Monte Palombino - 2600 m

Emerge possente nel Gruppo della Catena Carnica, a forma di grande crestone roccioso. Mentre a S calano ripide pale erbose, il versante N è assai dirupato con balze rocciose.

Da Santo Stefano di Cadore si prosegue per strada SS52 diretta verso il Comelico Superiore fino a raggiungere, dopo circa 10 km, l´abitato di Sega Digo. Si segue quindi la rotabile che stacca sulla destra all´esterno di una secca curva, e che risale la Val Digon. La si percorre per circa 8 km fino alla radura erbosa di Pian della Mola, e quindi verso destra dopo altri 3 km si perviene all´agriturismo di Casera Melin (q. 1673 m - limitato parcheggio).

Dalla casera Melin (q. 1673 m) si prosegue brevemente verso E per carrareccia fino ad un bivio con tabelle. Si lascia a sinistra la traccia per Cima vallona ed il bivacco Piva, e si continua su segnavia 165 fino a raggiungere il Passo Palombino ai piedi delle Crode di Longerin (q. 2035 m - ore 1,00). Si inizia ora sulla sinistra, per segnavia 142, la lunghissima e già individuabile salita della cresta meridionale del monte Palombino. La salita sempre ben evidente, anche se a tratti assai ripida, conduce per pale erbose alla base del pendio finale che cala dalla vetta. Raggiunta la cresta sommitale, brevemente verso W, si perviene sulla panoramica vetta (q. 2600 m - ore 2,45 - vecchie caverne di guerra).

Come per la salita, oppure con lunga traversata in quota verso W su segnavia 160, si raggiunge un canalone che permette di calare nel Cadin di Vallona e, passando per il bivacco Armando Piva, ritornare per buona mulattiera segnavia 144 alla casera Melin.

E´ discretamente frequentato viste le varie possibilità di salita, anche attrezzate, sia dal versante Italiano (S) che dal versante Austriaco (N) ove poco sotto la forcella Dignas è presente un comodo punto di appoggio (Porze Hutte a q. 1942 m).

Versante di salita con crode di Longerin	In vetta	Dalla vetta verso Porze Hutte

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