dirige verso dx (Ovest) confortati da alcuni ometti crollati, si scende e si risale di qualche metro aggirando alcune piccole costole rocciose alternando tracce di sentiero a facili cenge; ci si dirige sulla sx risalendo un canale/camino che si affronta verticalmente con passaggi prevalenti di I+/II, fino a quando valicata una forcelletta si converge in un piccolo anfiteatro. Nel fondo di questo di raggiunge salto verticale di 7-8 metri (II+, ometto, punto chiave della salita) superato il quale si prosegue per camino/ canale con detriti, superando passaggi di I/I+, fino alla Forcella di Cima Giàf (m 2440, fin qui h 4,00 ca). Si risale ancora a sx (Est) inizialmente su tracce di sentiero e successivamente su paretina interrotta da una comoda cengia (I+/II), fino a raggiungere la cresta del nostro monte, da dove con aereo passaggio su rocce rotte ed esposte (II+) si raggiunge la vetta (h.4,30 ca)
Come per la salita. Subito sotto della F.lla Giàf e in prossimità del punto chiave, spuntone con cordino per eventuale calata (consigliata).
Cima salita raramente nonostante le difficoltà alpinistiche relativamente contenute, comunque non banale richiede attenzione; ascensione che si svolge spesso su terreno mobile, comunque pulita nei passaggi più impegnativi.
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Forcella Giàf | La cresta della Cima Giàf a inizio discesa |
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