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Il Pizzo Salina |
Regione: Lombardia (Bergamo)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Prealpi Lombarde - Gruppo Alpi Orobie Provincia: Bergamo Punto di partenza: Valgoglio (Valle Seriana) (q. 960 m ca.) Versante di salita: SE Dislivello di salita: 1540 m - Totale: 3100 m Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 6,45 h Periodo consigliato: giugno - ottobre |
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Il Pizzo Salina fa parte della lunga e discontinua costiera che, insieme a Costa di Corna Rossa, Monte Pradella e Cime di Valsanguigno, separa da SE verso NW la Val Sanguigno dalla Val Pegherola prima e dalla Valle Aviasco poi. Proprio per la vicinanza del più noto Monte Pradella, il Pizzo Salina non è una cima frequentatissima ed è un vero peccato perché la sua semplice salita dal versante SW è appagante nello sviluppo (ca 10 km solo la salita) e nel dislivello e il panorama dalla vetta è eccezionale.
Dall´autostrada Milano-Venezia a secondo di dove si arriva si può uscire a Dalmine, Bergamo o Seriate. Comunque sia, seguire le indicazioni per la Valle Seriana e imboccare in direzione nord la provinciale 671. Seguirla fino a poco dopo Ardesio dove si svolta verso sx a un bivio con chiare indicazioni per Valgoglio. Proseguire attraversando il paese di Valgoglio e, una volta lasciatolo alle spalle, parcheggiare a lato sulla sx in uno degli sterrati disponibili. Lasciata l´auto si percorre un breve tratto in salita su asfalto fino a trovare un´indicazione per il Rifugio Gianpace che immette su una traccia ben delineata, per un tratto prima in falsopiano poi in discesa, fino a incrociare il sentiero CAI 232/267 che seguiamo. Il sentiero prosegue nel bosco compiendo un affondo nella valle per poi farci risalire sul versante opposto al di là del torrente Goglio. Proseguiamo nel bosco per tratto in falsopiano o leggera salita fino a raggiungere il torrente Sanguigno. Da qui si inizia finalmente a guadagnare quota al fianco del torrente e delle sue cascatelle alternando tratti piani a tratti più ripidi. Risalendo la valle si raggiunge in breve il bivio per il Rifugio Gianpace. Al rifugio, ben visibile, si arriva con veloce deviazione sulla sinistra.
Dal bivio per il Gianpace si prosegue risalendo la valle ora per spazi più aperti. Seguendo le indicazioni per il Lago Nero salire verso dx abbandonando il sentiero che prosegue per la val Sanguigno. Dopo pochi metri guadagnati di dislivello, in vista di un lungo muretto a secco e della baita di Salina di sotto alla nostra sinistra verso l´alto, deviare nuovamente a destra oltrepassando il solco di un canale scolmatore naturale e puntare a una baita sopra al colle che andiamo a risalire. Raggiunta questa baita (Baita alta della Vecchia) la si oltrepassa attraversando un breve tratto fangoso, si risale per poco attraverso un rado bosco poi, per lungo traverso sui prati aperti del versante S della Costa di Corna Rossa, si risale fino a raggiungere un bel dosso panoramico sulla valle Seriana dominato da una madonnina rivolta a valle. Da questo punto lasciamo il sentiero segnato che prosegue verso il Lago Nero e risaliamo la ripida groppa erbosa alle spalle della statua. Questo tratto potrebbe non essere nemmeno tracciato ma non si può sbagliare, basta puntare la sommità del colle. Una volta risalito la traccia che segue l´ampia cresta della Corna Rossa torna a essere chiara e ci porta a un nuovo strappo ripido questa volta frammisto di semplici roccette. Salito questo nuovo risalto finalmente appare la lunga cresta finale e lo strappo sommitale per la vetta. Non è necessario seguire l´altalenante cresta, una traccia più bassa ci porta fino all´attacco dell´ultima ripida salita che è quella per la cima. Omino di pietra un po´ sgangherato.
Come per la salita.
L´ascensione è tecnicamente escursionistica ma, data la lunghezza e il dislivello, è da considerarsi EE. Sul percorso, fino a poco dopo il Gianpace, sono presenti diversi rii/torrentelli dai quali poter rifornire bottiglie e borracce. Dalla cima, abbassandosi leggermente verso nord, si apre la visuale sullo spettacolare salto verticale verso il lago Zelto gelato fino a tarda stagione.
Traverso sotto le pendici della Corna Rossa | Strappo per la Costa di Corna Rossa | Secondo strappo prima della cresta per la vetta |
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