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![]() Lungo la cresta SSW |
Regione: Lombardia (Como) ![]() Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Camoghè Provincia: Como Punto di partenza: Cusino Val Cavargna, località Malè (q. 1201 m) Versante di salita: SSW Dislivello di salita: 541 m - Totale: 1082 m Tempo di salita: 1,30 h - Totale: 3,00 h Periodo consigliato: da aprile a novembre |
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Si trova sulla catena montuosa che divide la Valle Sanagra dalla Val Cavargna, a circa metà strada tra il Monte Pidaggia a S e il Monte Marnotto a N. Come il dirimpettaio Pizzo di Sebòl è una modesta cima in prevalenza erbosa, facilmente accessibile da più versanti. La salita dalla boschiva cresta SSW è comunque piacevole, sebbene priva di difficoltà. Sulla cima è posta un’alta croce in legno.
Da Menaggio sul Lago di Como si segue la strada per Porlezza e Lugano. Poco prima di giungere a Piano Porlezza (frazione di Carlazzo) si prende la deviazione per la Val Cavargna e si sale fino a Cusino. Subito dopo il primo semaforo di questo paese si imbocca, verso destra, la carrozzabile per Monti di Lugone (Malè) e Madonna della Salute. La stradina asfaltata sale con diversi tornanti, passa vicino ad una stazione ripetitrice e prosegue fino alla località Malè. Si parcheggia in una spianata in prossimità di una pozza artificiale, 50 metri prima del cartello che indica il divieto di transito.
Dal parcheggio si seguono le indicazioni di un cartello per Alpe del Rozzo e si prosegue in salita sulla stradina asfaltata. Poco più avanti del cartello che indica il divieto di transito il manto diventa sterrato e dopo 20 metri c’è un bivio non segnalato. Abbiamo ora 2 possibilità per proseguire:
1°) per la cresta SSW (difficoltà: E+, ore di salita 1,30)
È il percorso più piacevole. Dal bivio si tralascia la sterrata e si svolta a destra, imboccando una pista erbosa che termina poco più avanti in prossimità di alcune case. Si volge ora a sinistra e si risale il larghissimo costone ricoperto da una faggeta, senza percorso obbligato. Nel prosieguo la cresta si delinea maggiormente ma rimane sempre elementare. Si superano alcuni brevi saliscendi a ci si approssima ad un risalto, ben individuabile a sinistra nell’immagine principale. Questo lo si può superare lungo il filo di cresta, un poco stretto, oppure aggirare a destra su ripide tracce erbose. Poi la cresta ritorna ad essere larga ed elementare fino in cima.
2°) Dall’Alpe del Rozzo (versante NW e ultimo tratto di costone NE. Difficoltà: E, ore di salita 1,40).
Dal bivio si prosegue sulla sterrata in direzione NNE. Essa si addentra nel bosco a mezzacosta e conduce all’Alpe del Rozzo (q. 1473 m). Da qui, su aperto pascolo, si sale in direzione E/SE fino al culmine spartiacque. Seguendo ora il largo costone NE della nostra montagna, si arriva in cima senza alcuna difficoltà (vedi 1a immagine di dettaglio).
Come per la salita, ma è consigliabile la traversata, salire dalla cresta SSW e scendere dall´Alpe del Rozzo.
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Immagine ripresa all’Alpe del Rozzo | A centro immagine la cresta SSW, dalla vetta | Panorama di vetta, verso NW |
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