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Regione: Lombardia (Bergamo)
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Alben Provincia: Bergamo Punto di partenza: Comenduno di Albino (q. 411 m) Versante di salita: E-SE Dislivello di salita: 800 m - Totale: 1600 m Tempo di salita: 1,45 h - Totale: 3,30 h Periodo consigliato: tutto l'anno |
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La cittadina di Albino, posta in media Val Seriana, sorge in una conca circondata da diverse vette prealpine rinomate: Cornagera, Poieto, Purito, Misma ,Cereto e Rena. Fra tutti quest´ultimo sembra a primo impatto quello escursionisticamente meno rilevante, data anche la presenza sulla sua sommità di diverse antenne e ripetitori che certamente non ne risaltano le qualità. Tuttavia dalla sua cima si gode un gustosissimo panorama sulla Media Valle e Bergamo e la via normale - non banale - presenta diverse "peculiarità" che la rendono unica rispetto agli itinerari della zona.
Percorrendo la superstrada della Val Seriana si superano le gallerie poste dopo l´uscita di Albino e si esce al successivo svincolo di Cene Sud, seguendo da qui i cartelli per Comenduno, paese che si raggiunge velocemente superando un nuovo ponte sul Serio. Si parcheggia nei pressi dell´antica chiesetta di Santa Maria, ben visibile e posta appena sopra l´enorme chiesa parrocchiale di Comenduno. Lasciata l´auto, si seguono le evidenti indicazioni CAI 520 dirette a Ganda che conducono in breve su una mulattiera che sale ripida fra gli agriturismi e le santelle posti sopra l´abitato, finche, nei pressi di un capanno, un bivio sulla sinistra indica il sentiero per la Madonna del Narciso, che si prende.
Il sentiero sale deciso e con diverse scalette lignee nel bosco, sino ad arrivare, dopo venti minuti scarsi, nei pressi della lapide commemorativa dedicata a Marinelli, giovane paesano perito tragicamente all´età di 19 anni sulle rocce poste appena sopra. Da qui il sentiero gira a destra sotto le pareti rocciose e sale con decisione fra arbusti e roccette, anche con l´aiuto di due scalette fisse. Terminate le scalette, il sentiero in falsopiano gira bruscamente a sinistra lungo un panoramicissimo terrazzone (curioso il masso della Corna Anesì, posto in bilico e a strapiombo sulla valle e condito da una curiosa e poetica incisione) che termina con la Madonnina del Narciso, ottimo balcone sulla valle. Da qui si seguono le indicazioni, prima in leggera discesa e poi in salita a tornanti, per la Croce di San Luigi, che si raggiunge dopo quaranta minuti fra boschi di cembri. Dalla croce (piccola deviazione in discesa), un´ultima ripida salita conduce fra prati in breve alle già ben visibili antenne di vetta.
Dalle antenne si seguono verso nord i pratoni di cresta fino a scendere in breve alla pittoresca e visibile frazione di Ganda. Da qui, sempre seguendo il sentiero 520, si prende un sentiero che scende nei boschi sottostanti il paesello e passa accanto a una profonda voragine protetta da una timida staccionata in ferro. Subito dopo si incontra un bivio: a destra si scende per strada bitumata a Comenduno, mentre a sinistra un bel sentiero prosegue nel bosco fino a due baite e quindi - girando a destra dopo la seconda baita - alla verdeggiante località Mera. Sempre seguendo le indicazioni 520 o quelle del sentiero Angelo Noris, si scende verso Comenduno attraverso un bellissimo percorso panoramico posto quasi a strapiombo sul fiume Serio (corrimano nei punti più esposti e ripidi). Una volta arrivati in paese, si rientra al parcheggio per strada comunale puntando il campanile della chiesa parrocchiale.
Vetta modesta ma discretamente panoramica:interessante soprattutto per il percorso di ascesa, molto vario e panoramico. Da non sottovalutare in caso di bagnato o di neve.
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