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Spiz de San Piero da S |
Regione: Veneto (Belluno)
Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Dolomitiche - Gruppo Bosconero Provincia: Belluno Punto di partenza: Passo Cibiana (q. 1530 m) Versante di salita: SW Dislivello di salita: 600 m - Totale: 1200 m Tempo di salita: 2,30 h - Totale: 4,30 h Periodo consigliato: primavera - autunno |
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E´ la maggiore sommità del breve ramo che dalla forcella delle Ciavazòle nel gruppo del Bosconero, con direzione E-W si allunga verso l´abitato di Forno di Zoldo. Ha rappresentato, nei secoli passati, il territorio di confine tra gli Zoldani ed i Cadorini, che se lo contesero per la ricchezza dei suoi boschi.
Dal Passo Cibiana (q. 1530 m), ci si inoltra verso SW su strada sterrata segnavia 483 attraversando i prati di Tabià Dèona, quindi per buon sentiero si sale un costone boscoso fino a raggiungere un bivio con tabelle a quota 1873 m. Si prosegue ora verso destra su sentiero 485 con indicazioni per la Baita Darè Copàda, e dopo aver attraversato la radura del Pian d´Angias, si raggiunge la forcella Le Calades sul versante meridionale dello Spiz de San Piero. Per caratteristico sentiero pianeggiante intagliato tra i folti mughi, si perviene infine alla piccola ma graziosa e panoramica costruzione in legno della Baita Darè Copàda (q. 1856 m - ore 1,30 ).
Dalla Baita Darè Copàda si prosegue verso SW tra i mughi lungo il segnavia 485 per una decina di minuti. Dopo una breve discesa, alcuni ometti ed un bollo rosso segnalano l´inizio della traccia che verso destra sale lungo il versante W dello Spiz de San Piero. Seguendo i numerosi mucchietti di sassi si prosegue per questa traccia, assai ripida, che prima taglia in diagonale verso N il versante occidentale del monte, quindi aggirato un torrione isolato, si alza fino in prossimità di tre alberelli ed alcune rocce affioranti. Seguendo sempre scrupolosamente gli ometti, ora affiancati da evidenti bolli rossi, si prosegue verso destra - SE- in direzione del canale barancioso che cala dalla vetta, quindi per un corridoio tra mughi tagliati si raggiunge la cresta rocciosa sommitale. Per ripida traccia su ghiaie e risalito un canalino sovrastato da un lastrone roccioso in precario equilibrio, si raggiunge facilmente la vetta ( q. 2084 m - ore 2,30).
Come per la salita.
Fino alla Casera Darè Copàda percorso turistico alla portata di tutti. La successiva ripida e faticosa salita finale, sarà ricompensata da un meraviglioso panorama sui monti di Zoldo e del Cadore. I numerosi ometti e qualche bollo rosso nella parte superiore, danno certezza sulla via da seguire tra i folti mughi.
Baita Darè Copàda | canalino finale | Dalla vetta verso cime Bosconero |
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