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Parte superiore della via |
Regione: Veneto (Vicenza)
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Venete - Gruppo Altipiani Provincia: Vicenza Punto di partenza: Tonezza Versante di salita: S Dislivello di salita: 300 m - Totale: 600 m Tempo di salita: 4,30 h - Totale: 4,45 h Periodo consigliato: primavera - autunno - inverno |
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Il Soglio dei Corvi è una struttura rocciosa che sporge dal margine sud ovest dell´Altopiano di Tonezza, invisibile dalla pianura e forse per questo rimasta del tutto inviolata fino al settembre 2014 quando Tranquillo Balasso ed S. Frigo aprirono "Corvo Grigio non avrai il mio friend". Da quel settembre sul Soglio dei Corvi nacquero altre 5 vie nuove di impegno differente. Linea di Confine del febbraio 2015, sempre di Balasso con E. Xodo è la più facile tecnicamente di queste, vista anche la possibilità di interrompere la salita dopo i primi due tiri chiave, ma ugualmente bella, ben chiodata e su roccia ottima. La via è attrezzata con protezioni naturali (clessidre e radici) e qualche chiodo. Eccetto una tutte le soste sono spaziose e comode.
Dall´uscita della Valdastico Superiore a Piovene-Rocchette, seguire le indicazioni per Arsiero, superare il centro abitato seguendo poi per Tonezza fino a raggiungere e superare anche questo sull´omonimo altopiano. Seguire poi per Trento per circa un km dopo la piazza del paese fino alla via Contrà Pettinà che si segue fino al bivio con Contrà Vallà verso destra e da qui giungere al Camping Amabile presso cui si parcheggia. Dal posteggio scendere una cinquantina di metri fino all´inizio di un sentiero che reca le indicazioni "Excalibur, Riofreddo, Palestra di Roccia 4 Gati". Seguirlo ed al bivio successivo scendere seguendo l´indicazione per Riofreddo. Scendere a lungo, per almeno 20 minuti lungo le ripide svolte del sentiero fino ad una caverna con pianta di Tasso (pinetto) sulla destra, posta presso un tornante. Non svoltare per la traccia ma continuare a scendere verso il basso per una cinquantina di metri quando sulla destra una nuova traccia ad ometti porta alla base dello spigolo che da la direttrice della via. (3 ometti e piccolo ripiano, 30 min. dalla macchina).
Per lunghezze di corda:
1L: dal ripiano con alberi tagliati salire direttamente le placche con grossi strati che obbligano ad una salita atletica (V, 2ch. ed 1 cl.), poi scalare il diedrino sulla sinistra che immette in una nicchia (V+, arbusto) e se ne supera lo strapiombo (V+, 2 cl.) fino al ripiano di sosta (25 m, V sostenuto con 2pp V+, sosta su clessidra e pianta).
2L: scalare la placca articolata verso sinistra (IV+, cl. e ch.) e la successiva fessurina atletica, passo chiave della via (V+, 2 cl.), poi per balze erbose raggiungere una cengia con croce nella roccia ove si attrezza la sosta (25 m, 1pp di V+ poi facile, sosta da attrezzare su pianta, a destra è possibile abbandonare la via).
3L: scalare il filo dello spigolo molto affilato per fessurine (IV, 2 alberi con cordone) e poi per un caminetto (IV, sasso incastrato con cordone) per raggiungere la sosta su comodo terrazzo (30 m, IV sostenuto, sosta su grosso albero con cordone).
4L: salire per le roccette a destra della sosta facendo attenzione ad alcuni blocchi instabili ed al terriccio fino ad un diedro; salire il diedro (IV+, cordone su cl.) e per ripido pendio erboso pervenire alla comoda sosta sotto un lungo diedro (30 m, II con 1pp di IV+, sosta su albero con cordone).
5L: salire tutto il diedro superando 2 strapiombi (V, 3 cl.) fino ad una nicchia con clessidra ed albero, entrambi con cordone. Ignorarli e proseguire oltre uscendo su un breve pendio molto scivoloso e con roccia friabile che adduce alla stretta cornice di sosta (35 m, V sostenuto, sosta scomoda su albero con cordone).
6L: superare la breve placca verso sinistra, difficile, fino all´albero con cordone (V-), poi salire il caminetto con masso incastrato (III+, cl.) per raggiungere la spalla fuori dalle difficoltà (15 m, 1pp di V- e poi III+, sosta da attrezzare su albero).
7-8-9L: proseguire dapprima per un tratto pianeggiante (ometti) e poi per delle balze rocciose facili, cercando i punti più semplici (II) fino all´ultima paretina di 20 m. Scalarla direttamente per ottima roccia per sbucare direttamente in vetta (150 m, II ed un tratto di III, conserva oppure soste su alberi, attenzione agli attriti).
Dall´uscita seguire le tracce di sentiero lungo il crinale (ometti) poi passare nella trincea in mezzo agli alberi per raggiungere il sentiero di partenza. Seguirlo verso sinistra per rientrare al parcheggio in pochi minuti (15 min. dall´uscita).
Lungo la via fare attenzione alla terra che ricopre gli appoggi e che li rende scivolosi e ad alcuni massi instabili al 4 tiro ed all´uscita del diedro. La via è attrezzata bene: portare cordini per le soste ed una decina di rinvii, inutili le protezioni veloci.
Lo spigolo visto dalla falesia 4 Gati | L´attacco |
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