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![]() Il Monte Zulino |
Regione: Lombardia (Bergamo) ![]() Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Alpi Orobie Provincia: Bergamo Punto di partenza: Valcanale (1028 m) Versante di salita: S-SE Dislivello di salita: 650 m - Totale: 1300 m Tempo di salita: 2,00 h - Totale: 3,30 h Periodo consigliato: tutto l'anno |
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La Cresta dello Zulino è lo spartiacque fra due delle vallate orobiche più note: la Valcanale, pittoresca valle a ridosso delle dolomitiche pareti di Arera, Cima del Fop e Corna Piana e la Val Sanguigno, una delle zone più selvagge e dal punto di vista naturalistico intatte dell´intero arco alpino. Tale cresta ospita numerose elevazioni più o meno significative, tutte ottimamente raggiungibili: si parte ad E dalla Cima di Bani (1780 m), per poi incontrare Monte di Zanetti (1720 m), Monte Zulino (1760 m), Monte Campagano (2068 m) e Monte Corte (2495 m). La cima del Monte Zulino è forse quella tecnicamente più rapida e facile da raggiungere ed è per questo percorribile con le dovute attenzioni anche nella stagione invernale, quando i paesaggi di fronte a noi risultano grandiosi.
Dalla strada della Val Seriana, appena dopo Ardesio, si abbandona la via principale per svoltare a sinistra verso Valcanale, percorrendo la strada finchè questa finisce, nei pressi di un ampio parcheggio appena dopo il paese. Da qui si segue a piedi sulla destra il quasi impercettibile sentiero 265 diretto alla Forcella Zulino (ind.) che sale ripido in un fitto bosco di abeti fino ad arrivare dopo quaranta minuti scarsi all´incrocio con il sentiero 265A proveniente dal Rif. Alpe Corte.
Ignorando i segnali per il rifugio, si svolta a destra e si attraversa in falsopiano un bel pratone dove sorge la rustica Baita di Zulino bassa (1420 m), con ottima vista sulle pareti rocciose di Arera, Corna Piana e cima del Fop. Appena dopo la baita il sentiero riprende a salire ripido nel bosco e in breve conduce alla Baita di Mezzo di Zulino (1600 m), anch´essa posta al centro di un´ampia radura pascoliva. Da qui il sentiero diventa decisamente più pendente e risale tortuoso gli ultimi abeti e cembri fino a giungere dopo una ventina di minuti alla Forcella di Zulino (1759 m), dove davanti a noi si apre maestoso il panorama sulla Val Sanguigno. Ignorando a sinistra alcuni timidi segnali per la Cima del Campagano, proseguiamo su scarsa traccia a destra fino a giungere velocemente su una prima elevazione (1778 m) che risulta essere l´avamposto panoramico più bello dell´intero itinerario. La cima dello Zulino è segnata da una roccia a parallelepipedo sulla sua sommità ed è in vista e si raggiunge dopo un quarto d´ora abbondante lungo il panoramico e un po scomodo filo di cresta (a causa dei pini mughi).
Come per la salita.
Itinerario semplice, bello d´estate ma decisamente più gustoso di inverno, dove l´uso delle ciaspole o degli sci nella neve fresca risulta molto appagante vista la bellezza dei paesaggi e la logica molto intuitiva del percorso.
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