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Il Monte Alto dal Passo del Cerreto |
Regione: Emilia Romagna (Reggio Emilia)
Alpi e Gruppo: Appennini - Appennino Settentrionale - Gruppo Appennino Reggiano Provincia: Reggio Emilia Punto di partenza: Passo del Cerreto (q. 1261 m) Versante di salita: SE-S Dislivello di salita: 650 m - Totale: 1300 m Tempo di salita: 3,10 h - Totale: 5,20 h Periodo consigliato: giugno - settembre |
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Cima appartenente al Gruppo dell´Alpe di Succiso, ovvero di quel tratto dell´Appennino Settentrionale collocato tra il Passo del Cerreto e il Passo del Lagastrello. Il Monte Alto è montagna severa e punto culminante della catena dei Groppi di Camporaghena, la salita non è banale da nessun versante, sia in inverno che d´estate. La vetta è un importante nodo orografico: verso NE si dirama lo spartiacque tra i fiumi dell´Enza e del Secchia, mentre a SW parte il più basso spartiacque tra le valli dei torrenti Taverone e Rosaro.
Dal Passo del Cerreto, dietro al bar ristorante che si incontra sulla destra provenendo dall’´Emilia, si segue in falsopiano il segnavia 00, fino ad arrivare al Passo dell´Ospedalaccio (q. 1287 m), antica via di comunicazione tra l’Emilia e la Toscana (30 minuti). In alternativa si prosegue dal Passo sulla statale 63 in direzione della Toscana per circa 500, fino ad incontrare un evidente tornante (possibilità di parcheggio a sinistra), dal quale parte una carrareccia che conduce al Passo dell´Ospedalaccio (30 minuti).
Dal Passo si abbandona la strada sterrata che conduce alle Fonti di Capiola e si svolta decisamente a sinistra per rapida salita, prima nel bosco, poi in aperta prateria, fino ad arrivare, dopo circa 100 metri di dislivello ad un bivio (palo con tabelle): a sinistra prosegue dritto e ripido il sentiero 00, mentre occorre invece proseguire a destra lungo il 671 che, con salita meno ripida, prima a mezza costa tra praterie, poi in mezzo al bosco (fonte), raggiunge una panoramica sella a quota 1533 m. La mulattiera prosegue in leggera discesa nella faggeta, attraversando vecchie piazzole di carbonaia, per arrivare nel prataccio delle Sorgenti del Secchia (1,00 ora - q. 1500 m). Lasciato sulla destra il sentiero 675 che conduce al Monte Casarola, si prosegue sul segnavia 671 attraversando tutto il ripiano e risalendo poi il sentiero tra i faggi. Usciti dal bosco si trovano a sinistra delle tracce di sentiero che portano a due fonti, mentre il segnavia 671 risale a tornanti il pendio, in alcuni tratti ancora tra gli alberi, fino al Passo di Pietratagliata (0,50 ora - q. 1779 m), punto più basso della cresta che collega il Monte Alto a sinistra con l´Alpe di Succiso a destra. Dal Passo di Pietratagliata si ignora il sentiero 673 che risale il monte, dalla parte della Valle della Liocca, aggirando la cresta sulla destra. Dopo aver indossato imbrago e set da ferrata, si procede decisamente in salita lungo la placca in direzione sud ovest, per incontrare dopo pochi metri il primo tratto attrezzato. Ben presto ci si ritrova per tracce di sentiero sull´erbosa cresta, e si intravedono due torrioni di arenaria, da percorrere in salita con l´ausilio dei cavi attrezzati. Sul primo le difficoltà maggiori si incontrano nella breve discesa dal medesimo, mentre il secondo tratto attrezzato, più impegnativo, oppone una bella placca di arenaria di 20 metri, inclinata di circa 45 gradi, il passaggio sulla esposta cima del torrione ed una non banale discesa di circa 5 metri. Da qui, per breve traccia su roccette, ci si ricongiunge al sentiero 673, che percorre l´ultimo tratto di cresta erbosa fino alla vetta del Monte Alto (0,50 ora).
Dal Monte Alto si torna indietro sui propri passi e, giunti all’inizio della cresta rocciosa, si scende a sinistra seguendo completamente il ripido sentiero 673 fino al Passo di Pietratagliata (in prossimità del Passo si incontra un piccolo salto roccioso di primo grado, da fare in salita, possibile presenza di neve fino ad inizio giugno). Dal Passo di Pietratagliata si prosegue verso il Passo del Cerreto lungo l’itinerario di salita.
Percorso che richiede tempo stabile e asciutto, passo fermo e assenza di vertigini. Il panorama è notevole, ed in giornate terse è possibile sia vedere il Golfo di La Spezia e le Alpi Apuane, sia il Monte Rosa e la catena delle Alpi. Occorre peraltro tener conto che la zona è esposta ai venti provenienti dal Mar Tirreno, per cui nuvole basse possono essere presenti, anche quando altrove splende il sole. Volendo l´escursione può essere effettuata anche in senso inverso, ovvero salire subito dal Passo dell´Ospedalaccio al Monte Alto, per poi scendere al Passo di Pietratagliata lungo la ferrata. In presenza di persone meno esperte, è raccomandabile aver con se anche uno spezzone di corda, qualche cordino e qualche moschettone.
Versanti: S da Ospedalaccio a Sorgenti, SE da Sorgenti a Pietratagliata, NE da Pietratagliata a Monte Alto.
La cresta rocciosa di discesa verso il Passo del Cerreto dalla vetta del Monte Alto | Il 3° tratto della ferrata | A sinistra il Monte Alto e a destra il 3° tratto della ferrata |
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